La stagione di Formula 1 del 2017 è stata segnata da un importante cambio regolamentare che ha posto di fronte a team e piloti una nuovissima sfida.
Queste nuove vetture hanno messo tutti a dura prova: alcuni team si sono adattati bene e hanno migliorato il proprio rendimento rispetto al 2016, mentre altri hanno sofferto il cambiamento e hanno peggiorato le proprie statistiche.
Abbiamo deciso quindi di scrivere due articoli in cui analizzeremo i team e i piloti, prendendo in considerazione i tre migliori e i tre peggiori confrontando il 2016 e il 2017. Per prima cosa però, facciamo alcune premesse.
I dati saranno analizzati mediante l’uso di tabelle e per chiarire meglio è giusto spiegare alcuni termini utilizzati:
Q3: sta ad indicare le partenze nei primi 10 considerando anche le penalità dovute alle sostituzioni delle componenti delle power-unit. Questo perché si considerano i team, mentre per i piloti il ragionamento sarà diverso;
Nei primi 10: sta ad indicare gli arrivi in zona punti;
Ritiri: si considera anche quando il pilota si è ritirato pur avendo percorso il 90% della gara, che per regolamento sarebbe classificato.
Partiamo subito con i tre top team che hanno decisamente migliorato rispetto allo scorso anno.
Scuderia Ferrari
La Rossa di Maranello è stata la sorpresa del 2017, i risultati sono stati molto interessanti e senza quel trittico asiatico disastroso, Sebastian Vettel avrebbe sicuramente avuto la chance di giocarsi il titolo fino alla fine.
Il miglioramento dal 2016 al 2017 è stato incredibile, 5 a 0 sulle vittorie, 5 a 0 sulle Pole-Position, 8 podi in più e ben 39 partenze su 40 nei primi 10.
Impressionante anche il conteggio dei punti, cioè con una gara in meno la Ferrari ha realizzato ben 124 punti in più con una media di 26,1 punti per gara.
Force India-Mercedes
La scuderia indiana era chiamata ad una difficilissima impresa. Nel 2016 era riuscita ad ottenere un fantastico 4° posto in classifica costruttori e molti guardavano con ottimismo al 2017. Le aspettative sono state confermate, anzi sono state migliori del previsto.
La Force India è riuscita a fare molto meglio del 2016, prima di tutto senza mai lasciare il quarto posto in classifica che nessuno è stato in grado di mettere in discussione, ma anche lei come la Ferrari ha fatto un netto miglioramento visto che per 33 volte su 40 le vetture rosa sono partite nei primi 10 sullo schieramento e per ben 35 volte su 40 Sergio Perez e Esteban Ocon sono arrivati in zona punti.
La conferma è arrivata anche dai risultati con soltanto 3 ritiri e un’incredibile costanza nei risultati. Unico difetto è l’assenza dei podi, ma questo è anche dovuto ad un incremento del gap tra i primi 3 top team e il resto del gruppo visto che è stata la Williams, l’unico team di seconda fascia a salire sul podio. La Force India ha raccolto ben 187 punti contro i 173 del 2016, considerando che quest’anno vi era anche una gara in meno.
Renault
La scuderia francese è tornata in Formula 1 nel 2016 e il miglioramento rispetto allo scorso anno è stato molto molto interessante. Nell’anno del loro ritorno, le vetture transalpine avevano raccolto solo 8 punti grazie ai 3 arrivi in zona punti, ma nel 2017 i risultati sono arrivati e il piano di tornare a vincere nei prossimi 3 anni sembra davvero realistico.
Per 17 volte le vetture nere e gialle sono partite nelle prime 10 posizioni, contro le 0 dello scorso anno, ma dobbiamo anche rilevare i 10 arrivi in zona punti che hanno portato ben 57 punti e un sesto posto in classifica costruttori raccolto grazie al risultato dell’ultima gara.
In ogni stagione ci sono i tre migliori, ma anche i tre peggiori e quelli di quest’anno hanno nomi importanti.
RedBull Racing
Doveva essere il loro anno, quello in cui dovevano tornare al successo grazie al nuovo regolamento, invece si è rivelato un campionato disastroso migliorato soltanto nel finale di stagione.
Una vittoria in piĂą rispetto al 2016 non sta a significare nulla se confrontata con i 13 ritiri del 2017.
Una macchina poco competitiva nella prima parte di stagione e attanagliata da problemi tecnici che ha portato a ben 3 podi in meno rispetto al 2016 e solo 27 arrivi in zona punti, con Max Verstappen che ha vissuto un’estate infernale con 3 ritiri consecutivi. I punti sono stati ben 100 in meno e questo non sta ad indicare solo una statistica, bensì la RedBull ha perso il secondo posto nei costruttori a favore della Ferrari, che è stata l’unica anti-Mercedes.
Mclaren-Honda
Come nel caso della RedBull, anche la Mclaren guardava con ottimismo al 2017, ma le facce di stupore durante i test invernali hanno dato subito un quadro completo di quello che sarebbe stato il 2017.
Per quanto riguarda la velocità in qualifica poco è cambiato, ma quello che fa impressione è il numero di ritiri, ben 8 in più, e il numero di arrivi in zona punti, ben 9 in meno con i punti che sono addirittura meno della metà di quelli raccolti nel 2016.
Williams-Mercedes
Se la Force India doveva confermare il suo 4° posto, la Williams aveva il compito di riprendersi quel posto in classifica subito dietro ai big.
La scuderia di Grove però è sembrata solo l’ombra di quel team che in passato ha regalato tanti successi, complice anche una squadra decisa all’ultimo, un giovane pilota che necessita di fare esperienza e una vettura molto complicata da settare.
Tutte le statistiche sono in calo con 12 partenze in meno in top-ten, 8 arrivi in meno in zona punti e ben 55 punti in meno rispetto al 2016.
L’arrivo di Paddy Lowe aveva dato un certo ottimismo in vista del 2018, ma l’indecisione sul pilota che affiancherà Lance Stroll il prossimo anno potrebbe avere dei risultati negativi sullo sviluppo della prossima vettura di Sir Frank Williams.
Non appare la Mercedes in questa classifica perché il campionato 2017 non è stato dominato come i precedenti, ma al tempo stesso non è stato disastroso visto che la scuderia di Stoccarda è riuscita comunque a vincere sia il campionato piloti e sia quello per i costruttori.