Dopo aver osservato da vicino durante i test in pista a Barcellona tutte le nuove monoposto F1 2018, vi abbiamo parlato di come i tre top team (Mercedes, Ferrari e Red Bull) avrebbero avuto un passo decisamente migliore rispetto a tutto il resto del gruppo. In questo post, vi avevamo parlato di uno schieramento diviso in tre blocchi, secondo lo schema 3-4-3.
La nostra analisi possiamo dire sia stata rispettata, fatta eccezione per la valutazione sulla Haas che personalmente non “credevo” potesse aver fatto un miglioramento così importante.
Detto questo, concentriamoci ora per capire meglio, dopo le prime qualifiche di oggi a Melbourne, i reali distacchi tra Mercedes, Ferrari e Red Bull sul giro veloce. Il risultato delle qualifiche del Gp d’Australia F1 2018 ha visto un Lewis Hamilton in grande spolvero: l’inglese ha spinto la sua Mercedes all’incredibile crono di 1’21″164, staccando di 0″664 la Ferrari di Kimi Raikkonen e di 0″715 la Red Bull di Max Verstappen.
Il risultato della Q3 è però stato influenzato da un fattore: l’overboost a disposizione di Mercedes che si è dimostrato più performante di quelli di Ferrari e Red Bull.
Provate a seguirci nella nostra analisi, che parte dalla tabella dettagliate dei tempi di Q2 e Q3, dove occorre anche tener presente l’orario in cui è stato ottenuto il tempo e la mescola usata per il giro veloce stesso. Su quest’ultimo aspetto per esempio, le due Red Bull hanno utilizzato in Q2 la gomma Super Soft, mentre sia i piloti Mercedes che Ferrari la più performante Ultra Soft.
Stando alla tabella qui sopra si può evincere il primo dato utile. Hamilton ha tolto la bellezza di 0″887 tra il suo miglior tempo in Q3 (1’21″164) e quello realizzato nel Q2 (1″22″051). La stessa cosa non si può dire della Ferrari che, con Raikkonen, è riuscita a migliorare di 0″679. Il miglioramento di Vettel tra Q2 e Q3 è stato di 0″106 ma su questo pesano due importanti considerazioni: in Q2 il tedesco ha montato un 2° treno di Ultra Soft e ha realizzato il suo crono migliore (1’21″944) ben 10′ dopo Hamilton e Raikkonen, risultando così più veloce di circa 0″5 secondi rispetto a Raikkonen. Inoltre il tedesco in Q3 ha commesso un errore che gli è costato quasi 0″2 secondi; tutto questo ci porta a quantificare il miglioramento di Vettel tra Q2 e Q3 analogo a quello del compagno finlandese.
Su questo aspetto, guardando anche analoghi miglioramenti di altri piloti in pista, possiamo dire che circa 0″4 secondi sono da attribuire alle migliorate condizioni della pista che si andava via via gommando. A riprova di questo, possiamo notare un distacco analogo (0″5) tra Max Verstappen e Daniel Ricciardo, sempre in Q2 e sempre con tempi realizzati a distanza di 10′ circa (vd tabella dei tempi). E proprio su Red Bull possiamo infine valutare che il miglioramento tra Q2 (corso con gomme Super Soft) e Q3 (Ultra Soft) sia dell’ordine di 0″6 secondi.
La conclusione è che, a parità di condizioni (gomme e pista) e al netto degli errori commessi oggi, i miglioranti tra Q2 e Q3 dei tre Top Team oggi sono stati i seguenti:
MERCEDES -0″9
FERRARI -0″7
RED BULL -0″6
In questi tempi dobbiamo considerare sia il miglioramento della pista che andava via via gommandosi, sia ovviamente l’overboost che tutti hanno a disposizione per l’ultima parte delle qualifiche.
Questo calcolo porta ad una prima considerazione, ovvero che la miglior mappatura del motore Mercedes, altrimenti chiamato bottone magico dai telecronisti di Sky, è valso oggi un miglior tempo di circa 2 e 3 decimi di secondo più veloce, sul tracciato di Melbourne, rispettivamente sulla Power Unit Ferrari e Renault.
Al netto di questo e guardando i distacchi finali di oggi in Q3 possiamo dunque dire che Mercedes mantiene ancora sul giro secco a Melbourne sia su Ferrari che su Red Bull un vantaggio dell’ordine di 0″40-0″45 secondi.
Questa analisi, al netto dell’overboost Mercedes che è ancora migliore rispetto a tutti gli altri motoristi, ci porta a dire che le nostre considerazioni a valle dei test erano corrette, con una Mercedes ancora davanti sul giro secco rispetto a Ferrari e Red Bull molto vicine tra loro.
Siamo poi anche andati oltre e riguardando con attenzione tutti i tempi dei test, sia di quest’anno che dello scorso anno e raccogliendo altre informazioni nei giorni che hanno preceduto il week end australiano chi vi scrive si è spinto, con tutti i rischi del caso, a fare un pronostico sui tempi delle qualifiche. La previsione di mercoledì 21 marzo 2018 è quella che vedete qui sotto:
Come potete notare il tempo della pole di Hamilton è stato di soli 1 decimo di secondo superiore a quello indicato, mentre per Ferrari e Red Bull lo “scostamento” è stato dell’ordine di circa 4 decimi di secondo.
Analizzati i tempi della qualifica, attendiamo ora la gara vera e propria per un approfondimento anche sui passi gara che possono essere valutati al meglio solo nelle reali condizioni che si realizzano la domenica.