Quando la Formula 1 non è in pista, e quando ancora non si conoscono di vista le nuove vetture per la stagione che verrà, molto spesso sono i poteri politici a riempire le pagine delle notizie inerenti a questo sport. In effetti, anche (e soprattutto) questa vigilia di 2018 non è da meno.
La dimostrazione più chiara la sta fornendo il crescente clima di tensione che si respira in questi giorni, con le recenti decisioni di Liberty Media che hanno acceso numerose polemiche tra appassionati ed addetti ai lavori.
L’ultimo in ordine di tempo ad aver espresso la propria opinione sull’operato degli statunitensi è stato proprio colui che ha orchestrato il business della Formula 1 per diversi decenni: Bernie Ecclestone.
L’ormai ex capo non ha infatti risparmiato alcuni commenti diretti proprio all’indirizzo di Liberty Media, criticandone apertamente le decisioni prese nell’ultimo periodo.
“Fino ad oggi -ha commentato “Big Bernie” ai microfoni di Sonntagsblick– non ho visto quasi nulla di sensato nelle loro decisioni. Stanno facendo tutto, o quasi, nel modo sbagliato. Sembra proprio che vogliano cancellare completamente la mia intera eredità”.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso nelle dichiarazioni di Ecclestone è stata, con molta probabilità, la scelta di bandire ufficialmente l’immagine delle Grid Girls, fatto che non è piaciuto all’ex patron ed a moltissimi altri appassionati.
In un’intervista rilasciata a Sky News, l’87enne inglese ha così commentato il provvedimento preso da Liberty Media: “Queste ragazze non erano né dannose né offensive per nessuno. Erano semplicemente vestite in modo elegante. Gli sponsor volevano che fossero ben rappresentati dalla loro immagine, ed è sempre stato così. Penso che alle persone abbia sempre fatto piacere vedere le ragazze, e credo davvero che fosse così. Inoltre erano anche utilissime per i piloti, perché quando raggiungevano la griglia di partenza avevano dei punti di riferimento grazie a loro, in modo tale che sapessero sempre dove parcheggiare la macchina sullo schieramento.
Era anche un ottimo modo per gli sponsor per farsi pubblicità ingaggiando ragazze ben vestite in griglia. Era un bel metodo per attirare l’attenzione dei potenziali clienti. E poi -conclude Ecclestone- non ricordo affatto casi di ragazze obbligate o forzate a fare questo tipo di lavoro. Era ed è sempre stata una loro volontà”.