Il Gran Premio d’Australia andato in scena la scorsa domenica ha portato con sé diverse considerazioni: certezze, dubbi, risultati positivi e deludenti, ma anche le prime aspre polemiche.
Come se non bastassero già quelle esistenti su Liberty Media e sulle sue decisioni di natura tecnica e sportiva, anche altri volti noti del circus hanno voluto esprimere la propria opinione generale senza badare a troppe cortesie.
Tra questi c’è anche l’ex pilota di Formula 1 Damon Hill, campione del mondo nel 1996, che si è lasciato andare a toni molto polemici su Twitter. L’inglese, che a quanto pare non gradisce l’assetto commerciale della Formula 1 attuale, ha infatti chiamato direttamente in causa Ferrari e Mercedes con un tweet molto deciso: “Dal mio punto di vista prima Mercedes e Ferrari se ne andranno, meglio sarà per il circus. Questi giganti industriali stanno rovinando lo sport. Semplicemente non vogliono stare al gioco, pretendono tutta la torta e sempre. E’ evidente che la FIA abbia perso il bandolo della matassa della F1”.
Il riferimento di Hill è molto chiaro ed allo stesso tempo evidente: l’ex pilota punta infatti il dito contro Ferrari e Mercedes, responsabili, secondo la sua opinione, di voler dettar legge all’interno della Formula 1. Non a caso, i due team citati dal britannico sono gli stessi che si stanno rivelando contrari agli scenari futuri della categoria, che dal 2020 non prevederà più la validità del “Patto della Concordia“. Con la decadenza ufficiale di questo patto, infatti, ai top team non sarebbero più riconosciuti quei privilegi economici e regolamentari che oggi vantano (la Ferrari, ad esempio, non avrà più il diritto di veto sui regolamenti, ed attualmente è l’unica squadra a possedere questo vantaggio in virtù della sua storia e del suo valore all’interno della F1). Il rischio concreto, almeno per i due colossi della F1, sarebbe infatti quello di scendere a patti che prevedono una maggior parità economica tra tutti i team iscritti, e con una minor libertà tecnica sullo sviluppo motori.
Due condizioni principali a cui Ferrari e Mercedes non vogliono sottostare, tanto che la casa di Maranello ha più volte minacciato l’uscita di scena dalla Formula 1 nel caso non venissero riconosciute alcune richieste. Ed il braccio di ferro tra il “cavallino rampante” e Liberty Media è ancora in atto, con una vero e propria “guerra fredda” giunta ormai al culmine.
La risposta della Mercedes
Ma mentre la Ferrari stessa ha preferito non rispondere al tweet di Damon Hill, mantenendo fede ad una linea comunicativa di basso profilo e lontana dai botte e risposta, la Mercedes, invece, è passata al contrattacco quasi immediato. Sentendosi chiamata in causa, sulla pagina ufficiale del team tedesco (già noto in passato su Twitter per alcuni scambi di messaggi divertenti con gli amministratori dei profili delle squadre concorrenti) la risposta non si è fatta attendere:
“Non ci ricordiamo di tue lamentele quando vincevi spinto dal potente motore Renault”.
Anche in questo caso, il commento duro e deciso della Mercedes deriva da una motivazione ben precisa.
Oltre a respingere le polemiche al mittente (con tanto di frecciata), il team ha voluto far riferimento alla carriera di Damon Hill in Williams, squadra che, grazie alla fornitura del motore francese nella prima metà degli anni ’90, era una delle dominatrici assolute del circus, con la quale si aggiudicò il titolo di campione del mondo nel 1996.
In parole povere, la Mercedes ha quindi voluto far ricordare al britannico che anche lui, ai suoi tempi, vinceva grazie alla supremazia dei motori Renault. Un po’ come accade oggi a favore della stessa casa tedesca.
Mentre il tweet di Hill aveva raccolto già numerose risposte e condivisioni da parte di moltissimi utenti, la replica della Mercedes non ha fatto altro che aumentare la popolarità dello scontro diretto sul social, anche se entrambe le parti (fino ad ora) non hanno più proseguito la discussione con altri tweet o messaggi pubblici.
In ogni caso, da questo piccolo episodio emergono i sostenitori del campione inglese da una parte, che concordano con l’opinione dell’ex pilota, mentre dall’altra c’è lo “schieramento pro-Mercedes”, costituito da coloro che accusano l’ex Williams di aver fatto il classico passo più lungo della gamba.
E voi, da che parte state?