Il meglio di FormulaHumor F1 2017. E poi è Natale scialalalà, la là, la, là!
*ATTENZIONE, questo documento contiene punteggiatura tonale e maiuscole su parole a caso. Sulle parole in grassetto si richiede enfasi, quindi se possibile, URLATE. Grazie.*
È Natale, è Natale, scialalalà, la là, la, là.
Non sto scherzando, l’ho scritto davvero.
Questo dovrebbe farvi capire due cose:
Uno, non rileggo mai quello che scrivo, e quindi tutto quello che dico è fatto di getto, e poi me ne pento, e soprattutto, non sapevo come iniziare i ringraziamenti per quest’ultimo anno FormulaUn-ico.
Ci sono un sacco di cose di cui potrei parlare, come ad esempio i motivi che mi hanno spinto 2 anni fa (inizio ad essere vecchio) ad aprire questo profilo, canale, cosa strana, non saprei come definirla, sul vecchio Tuider.
Ma sarebbe inutile, noioso, e rovinerebbe la domanda ai futuri intervistatori che un giorno mi chiederanno come mai ho scelto di fare questa cosa.
Simpatico, e modesto
Potrei snocciolarvi enormi dati falsati per cui in 7 mesi ho più che raddoppiato i miei followers, decuplicato le impressions, portato dappertutto le mie cavolate in 140/280 caratteri, conquistato la CAMCIATKA, e ottenuto un posto in Williams senza portare degli sponsor ma… non lo farò.
Non perché sia falso, ma perché sono modesto
E allora cosa siamo qui a fare oggi, che vi sto facendo perdere tempo per leggere queste righe?!
Siamo qui perché se non ho ancora smesso di fare questa cavolata, e non smetterò nemmeno l’anno prossimo (SPOILERONE) è dovuto al fatto che mi diverto, e se mi diverto, è grazie a voi.
Guarda come con una frase passo dall’essere una TUIDER STAR modesta, ad uno youtuber ipocrita. Sembra la solita cavolata del “devo fare dei ringraziamenti quindi devo dire che è tutto merito loro altrimenti non mi seguono più e poi dovrei mettere delle virgole che non sanno quando respirare leggendo questo pezzo di frase”, ma non lo è.
Non lo è perché in maniera molto leccaculistica posso affermare di conoscere delle belle persone.
Se ci pensiamo, all’inizio inizio, ovvero 2 anni fa, avevo 0 followers e 0 impressions. 0 like, 0 rituiiit e 0 replais.
E dicevo sempre e solo quello che pensavo.
Poi sono arrivati i followers, le impressions, i like, i ritruiiit e molte replais. E anche qualche insulto.
E dico sempre e comunque solo quello che penso.
È questo che mi diverte. Voi. Voi (inteso come stragrande maggioranza) non mi fate pesare l’essere un cre…ativo, facciamo “creativo”, su un social network.
E badate che 2500, 2600 persone non sono poche. Sono forse anche già troppe, sia per quello che faccio, ovvero commentare delle cose in tv, sia perché vivo in un paese di 5500 persone, e pensare che “la metà” stia a leggere quello che dico, mi mette ansia. Un po’.
E con “non fate pesare” non significa che io sia contento che tutti siano d’accordo con me, e che chi non è d’accordo viene PERMABANNATO, perché ancora non ho mai bannato o bloccato nessuno.
A parte le signorine succinte negli account fake.
Intendo semplicemente che sono contento che il rapporto coi followers non sia un “AH, IO SONO LA STAR”, ma sia (quasi) un’amicizia.
Per questo mi sbatto tremendamente per rispondere a tutto quello che riesco a non perdermi nelle notifiche, perché mi piace fare la battutina, che la facciate voi, che si rida tutti assieme, che ci si confronti e si discuta in maniera civile.
E di nuovo, questo non è facile, perché ora che siete tanti, non riesco a star dietro a tutto e tutti, anche perché dietro a questo “Rat-Man” c’è un ragazzo normale che ha una vita difficile in un’università difficile.
Bene, dopo aver spiegato e giustificato il motivo per cui durante la settimana di solito i miei tweet nascono durante il momento “pensatoio” della mattina, o durante quello della sera, passiamo ai ringraziamenti veri e propri, così dopo quelli parliamo del futuro di ForHum, e poi vi lascio in fretta con dei feels potenti sull’anno trascorso.
I ringraziamenti
Permettetemi di non fare nomi, per il semplice fatto che scorderei qualcuno, e soprattutto elencare un sacco di gente viene male anche alla notte degli Oscar. Quindi facendo “cerca” del vostro nome, rimarrete delusi tutti, ma equamente.
In ordine sparso, ma con un pizzico di logica devo ringraziare:
Chi mi ha permesso di scrivere il mio pensiero (e anche questi ringraziamenti) dando spazio anche a uno che ha solo il pregio di fare il simpaticone su un social che limita i caratteri. Prima o poi si accorgeranno della cavolata fatta, farò scoppiare un caso internazionale e dovranno cucirmi la bocca. Ma nel frattempo, grazie.
Tutte le persone che seguo, o account gestiti da qualcuno. Per diversi motivi. Intanto perché spesso i vostri pensieri sono divertenti, oppure profondi, o comunque fanno riflettere e ragionare. Oppure perché proponete intrattenimento (come per alcuni account social) che mi aggrada. E infine perché con i vostri like e rituiit ad altri account mi fate coprire tutte le tematiche giornaliere sul Tuider, e quindi riesco a star dietro a tutto grazie a voi.
Tutti i followers attivi. Sia chiaro che a me, di like e rituiiit frega poco. Non ci vivo, non ci campo, e per ora non mi pagano in base a quelli. Ma, servono, in maniera pratica. Da quelli io riesco a capire non tanto se siete o meno d’accordo con il mio pensiero, quanto se (per le cose divertenti) la battuta è stata capita, ed è piaciuta, in modo che io possa intuire quando è ora di smettere di fare questo “lavoro”. Continuate anche a rispondere, vi voglio bene, cercherò di starvi dietro, e proseguirò nella mia furbesca scusa del “non ho visto la risposta”, se non voglio litigare. (HA STATO VETTEL E TIFO MERZEDES)
La maggioranza silenziosa. Perché se davvero tutti rispondessero a qualsiasi cosa che scrivo sarei pieno di notifiche. E mi sarei scocciato da un pezzo, e non sarei nemmeno più qui a fare ringraziamenti.
Mamma e Papà. Perché prima o poi capiranno come mai ho ricevuto un pacco dalla Rai, ma per ora non fanno domande. A parte il solito “a che posizione è la Ferrari?!” anche durante Milan-Benevento.
Quelli che sanno chi c’è dietro questo account. Sono in totale 3, forse 4. E una di questi non ha Twitter. Peraltro, stanno aumentando, dato che a quanto pare è facile trovarmi su altri social. Ma il fatto di non aver ancora postato una foto che mi ritrae, è direi motivo di ringraziamento. Un saluto particolare a chi ormai ho già ringraziato ampiamente per avermi sopportato negli ultimi 9-10 anni.
Mamma Rai e Zia Sky. Tra gioie e dolori, timpani e balli egiziani, barre antirollio e interviste improbabili, sono coloro che ci portano (o hanno portato, dannazione) la F1, in diretta, in differita, alle 3 della domenica mattina, alle 2 di lunedì notte, ma dandomi modo di avere qualcosa (che mi piaccia) da commentare. Il ringraziamento per la Polo l’ho già fatto, ma Rai sa che il mio amore per loro è sconfinato. Certo è che mi toccherà tradire la moglie storica con la 20enne che urla per gran parte della stagione. E speriamo, come ogni anno, che la denuncia la prendo fra 2 anni.
…perché vorrebbe dire che tra due anni Rai avrà di nuovo la F1.
Le altre TuiderStars. Lo sappiamo tutti che è un concetto parodia, e che non ha senso questo termine, ma a qualcuna di queste devo molto. Sia perché qualcuno di loro mi ha aiutato nel momento del bisogno, sia perché qualcuno è intervenuto per darmi consigli, sia perché non dimentico di quelli che all’inizio di questa “avventura” mi hanno stimolato dicendomi “meriti per quello che fai”.
Avrete capito che non serve fare nomi, perché tanto sapete di rientrare tutti almeno in uno di questi gruppi, più o meno specificatamente.
E io avrò sicuramente dimenticato cose, ma tanto c’è tutto il tempo per portare un pacchetto di aggiornamento durante la stagione.
Finita sta tiritera che andava giustamente fatta, passiamo al futuro del profilo, del canale, insomma, di ForHum.
Mette ansia questa cosa.
Parlare del futuro di una cosa nata per burloneria, per gioco, per desiderio di urlare a Felipe tutto il mio amore, e che continuerà, almeno per ora, anche se Felipe se n’è andato.
Forse.
Intendo Felipe eh.
“Futuransia” direbbe il 95 in rosso.
In realtà è tutto semplice, anche nel 2018, che sta per arrivare (formula1-isticamente parlando) rimarrò a rompere le scatole a piloti, ex piloti, team, ex team, e commentatori e… a quanto pare anche a ex commentatori.
Perché come ho ribadito più volte, se la cosa mi diverte, e FINCHÈ la cosa mi diverte, non vedo perché smettere.
E allora, cosa ci sarà il prossimo anno per cercare di tenervi impegnati in vista delle gare di F1 che dovremo molto probabilmente seguire tra un FUCSIAH e un DENTRODENTRODENTRO, rischiando che non ci sia da aspettare sino a tarda sera per sentire una disquisizione tecnica sulla barra antirollìo?!
Ovviamente tutto quello che vi ha fatto divertire quest’anno, consolidatosi e aggiornato, ci sarà.
In primis il #SondaggioInutile, con cui ancora una volta potrete prima proporre e poi votare l’# da usare durante le gare, i test, le comunioni, i battesimi e tutto quello che ci sarà nella prossima stagione di F1. E questo Sky non ve lo fa fare, anche se lo pagate una paccata di dindoli al mese. (E prima dell’inizio della stagione ci sarà il SONDAGGIONE FINALE INUTILE GALATTICO ATOMICO …di cui rivedremo il nome, dato l’acronimo)
Fermo restando che avete fatto un anno da #Profeti e #Premonitori per cui da quando avete iniziato a fare i depressi in rosso, e proporre degli # APOCALITTICI per i fratellini simpatia vestiti da Gabibbo, le Ferrari si sono sfasciate. Quindi magari quest’anno stateci attenti, eh.
E in secundis il #GioconeDelWeekend. Vi è piaciuto nelle due volte che è stato portato, e quindi nei weekend di sosta della F1 cercherò di inventarmi una st…
NONONO… non puoi usare quella parola qui
…ma volevo dire “STRAORDINARIA”
Ah. Allora sì
…straordinaria, trovata per permettervi di dare sfogo alla vostra fantasia, al vostro estro creativo.
Ci saranno sicuramente altre novità per cui ha poco senso fare quello che fa il TG1 di solito prima di una differita.
Una cosa però posso dirvela.
In un momento di cambiamento della F1 così radicale, ha senso sfruttare l’ondata per modificare anche il simbolo (non più utilizzabile dato anche il cambio di logo) che ha contraddistinto ForHum sino ad oggi.
Ivan resta Ivan, sempre nel cuore, sempre facile da sostituire con mille versioni diverse in funzione della situazione, ma destinato a rimanere un simbolo. Andato così bene, che non voglio si macchi o venga semplicemente aggiornato. Ivan non si tocca. Ivan ha segnato l’anno 2017, molto positivo per me, tirando le somme.
E quindi?!
Nuovo logo.
Su cui avremo modo io, e il best graphic man in the world (che già ha fatto quel capolavoro di copertina) di venire alle mani durante la pausa invernale. Poi mi chiederà miliardi di soldi per fare il lavoro, io sono povero e non posso permettermelo e finirò per avere un disegno fatto da me, coi pastelli colorati.
Terminata anche questa di tiritera, e siccome sono stufo io di annoiare voi, vi sparo una carrellata violentissima di feels della stagione 2017 con ForHum. Una roba che farà capire anche a chi non è mai stato sul mio profilo, cosa vi state perdendo.
Fortunelli voi.
Il meglio di FormulaHumor 2017 | CircusF1 Storify
…Ah, e ovviamente, Buone Natale e Buon Anno Nuovo, con l’Augurio sincero che il 2018 sia un anno ancora migliore.
XOXO,
ForHum.