Liberty Media un anno dopo: molte idee ma ancora poco è stato fatto
E’ trascorso ormai un intero anno da quando Liberty Media si è insediata al comando della Formula 1 subentrando a Bernie Ecclestone. L’obiettivo dichiarato della nuova gestione americana è quello di rendere ogni gara di Formula 1 un evento stile “Superbowl” e avvicinare allo sport un pubblico più giovane e variegato.
I primi frutti dell’anno di adattamento della nuova proprietà si sono visti grazie allo show sulle strade di Londra in occasione del GP di Silverstone, o in virtù delle iniziative di F1 Experience, il tutto per avvicinare il grande pubblico allo show della Formula 1. L’incremento nel seguito che ha avuto la Formula 1 nell’ultima stagione è però da attribuire anche all’appassionante sfida ai vertici tra Mercedes e Ferrari. Sono molte le idee proposte da Liberty Media per rilanciare il brand a livello globale, e i loro propositi spaziano dal campo sportivo al fronte commerciale.
Per quanto concerne l’aspetto sportivo, si parla molto della possibilità di abolire i venerdì di prove libere al fine di aumentare i weekend di gara per stagione, portandoli addirittura fino a 25. Questa iniziativa ha incontrato lo scetticismo dei team, che farebbero fatica ad organizzarsi dal punto di vista logistico per sostenere un simile impegno. Gli americani puntano sicuramente ad avere almeno due o tre Gran Premi in patria: si sono fatti i nomi di Miami, New York e Las Vegas. Sul fronte europeo è forte la candidatura di Assen per organizzare un GP d’Olanda ma anche quella di Copenhagen per una gara in territorio danese. Con l’uscita di scena della Malesia, per la quale l’organizzazione della Formula 1 non risultava redditizia, non è da escludere l’entrata in scena del Vietnam. Da qualche mese a questa parte sono molte le discussioni riguardanti le nuove norme sui motori 2021 presentate dalla FIA e dalla stessa Liberty Media. Tra i punti cardine della nuova “rivoluzione motoristica” vi è l’introduzione di alcune parti standardizzate nella power-unit per livellare le prestazioni tra i vari concorrenti. Un’idea che ha raccolto molti dissensi tra i Costruttori, con la Ferrari di Sergio Marchionne che è arrivata addirittura a minacciare il ritiro. L’ultima proposta in linea di tempo è quella di avere una griglia di partenza con 3 o 4 vetture schierate per fila, un’idea che difficilmente sarà applicabile causa motivi di sicurezza.
Una recente proposta di Liberty Media riguardava il togliere le grid girl dallo schieramento pre-gara, nel tentativo di evitare strumentalizzazioni della figura della donna. Un’altra uscita che ha scatenato l’irritazione di molti appassionati, che non accettano di vedere sradicata la tradizione. Non sono mancati i piloti che si sono schierati contro tale iniziativa.
Sul fronte commerciale è molto impegnato il responsabile di settore Sean Bratches. E’ di pochi giorni fa l’atteso annuncio del debutto della piattaforma streaming in alcuni paesi, una prima storica per la Formula 1 che ha sempre avuto una certa riluttanza a sbarcare sui nuovi media. Una piattaforma che potrebbe addirittura trasmettere i test pre-stagionali che inizieranno alla fine di febbraio. La criticità della nuova piattaforma streaming è la limitatezza dei paesi nella quale sarà disponibile inizialmente, e ancora non arrivano conferme circa il suo futuro impiego. Nella maggior parte dei paesi le pay-tv tipo SKY sborsano ingenti risorse per acquisire i diritti della Formula 1, il tutto a scapito della visibilità delle gare sulla tv in chiaro. A tal proposito Sean Bratches ha dichiarato che circa il 25/30 percento delle gare dovrebbero essere trasmesse in chiaro ed il resto sulle pay-tv perché sono queste ad assicurare un ritorno economico alla proprietà. Per quanto riguarda l’aspetto spettacolare dell’evento Formula 1, gli americani vorrebbero anche coinvolgere più VIP per avere maggior seguito mediatico. Anche i fan vorrebbero più show on the road stile Londra o più eventi pre-gara come i concerti di Austin. Ultima in ordine di tempo è la proposta di spostare la partenza dei GP alle 15.10, per agevolare il pubblico americano, nella speranza che ciò non serva solamente ad aumentare gli spazi pubblicitari.
Come avete potuto voi stessi constatare, sono molte le proposte avanzate dalla nuova gestione, che mira all’affermazione del prodotto Formula 1 in mercati sinora poco sondati. Ciononostante, non sono poche le iniziative che hanno incontrato lo scetticismo degli addetti ai lavori e anche degli appassionati. Certamente si intravede molto materiale ma non una direzione ben precisa da intraprendere per il futuro dello sport, né dal punto di vista sportivo né da quello commerciale. Attendiamo quindi con curiosità Liberty Media al varco per la sua seconda stagione completa alla guida della Formula 1, nella speranza che andrà via via definendosi un percorso ponderato da affrontare per la crescita di questo sport.