Scopri il Rally che c’è in te! Questo è in due parole Rally Italia Talent, il format sportivo ideato da Renzo Magnani, ex pilota sullo sterrato, pensato per offrire a tutti l’opportunità di realizzare un sogno: partecipare almeno una volta da pilota o da navigatore ufficiale a un rally. Pur rimanendo amanti dell’asfalto, ci abbiamo provato anche noi di Circus: ho partecipato alla selezione regionale della quinta edizione tenutasi al Cremona Circuit. Ecco come è andata.
RALLY ITALIA TALENT: UNA FORMULA VINCENTE
Correre una gara del mondiale rally con soli 35 Euro? Oggi è possibile: grazie al successo ottenuto da Rally Italia Talent, il format ideato da Renzo Magnani, giunto alla sua quinta edizione.
Obiettivo dichiarato dagli organizzatori è quello di individuare nuovi giovani talenti da introdurre nel mondo dell’automobilismo sportivo, per poi accompagnarli nel loro percorso di crescita, a prescindere dalle loro disponibilità economiche. Ma Rally Italia Talent è aperto anche a chi, semplicemente vuole mettersi in gioco, saggiando le proprie abilità di guida, e a chi vuole divertirsi, da solo, con amici o familiari, a suon di adrenalina ed emozioni.
L’importanza della manifestazione è consacrata dai Partners che sponsorizzano l’evento. Il Progetto infatti è organizzato in collaborazione con ACI SPORT e con il supporto di Automobile Club d’Italia (ACI) e ACI CSAI, con il patrocinio di “FIA Action for Road Safety”, nella persona del suo presidente, Jean Todt,
Le vetture utilizzate per le prove vengono messe a disposizione da Abarth. Nello specifico, per l’edizione del 2018, si tratta di due veri “mostri”: Abarth 595 competizione a trazione anteriore e Abarth 124 Spider a trazione posteriore.
Di primissimo livello anche gli esaminatori, pronti a stroncare sul nascere ogni minima esagerazione, ed a correggere ogni minimo errore dell’aspirante pilota: Giandomenico Basso, Matteo Chiarcossi, Andrea Dallavilla, Piero Longhi, Gigi Pirollo, Simone Scattolin, Sandro Sottile, Renato Travaglia.
Per chi riuscirà a passare i tre step previsti dal Regolamento, selezioni, semifinale e finale, il premio è di quelli da far venire l’acquolina in bocca a qualsiasi appassionato di Motorsport: infatti il 1º classificato parteciperà come equipaggio ufficiale al Rally d’Italia, unica gara italiana valida per il Campionato del Mondo Rally 2018. Premi interessanti anche per chi completerà il podio: il 2° e il 3° classificato parteciperanno a due gare valide per il Campionato Italiano Rally.
SELEZIONE AL CREMONA CIRCUIT
Allettato da cotanti premi e spinto dalla passione per le quattro ruote, che mi ha contagiato fin da quando ero bambino, ho deciso di iscrivermi, partecipando alla selezione in programma dal 12 al 14 gennaio al Cremona Circuit.
L’appuntamento per il sottoscritto è fissato per domenica 14: mi presento al circuito per le 14.00 sperando di sfruttare il sole e la luce del primo e pomeriggio e temperature più elevate. Speranza vana purtroppo: il Cremona Circuit si presenta avvolto da una coltre di nebbia che limita notevolmente la visuale.
GLI ESAMI NON FINISCONO MAI
Le prove che mi aspettano sono due. La temuta Prova Skid a cronometro, con un’Abarth 595 munita di carrello sulle ruote posteriori, per simulare la mancanza di aderenza a basse velocità, e controllare e gestire il sovrasterzo dell’auto lungo un percorso delimitato da birilli.
La seconda prova consiste in 3 giri del circuito cremonese a bordo dell’Abarth 124 spider, durante i quali l’esaminatore, seduto accanto all’aspirante pilota, giudica l’impostazione di guida, le traiettorie, le frenate, e tutto quanto deve far parte del patrimonio di un possibile futuro cavaliere dello sterrato.
LA PROVA DELLO SKID
Giusto il tempo di una veloce registrazione al desk, e mi trovo già nello spazio antistante alla pista per affrontare il primo esame. Il concorrente prima di me sta effettuando la sua prova: osservo con attenzione, cercando di carpire i segreti del controsterzo. Capisco immediatamente che ci vuole velocità, per assecondare il cronometro, ma anche precisione e decisione, per combattere la voglia di danzare dei 180 cv della 595.
E’ il mio turno! Mi siedo al volante del “cinquino” e si parte! Dimenticato il cambio, che rimane fisso in prima marcia, il piede destro gioca con l’acceleratore, mentre le mani ferme alle nove e un quarto del volante, correggono gli sbandamenti del posteriore, causati dallo Skid.
La prima parte del percorso va liscia.
Ma ecco che la voglia di strafare prende il sopravvento. In una curva 180° il posteriore parte, e la 595 compie un mezzo testacoda. Motore spento e delusione crescente. Riaccendo la vettura e premo deciso il pedale dell’acceleratore, nel tentativo di recuperare il tempo perso. Riaffronto il percorso al contrario con decisione. Alle fine il cronometro segna un 39,59. Si poteva fare meglio. Si può fare meglio nella seconda prova.
LA PROVA IN PISTA
La voglia di riscatto, mista all’adrenalina, mi spinge di gran passo verso il circuito.
E’ già pronta la “mia” 124 spider. Mi siedo sul sedile che mi avvolge la schiena e mi volto per salutare il mio esaminatore. “Piacere Andrea!”. Nello specifico quel Andrea, è Andrea Dallavilla, pilota di Rally con 195 gare all’attivo, e 18 successi di classe. Ora l’adrenalina si mischia all’ansia di avere un esaminatore di tale calibro.
Si parte! Primo giro a velocità di crociera per conoscere il circuito e la vettura. Lungo il percorso sono stati sistemati alcuni birilli, per limitare la velocità, che costringono ad una gimkana. Con la nebbia che rimane fitta. fatico a capre il punto di frenata, quello di corda e l’angolo della curva.
Seconda tornata un po’ più veloce per cercare di capire fino a quanto si possa spingere.
Ed ecco arrivare in fretta il giro decisivo: quello in cui l’esaminatore farà le sue valutazioni
Velocità e adrenalina salgono dai pari passo in misura esponenziale. Prima gimkana: poi una serie di curve che cerco di affrontare al massimo. Frenatona subito prima della curva all’ingresso, si molla il freno in ingresso e si cerca il punto di corda: man mano che si raddrizza il volante si spingre progressivamente sull’acceleratore. Scrivero è facile. Farlo un po’ meno.
La tenuta di strada e il ruggito del motore del 124 spider regalano emozioni uniche per chi come me ha il Motorsport nel sangue.
Anche il terzo giro si è concluso. Dallavilla mi invita a rallentare per effettuare il rientro in corsia box.
Prima di scendere dalla vettura un breve debriefing su ciò che è andato bene e sugli aspetti da migliorare.
Mi dirigo verso l’uscita con la consapevolezza che difficilmente accederò alle semifinali.
Ma divertimento ed emozioni non sono mancate. Tanto basta per farmi dire: “ci sarò anche l’anno prossimo!”.