Cosa si prova nel passare da una vettura di Formula 1 ad una Ligier LMP2 per la 24h di Daytona? Ce lo racconta Roberto Merhi, protagonista lo scorso anno a Le Mans e raggiunto da Marca.com.
Il pilota spagnolo, già in pista in passato con la F3, con le World Series di DTM e con la F1 del 2015 ci spiega sensazioni ed umori vissuti da Fernando Alonso al volante della nuova auto, durante il test di Aragon: “Cambiare monoposto in pochi giorni non è l’ideale. Bisogna sostituire i chip molto rapidamente, soprattutto in relazione alla frenata. Quando venerdì tornerà in McLaren gli sembrerà di correre molto più veloce rispetto alla LMP2″.
“Una delle differenze maggiori è che la LMP2 è dotata del controllo di trazione, e gli ingegneri preferiscono che venga usato quando possibile. Ci sono molti meno cavalli rispetto ad una Formula 1 e risulta più facile da controllare”. Queste le parole di Roberto Merhi, il quale descrive anche una problematica sul circuito del Motorland di Aragon: “Con queste autovetture risulta più difficile individuare le curve verso sinistra: spesso non sai se stai arrivando all’apice, e quindi questo provoca o che tagli troppo la curva o che riscontri problemi con i limiti della pista”.
“C’è inoltre meno carica aerodinamica, e in alcune curve il rischio di sovrasterzo è concreto, soprattutto nella turn 3 del Motorland”. Merhi racconta tutti i segreti vissuti da Alonso, al primo approccio con la Ligier LMP2. Un’esperienza importante che, grazie alle parole dello spagnolo ex Formula 1, abbiamo potuto conoscere da vicino.