La stagione si conclude sotto i riflettori del circuito di Yas Marina ad Abu Dhabi, in quella che certo non può essere definita la gara più avvincente del campionato. Mentre si avvicina il tempo dei bilanci finali, è lecito aggrapparsi ancora per un attimo al ricordo dell’ultimo Gran Premio di un 2017 che sarà ricordato come sorprendente nel suo complesso.
Il weekend si è rivelato piuttosto complicato per Max Verstappen, che ha faticato a trovare il giusto equilibrio con la macchina. Incapace di reggere il passo degli altri Top Drivers fin dalle qualifiche, ha trascorso la gara ad osservare il fanalino di coda di Kimi Raikkonen senza perdere terreno, ma senza nemmeno riuscire ad avvicinarsi per tentare un attacco.
In casa Williams, invece, mentre tutti gli occhi erano puntati sul definitivo addio al Circus di Felipe Massa, Lance Stroll non è riuscito ad uscire dall’evidente stato di crisi in cui è precipitato ad Interlagos: costretto ad un pit stop straordinario, ha concluso la sua stagione da rookie con un’ultima posizione che non rende giustizia a ciò che ha dimostrato di saper fare durante quest’anno.
D’altro canto, la sua feroce battaglia con Romain Grosjean ha rappresentato uno dei pochi punti salienti dell’ultimo Gran Premio dell’anno, mostrando a tutti coloro che a Melbourne avevano dubitato di lui di meritare una possibilitĂ .
La peggiore delle sorti però è capitata a Carlos Sainz che, tradito da una disattenzione di un suo meccanico nell’avvitare una gomma, ha visto la sua gara terminare a pochi metri dall’uscita della pitlane: un errore che sarebbe potuto costare il sesto posto in campionato costruttori, se non fosse stato per l’ottimo piazzamento del compagno Nico Hulkenberg che ha permesso alla scuderia francese di superare la Toro Rosso.
Hanno confemato invece il buon andamento della stagione Esteban Ocon e Stoffel Vandoorne con una performance solida, sebbene in entrambi i casi alle spalle del rispettivo compagno di squadra.
Gara tranquilla per la nuova coppia della Toro Rosso, Gasly – Hartley, da poco anche confermata come line up ufficiale per il 2018. Entrambe le vetture sono riuscite a tagliare il traguardo, ma farlo alle spalle della Sauber di Pascal Wehrlein non è un buon segno, sebbene il tedesco sia ben più esperto delle due matricole Red Bull e notoriamente capace di ottime prestazioni. Un risultato su cui meditare e dal quale ripartire in ottica 2018, stagione in cui la scuderia faentina sarà motorizzata dalla Honda.