Se le prime cinque posizioni della classifica costruttori sono ormai consolidate, è tutta un’altra storia per il sesto piazzamento conteso da ben tre scuderie: Toro Rosso, Renault e Haas.
Nella notte di Abu Dhabi, i team e i piloti, che ora non avranno più nulla da perdere, non si tireranno di certo indietro dallo spingere a fondo il pedale destro per guadagnare quella posizione che può cambiare il loro futuro.
L’antipasto dell’ultimo round di questa F1 2017 è servito: tre squadre, racchiuse in un fazzoletto di soli 6 punti, che si giocheranno la sesta piazza che vale ben 12 milioni di dollari.
A favor di classifica, la principale favorita potrebbe essere la Toro Rosso. La scuderia Faentina può contare infatti di un modesto ma prezioso vantaggio di quattro punti nei confronti della Renault. Punti che però sono arrivati tutti da piloti che ora non guidano più per lo junior team di Helmut Marko, ed è proprio questo il punto focale che sposta altrove l’ago della bilancia dei favoriti. Pierre Gasly e Brendon Hartley finora non hanno ancora raccolto punti nelle prime gare delle loro brevissime carriere nel Circus. Sarà quindi complicato per loro piazzarsi nella top 10, nel weekend dove tutti, nessuno escluso, daranno il massimo.
La vera favorita infatti è la Renault, il team che più degli altri conta di una buona dose di esperienza e competitività da parte di entrambi i piloti aggiunta a delle vetture altrettanto competitive, che guidate da Carlos Sainz ed Nico Hulkenberg potranno agilmente piazzarsi nei primi dieci e oltre…
Resta comunque l’incognita dell’affidabilità dei propulsori francesi, calata vertiginosamente nelle ultime gare disputate, dove i forfait motoristici, tra Red Bull, Toro Rosso e la stessa casa transalpina, sono stati innumerevoli.
Ed è proprio in uno scenario simile che può inserirsi la Haas che in questa stagione è stata protagonista di diversi alti e bassi, periodi di grande competitività alternati a momenti molto difficili.
In terra araba, per riuscire nell’impresa, non potranno sbagliare nemmeno una virgola e tutto ciò che di cui è solitamente composto un team di F1 dovrà funzionare alla perfezione: macchine, tecnici e piloti. Romain Grosjean e Kevin Magnussen, non potranno permettersi infatti delle “cadute di stile” simili a quelle dello start dello scorso GP, dove l’unico ruolo che hanno ricoperto è stato quello di “mine vaganti” nel gruppo.
La squadra italo-americana si giocherà il campionato in un unico GP, se dovessero conquistare il sesto posto, incasserebbero una cifra superiore al 10% del fatturato stagionale, mica male!