Analisi tecnica F1, Mercedes W09: convenzionale ma non troppo
La nuova freccia d’argento rappresenta l’evoluzione della vettura 2017 senza disdegnare qualche novità di rilievo. Le vediamo nel dettaglio.
Macchina che vince non si cambia, o quasi. È probabilmente questo il motto della Mercedes, che ha svelato una monoposto, la W09 EQ Power+, che mantiene i caratteri della vettura dello scorso anno senza però rinunciare a qualche novità rilevante, utile e necessaria a mantenere salda la leadership della casa di Stoccarda ed il gap dalla concorrenza.
Chi si aspettava soluzioni avveniristiche e pance in stile Ferrari, dunque, sarà rimasto deluso, ma i più attenti avranno certamente notato che le linee “familiari” della W09, in realtà, celano diverse modifiche significative.
Una sospensione anteriore notevolmente modificata

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Quelle più importanti (ma anche più difficili da scovare) riguardano la sospensione anteriore, che ha subito un restyling importante. Innanzitutto gli ingegneri di Brackley hanno sollevato i punti di fissaggio dei triangoli alla scocca, soprattutto quelli del triangolo inferiore (che risulta lievemente sollevato anche dal lato del portamozzo) e del tirante di sterzo (ancora collocato in linea e davanti al triangolo inferiore per abbassare i pesi), così da incrementare ulteriormente le dimensioni del canale libero che viene a crearsi al di sotto della sospensione, a tutto vantaggio dei flussi diretti al fondo vettura, che possono scorrere senza impedimenti.
Sempre il triangolo inferiore risulta ora anche più inclinato rispetto a prima e non risulta più parallelo al triangolo superiore; circostanza che ha determinato una variazione del centro di rollio dell’avantreno.
Oltre al centro di rollio, la nuova sospensione risulta modificata anche in relazione all’anti-affondamento (o più precisamente al cd. kick-up), il cui angolo è ora maggiore (il triangolo superiore risulta più inclinato verso il retrotreno), con la conseguenza che la sospensione risulterà più rigida a vantaggio della reattività dello sterzo.
Non è finita: osservando la sospensione dall’alto si potrà agevolmente notare che i braccetti anteriori del triangolo superiore hanno perso la forma curvilinea e sono ora totalmente dritti e più schiacciati, conservando il sistema di fissaggio al portamozzo tramite pivot.
Le immagini non consentono ancora di sbilanciarsi del tutto, ma la nuova sospensione potrebbe aver determinato anche un allungamento (ulteriore) del passo, considerato che la nuova forma dei braccetti sembra allontanare ulteriormente la gomma anteriore dalla posteriore.
Per il resto l’avantreno della W09 mantiene la stessa fisionomia della vettura 2017, conservando il muso affusolato e l’innumerevole quantità di profili aerodinamici (sia sotto la scocca che ai lati) utili a regolare i flussi diretti al retrotreno.
Linee pulite ed affusolate per il cofano
Dicevamo in apertura che chi si aspettava una soluzione “ferrarista” per le prese d’aria laterali sarà rimasto deluso; la nuova Mercedes, infatti, ha mantenuto – almeno per ora – una soluzione convenzionale, anzi semplificando ulteriormente la forma delle bocche da cui prendono aria i radiatori; sostanzialmente invariato lo schema dei complessi profili posti davanti alle pance, nella parte bassa dell’abitacolo, ed all’esterno delle prese d’aria (che verrà certamente sviluppato nel corso della stagione).
Anche analizzando il retrotreno non sono evidenti modifiche così drastiche. Ad eccezione della parte alta del cofano (che nasconde i vari condotti di alimentazione e raffreddamento), la carrozzeria mantiene più o meno le stesse forme, opportunamente affusolate e ammorbidite per consentire ai flussi d’aria di raggiungere più agevolmente i profili alari posteriori.
Nella parte terminale del cofano, poi, la nuova W09 mantiene una pinna di forma lineare ed appuntita, con la parte inferiore che conserva una discreta apertura utile a smaltire il calore proveniente dalla power unit.
Qualche novità anche per il retrotreno
Pur se di dettaglio, non manca qualche novità anche al retrotreno; balza all’occhio il profilo a sbalzo cd. “monkey seat” fissato direttamente al pilone di sostegno dell’ala posteriore (quest’ultimo molto inclinato all’indietro), con lo scarico che passa subito sotto.
La sospensione – che resta di tipo pull-rod – è dotata di un nuovo punto di fissaggio al portamozzo mediante pivot ed i braccetti risultano di sezione maggiore e schiacciati, con gli sfoghi della carrozzeria che ora transitano esattamente tra i due triangoli.
Dunque la Mercedes si è presentata con una – quasi ovvia – evoluzione della monoposto dello scorso anno, seppur opportunamente modificata in aree comunque sensibili, pronta ad accogliere i tanti sviluppi (soprattutto aerodinamici) che la casa di Stoccarda apporterà nel corso del campionato, così come avvenuto negli ultimi anni, così da garantire un’elevata competitività ad entrambi i piloti.
Scritto da: Mario Puca (@emmepi27)