Ecclestone avverte Liberty Media: Marchionne? Meglio averlo come amico
Era il 24 gennaio 2017 quando si chiude un’era per la Formula 1. Dopo 40 anni, Bernard Charles Ecclestone, detto Bernie, fu costretto ad abbandonare la gestione della massima serie dopo che Liberty Media ricevette il via libera all’acquisizione del 100% delle quote azionarie di Formula One Group.
All’età di 86 anni, l’eccentrico manager britannico passò la mano a Chase Carey subito dopo il cambio di proprietà e l’ufficializzazione dell’acquisto da parte di Liberty Media.
A distanza di 12 mesi, Mister E è tornato a parlare del Circus della F1 e lo ha fatto in un’intervista esclusiva a Enrico Biondi di SkeetGp.com.
Dieci domande secche per far conoscere le sue idee sul passato, ma soprattutto sul futuro della Formula 1. E come in tutte le risposte date dall’ex patron del Circus – come ricordato anche da chi ha condotto l’intervista – non ci si deve fermare alla forma esteriore della risposta ma occorre invece cercare di leggere bene tra le righe, perché quello che non è detto e scritto, spesso può valere molto più delle parole stesse.
Qui sotto potete trovare alcune delle domande e risposte più interessanti dell’intervista che potete invece leggere integralmente su SkeetGp.com.
SkeetGP: Tra pochi giorni, il 24 gennaio, sarà passato un anno dal momento in cui Lei non è più al comando della F1. C’è un motivo particolare perché ha deciso di vendere a Liberty Media?
Bernie Ecclestone: È stato l’azionista di maggioranza a voler vendere CVC e le sue quote. Hanno cercato di farlo per 3-4 anni. Liberty Media è stata la sola che ha pagato a CVC quello che loro chiedevano. E io ho venduto le quote che avevo in CVC.
SkeetGP: A distanza di un anno farebbe ancora quell’accordo? Non si è mai pentito di quel passo? E se sì perché?
BE: Sì, nessun rimpianto se la Formula 1 continua a essere un grande sport.
SkeetGP: Enzo Ferrari, Sergio Marchionne, Luca Montezemolo, Jean Todt. Cosa pensa di ciascuno di loro?
BE: Mr Ferrari è stata una persona che mi ha aiutato molto. E lo stesso Luca. Erano miei buoni amici. Sebbene conosca Sergio Marchionne da tanti anni, non mi è stato vicino come Ferrari e Luca. È un eccellente finanziere e persona acuta con molto charme (carisma) a suo modo. Molto meglio averlo come amico che nemico.
SkeetGP: Che cosa sarebbe la F1 senza Ferrari e Mercedes? Marchionne ci sta pensando, Wolff lo seguirebbe.
BE: La Ferrari è la F1 e la F1 è Ferrari.
Il suggerimento o meglio l’avvertimento di Ecclestone ai vertici di Liberty Media è chiarissimo: la F1 non può fare a meno della Ferrari e quindi occorre dialogare con Marchionne e “averlo come amico”.
Il Presidente della Ferrari è stato fin troppo chiaro nelle sue dichiarazioni in queste ultime settimane, quando ha precisato più di una volta che la Ferrari “non intende mollare sullo sviluppo della tecnologia” e ha ribadito anche con fermezza che “non è possibile rendere tutte le macchine di F1 uguali al punto di non poterle riconoscere dal punto di vista tecnologico”.
Qualora la strada sia questa, Marchionne ha detto senza mezzi termini che Ferrari troverà altri modi di far emergere il proprio valore. In ogni caso, ha aggiunto: “il dialogo con gli organizzatori è iniziato e continua ad evolversi: abbiamo tempo fino al 2020 per trovare una soluzione che sia di beneficio per la Ferrari”. Il Presidente infine ha voluto precisare che “la minaccia di fuga (dalla F1, ndr) c’è ed è seria in quanto le divergenze di opinioni (con la FIA e Liberty Media, ndr) non sono poche”.
L’intervista completa la potete invece leggere integralmente su SkeetGp.com.