Dopo aver analizzato i tre migliori e i tre peggiori team, confrontando il 2016 e il 2017, è tempo di bilanci anche per i piloti.
Come nell’analisi precedente abbiamo preso soltanto 6 piloti, ovvero i 3 che hanno meglio interpretato queste nuove vetture e hanno incrementato le proprie statistiche e i 3 non hanno vissuto uno dei loro anni migliori.
Utilizzeremo delle tabelle per analizzare meglio i dati e i risultati, ma prima dobbiamo fare alcune precisazioni sul modo in cui sono stati selezionati i vari piloti e una piccola legenda per interpretare meglio le tabelle.
Prima di tutto è chiaro che i piloti che quest’anno hanno cambiato scuderia non vengono considerati, ad esempio Valtteri Bottas ha vissuto un anno decisamente positivo e con prestazioni più interessanti rispetto allo scorso anno, complice anche il suo trasferimento dalla Williams alla Mercedes. I piloti al loro primo anno in Formula 1 non sono stati considerati per ovvie ragioni, mentre abbiamo tenuto conto dei piloti che sono stati sostituiti durante l’anno facendo il confronto con i risultati ottenuti nelle gare disputate.
Per quanto riguarda le tabelle invece è giusto chiarire alcuni termini:
Top-Ten: sta ad indicare gli arrivi in zona punti;
vs Team-mate: indica le volte in cui il pilota è giunto al traguardo davanti al compagno di scuderia, ma si considerano soltanto le gare concluse da entrambi, indicate tra parentesi;
Q3: sta ad indicare le volte in cui il pilota si è qualificato per la terza sessione di qualifica e non tiene conto delle penalità che poi ha dovuto scontare sulla griglia.
Partiamo quindi con i tre migliori piloti di quest’anno.
Sebastian Vettel
Se nell’analisi riservata ai team avevamo indicato la Ferrari come sorpresa del 2017, anche per il campione tedesco si può dire che sia stato un grande anno.
Il confronto con il 2016 è senza paragoni dato che è stato l’unico pilota Ferrari a vincere 5 gare, ha fatto segnare ben 4 Pole-Position e ha quasi raddoppiato il numero di podi rispetto al 2016. È da notare come in 15 gare abbia battuto Kimi Raikkonen per ben 13 volte e per 19 volte su 20 ha fatto segnare un tempo valido per l’ingresso in Q3. Con 105 punti in più rispetto al 2016, Vettel ha aumentato la sua media di ben 5,75 punti conquistando il 63.4% dei punti ovvero più del 23% in più rispetto al 2016.
Sergio Perez
La Force India ha fatto un grandissimo 2017 e i due piloti si sono dati battaglia portando a casa ottimi risultati. Esteban Ocon ha fatto campionato perfetto, ma poiché nel 2016 non correva per la Force India non viene considerato in questa classifica. Sergio Perez però non è stato da meno. Anche se quest’anno non è mai salito sul podio, il messicano è arrivato per ben 17 volte nei primi 10 e per 11 volte ha battuto il proprio compagno di squadra. Ha migliorato il suo rendimento in qualifica e ha realizzato un punto in meno del 2017, ma ha migliorato la sua media punti per gara e la percentuale di punti stagionali.
Lewis Hamilton
Il 4 volte campione del mondo in carica chiude il podio dei tre migliori piloti. Analizzando la tabella si nota che Hamilton ha avuto una certa costanza nei risultati tra il 2016 e il 2017, ma quest’anno è sempre arrivato in zona punti, la maggior parte delle volte ha battuto il compagno di squadra e ha migliorato di molto il proprio rendimento stagionale dato che ha realizzato il 72.6% dei punti totali, con la casella dei ritiri che contiene uno 0 tondo tondo e una media punti leggermente migliore di quella dello scorso anno.
Come in ogni campionato ci sono i migliori e ci sono anche i peggiori e quest’anno possiamo dire che tre piloti hanno deluso molto le aspettative.
Felipe Massa
Il pilota brasiliano era stato chiamato a sostituire Valtteri Bottas diretto a Stoccarda, ma l’esperienza non ha consentito a Massa di fare la differenza complice anche una Williams non semplice da interpretare.
Le statistiche sono quasi identiche, ma la costanza ha fatto la differenza nell’ultimo anno in Formula 1 di Felipe, che ha visto la sua media punti calare di poco, mentre la percentuale di punti conquistati è calata dell’1,05%.
Daniil Kvyat
Quello di Daniil è stato un anno da dimenticare. Lo scorso anno la retrocessione in Toro Rosso lo aveva disorientato un po’ e il suo rendimento era calato e quest’anno la parabola discendente della sua carriera si è chiusa con l’annullamento del contratto con la RedBull.
Le statistiche non sarebbero troppo sfavorevoli, ma quello che stona è il confronto con il compagno di squadra perché a Singapore, ultima gara della coppia Kvyat-Sainz in Toro Rosso, il russo pagava ben 44 punti di differenza rispetto allo spagnolo, dove proprio a Marina Bay Sainz fece il suo miglior risultato arrivando 4°.
Jolyon Palmer
Il pilota inglese è stata un’altra delusione di questa stagione in quanto non solo non è riuscito a tenere testa al nuovo compagno di squadra, ma se non fosse stato per quel 6° posto a Singapore, non sappiamo se Jolyon avrebbe fatto punti nelle gare rimanenti e il parziale di 34 a 8 a vantaggio di Nico Hulkenberg ha sicuramente giocato un ruolo fondamentale nella decisione della Renault.
Si concludono così le statistiche del 2017 lasciandoci alcuni spunti interessanti per il 2018 dove molti piloti avranno occasione per confermare il proprio rendimento con questa classifica che sarà sicuramente diversa alla fine del prossimo anno.