In terra texana Lewis Hamilton ha dimostrato per l’ennesima volta di essere imprendibile sul tracciato di Austin. Pole position mai in discussione quella conquistata dal britannico della Mercedes, protagonista di un’incredibile performance, per costanza nel rendimento e velocità portata in pista. Incredibile come il britannico sia sempre stato in testa in tutti gli appuntamenti del weekend: nelle tre prove libere e nelle tre sessioni di qualifica. Valtteri Bottas nulla ha potuto contro il compagno di squadra, e alla fine ha dovuto semplicemente accontentarsi di un comunque discreto terzo posto. Ottima invece la prova di Sebastian Vettel. Il ferrarista è riuscito a rovinare i piani per la doppietta Mercedes come sempre è avvenuto in passato ad Austin nell’era ibrida della Formula 1. In seguito, Daniel Ricciardo con la Red Bull partirà a fianco di Bottas nonostante sia l’australiano che Kimi Raikkonen abbiano ottenuto lo stesso tempo sotto alla bandiera a scacchi.
Q1: HAMILTON MATTATORE
Ferrari e Mercedes hanno subito cominciato a mettere in mostra la loro superiorità montando le gomme Super-soft nel Q1 per risparmiare un treno delle gomme più morbide in vista delle sessioni successive. Lewis Hamilton è sembrato più in palla rispetto ai diretti rivali, siglando il miglior tempo davanti a Max Verstappen nonostante la mescola di svantaggio. Nelle retrovie, niente da fare per Brendon Hartley. Il rookie neo zelandese a bordo della sua Toro Rosso non è riuscito a superare il primo taglio per pochi centesimi di secondo ma può comunque ritenersi soddisfatto dello svolgimento del proprio weekend. Tra gli esclusi, Lance Stroll, protagonista di un’incomprensione con Romain Grosjean in seguito messa sotto investigazione dai commissari di gara. A chiudere la lista dei piloti eliminati sono da aggiungersi le due Sauber e la Haas di Kevin Magnussen, autore di una performance opaca sul tracciato di casa del proprio team.
Q2: HAMILTON ANCORA IMPRENDIBILE
Nel Q2 tutti i top team hanno montato i set Ultra-soft e in queste condizioni le due Mercedes (Hamilton in particolar modo) hanno messo in scena un’indiscutibile dimostrazione di forza nei confronti sia della Ferrari che della Red Bull. Strategia diversa invece per Max Verstappen: l’olandese ha centrato il Q3 montando le gomme Super-soft; in questo modo domani in gara punterà a compiere un primo stint molto più lungo degli avversari in modo da tamponare la penalità di quindici posizioni in griglia inflitta a causa del cambio di Power Unit sulla propria Red Bull. Nico Hulkenberg ha invece deciso di non scendere in pista, conscio del fatto che per via delle penalità si sarebbe comunque qualificato nelle retrovie della griglia di partenza. Oltre al tedesco, non sono riusciti a qualificarsi nella top ten Grosjean, Vandoorne, Kvyat e, in extremis, Felipe Massa.
Q3: SUPER HAMILTON IN POLE, VETTEL INSEGUE
Lewis Hamilton ha mantenuto la giusta concentrazione anche nella fase finale della qualifica rendendosi praticamente imprendibile per chiunque e conquistando una notevole pole position. Leggermente a sorpresa Sebastian Vettel è riuscito a conquistare la prima fila davanti a Bottas. Il tedesco è stato abile nel tirare fuori un gran giro proprio all’ultimo, quando contava davvero, e in gara avrà sicuramente delle buonissime chances per fare bene, considerando l’ottimo passo gara mostrato dalla Ferrari. Delusione invece per l’altro ferrarista Kimi Raikkonen, solo quinto dopo aver ottenuto lo stesso tempo di Ricciardo con la Red Bull. A seguire, Verstappen (penalizzato) davanti al giovane Ocon, seguito da Sainz, alla prima con la Renault, e dall’altro spagnolo Alonso.
GP USA F1 2017 - Sabato 21 Ottobre 2017 - GRIGLIA DI PARTENZA Nr Pilota Team ---Q1--- ---Q2--- ---Q3--- Gap 1 Lewis Hamilton Mercedes 1'34"822 1'33"437 1'33"108 2 Sebastian Vettel Ferrari 1'35"420 1'34"103 1'33"347 +0.239 3 Valtteri Bottas Mercedes 1'35"309 1'33"769 1'33"568 +0.460 4 Daniel Ricciardo Red Bull 1'35"991 1'34"495 1'33"577 +0.469 5 Kimi Raikkonen Ferrari 1'35"649 1'33"840 1'33"577 +0.469 6 Max Verstappen Red Bull 1'34"899 1'34"716 1'33"658 +0.550 * 7 Esteban Ocon Force India 1'35"849 1'35"113 1'34"647 +1.539 8 Carlos Sainz Renault 1'35"517 1'34"899 1'34"852 +1.744 9 Fernando Alonso McLaren 1'35"712 1'35"046 1'35"007 +1.899 10 Sergio Perez Force India 1'36"358 1'34"789 1'35"148 +2.040 ------------------------------------------------------------------------- 11 Felipe Massa Williams 1'35"603 1'35"155 12 Daniil Kvyat Toro Rosso 1'36"073 1'35"529 13 Stoffel Vandoorne McLaren 1'36"286 1'35"641 ** 14 Romain Grosjean Haas 1'36"835 1'35"870 15 Nico Hulkenberg Renault 1'35"740 - *** ------------------------------------------------------- 16 Marcus Ericsson Sauber 1'36"842 17 Lance Stroll Williams 1'36"868 **** 18 Brendon Hartley Toro Rosso 1'36"889 ***** 19 Pascal Wehrlein Sauber 1'37"179 20 Kevin Magnussen Haas 1'37"394 ****
(*) sarà arretrato di -15 posizioni per la sostituzione di componenti della Power Unit
(**) sarà arretrato di 5 posizioni per la sostituzione di un componente della Power Unit
(***) sarà arretrato di -20 posizioni per la sostituzione di componenti della Power Unit
(****) saranno arretrati di 3 posizioni
(*****) sarà arretrati di -25 posizioni per la sostituzione di componenti della Power Unit