Parliamoci chiaro: il quarto mondiale di Lewis Hamilton sembra quasi passato in secondo piano. Ed il bello è che non c’è stato nulla che gli ha rubato la scena. Privo di luce, svilito nel suo senso più puro. Dal podio del Messico al ritorno in paddock: quindici minuti o poco più, tanto è durato l’inchino nei suoi confronti.
L’inglese pare abbia iniettato negli occhi di chi lo osserva l’abitudine a vincere. E l’abitudine, come si sa, dà assuefazione. Tanto da togliere il piacere del successo ed il sollievo di una lotta che in un periodo preciso del campionato sembrava insostenibile. Tolto il peso della responsabilità dalle spalle, cosa resta del quarto mondiale di Hamilton? Qualche tweet, non di più.
L’anno scorso le cose sono andate diversamente, perchè il day after di Nico Rosberg ha visto il romanticismo protagonista indiscusso. Questione di percezione, sicuro, ma di emozioni triplicate e mai provate. Il biondino della Mercedes, il giorno dopo la vittoria del suo primo campionato, stupì tutti con un video sui social che ha causato non pochi occhi rossi. Nico e Keke, padre e figlio, il sogno di una vita e la realizzazione con dedica al suo papà. Il predestinato imboccò quella strada che era scritta già da bambino ma che sembrava introvabile tra le pagine scritte della sua carriera. Il piccolo Rosberg ed il suo papà, un binomio indissolubile con una sola colonna sonora, quella ascoltata ormai mille volte da gp a gp.
Non ci sarà Ed Sheeran in sottofondo. Nessun grazie a mamma e papà. Nessun video che racconta il pilota-bambino a spasso sul kart ed il suo vecchio a registrarne il crono. Nulla di tutto ciò, come se il quarto titolo mondiale fosse l’ennesimo fuori dal conteggio, fuori dal quotidiano, fuori da ogni presa in considerazione. Un sorriso, la luce degli orecchini che brilla, un abbraccio ai cagnoloni e via al prossimo campionato. Cambiano i protagonisti e cambia anche l’impatto emotivo dell’osservatore.
Magari Lewis sarà anche l’uomo più felice del mondo, ma con le immagini postate da Nico un anno fa tutti noi ci siamo sentiti vincitori.
Complimenti comunque Hamilton, bella la tua #F1aFavola.