F1 2018 | Distacchi tra top-team e resto della griglia: sono davvero aumentati?
In questa prima settimana del dopo Gran Premio si è molto parlato delle prestazione dei tre top-team, sia a livello di qualifica che di gara.
Il giro “monstre” di Lewis Hamilton durante la terza sessione di qualifica ha fatto rivivere a tutti i tifosi gli spettri dei primi anni di questa era turbo-ibrida, dove la Mercedes dominava in lungo e in largo, ma domenica, grazie anche al grandissimo lavoro del muretto nello sfruttare le occasioni di gara, Sebastian Vettel e la Ferrari hanno conquistato per il secondo anno consecutivo il primo Gran Premio stagionale.
Un inizio di stagione che lascia ancora molti interrogativi su quale sia effettivamente la macchina da battere, ma quasi nessuno si è concentrato su quello che accadeva dietro, nei team di “seconda fascia”.
È stato Nico Hulkenberg, pilota della Renault, ha lanciare l’allarme dicendo: “Il gap dai top-team è aumentato!”, ma soltanto con i dati alla mano riusciremo a dare una prima occhiata all’effettivo distacco che potrebbe spaccare in due la griglia di partenza.
Sotto la nostra lente di ingrandimento metteremo 3 team: Renault, Haas e Force India; analizzeremo i giri della seconda e della terza sessione di qualifica dello scorso anno e di quest’anno e infine guarderemo un po’ il passo gara delle vetture in questione.
L’analisi sarà fatta con la Mercedes e con la Ferrari, perché la RedBull lo scorso anno ebbe qualche difficoltà e le penalità inflitte a Daniel Ricciardo falsificano un po’ il risultato della gara.
Saranno confrontate solo le migliori prestazioni delle varie scuderie, cioè terremo conto solo di chi avrà fatto il miglior tempo in qualifica.
Renault
Partiamo proprio dal box da cui è uscita questa notizia. Nella tabella sottostante abbiamo inserito tutti i dati riguardanti i migliori tempi realizzati in Q2 e in Q3 nel 2017 e nel 2018 e li abbiamo confrontati con quelli di Ferrari e Mercedes.
Il paragone è un po’ difficile perché nel 2017, le vetture francesi non si sono classificate per la 3° sessione di qualifica. Guardando invece i tempi di quest’anno si vede che Carlos Sainz ha fatto un gran tempo in Q2 che lo ha portato a poco più di un secondo dalla miglior Ferrari e dalla miglior Mercedes, ma ciò che fa impressione sono i due secondi in meno rispetto al 2017 e i 6-8 decimi guadagnati rispetto ai migliori tempi.
Se supponiamo che il miglior tempo di Carlos Sainz potesse essere replicato in Q3 vediamo che il distacco effettivo dalla Mercedes sarebbe di circa 1,9 secondi il che significa che nella sessione dove si “spreme” la vettura, la Renault perde 9 decimi dalla Mercedes e 3-4 decimi dalla Ferrari.
È vero che il giro di Hamilton può essere considerato come il giro perfetto e l’errore di Vettel in curva 13 può aver tolto quei 2-3 decimi al giro del tedesco, ma i dati mostrano che c’è ancora un bel distacco con i top-team, oltre al fatto che i due della Renault non sono riusciti a migliorarsi, anzi Sainz ha perso 5 decimi, quindi vuol dire che già in Q2 le vetture francesi erano al limite, mentre i top-team avevano ancora quei decimi nel manico.
Haas
Il paragone vero può essere fatto con la Haas, poiché è la vettura che è riuscita a qualificarsi in Q2 e in Q3 sia nel 2017 che nel 2018.
Il miglioramento del team americano, rispetto al 2017, è stato di quasi 9 decimi nella 3° sessione di qualifica, ma paragonando i tempi con la Ferrari e la Mercedes i dati sono un po’ variabili.
Nel 2017, passando da Q2 a Q3, la Haas aveva perso più di tre decimi rispetto alla Mercedes, mentre quest’anno il tempo di Hamilton ha fatto perdere al team americano altri 8 decimi con un distacco che va oltre i 2 secondi.
Guardando invece la differenza con la Ferrari si ha una certa linearità del distacco. Nel 2017 la SF70-H portò il distacco da 1,342 a 1,618, mentre quest’anno è rimasto praticamente invariato dato che la Haas ha perso soltanto 3 millesimi.
Anche in questo caso è difficile fare un paragone vero e proprio perché il tempo di Hamilton mescola le carte in gioco, ma il confronto con i tempi della Ferrari mostra una Haas in netta crescita con un distacco leggermente diminuito, inoltre nel passaggio da Q2 a Q3 la Haas riesce ad avere un miglioramento simile a quello della Ferrari.
Force India
Il team indiano era quello chiamato a fare quel salto di qualità che lo avrebbe avvicinato ulteriormente ai top-team, ma quest’anno ci sono stati enormi problemi finanziari legati anche ai guai giudiziari del proprietario della scuderia e quindi la VJM11 sembra essere una semplice evoluzione della VJM10.
Purtroppo il paragone viene fatto soltanto con la seconda sessione di qualifica in cui le vetture rosa non sono riuscite a migliorare il distacco rispetto ai top-team, anzi pagano un aumento di un decimo dalla Mercedes e ben 3 decimi dalla Ferrari, mentre il miglioramento netto della vettura è di poco più di un secondo.
Passi Gara
Per quanto riguarda il passo gara vediamo che la Renault e la Haas avevano passi gara molto simili nella prima fase di gara sull’ 1:29 alto, 1:30 basso, mentre è decisamente più staccata la Force India con un 1:30 alto. I top-team invece giravano sull’ 1:28 medio-basso, con picchi sotto il muro dei 28 secondi. Leggermente più indietro Sebastian Vettel sul passo gara rispetto ad Hamilton, ma si parla comunque di pochi decimi.
Haas e Renault pagano quindi circa 1-1,5 secondi al giro, mentre la Force India è a ben 2 secondi sul passo gara.
A livello di giro singolo, si può dire che la Haas e la Renault sono leggermente migliorate, mentre sul passo gara rimangono molto distanti.
Per la Force India invece la situazione non sembra delle migliori dato che entro 4 settimane dovranno applicare un piano finanziario e le prestazioni dovranno migliorare già dal Bahrain.