L’audacia della Ferrari e di Sebastian Vettel, l’arroganza punita della Mercede e di Lewis Hamilton e le lezioni che se ne possono trarre, oltre alla consistente prova di Kimi Raikkonen, sono i punti focali delle opinioni più cliccate sul web e più lette sulla carta stampata, all’indomani della prima priva del Campionato del Mondo 2018 di Formula Uno. Scopriamoli insieme!
Le Pagelline di Giorgio Terruzzi
Voto 10 a Vettel e alla Ferrari. Erano pronti a prenderle, le hanno date, trovando la vittoria, sfruttando di tutto, fortuna compresa. Una mossa da gente sveglia che anima un panorama dato quasi per scontato dopo test e qualifiche.
Voto 9 a Hamilton. Dopo un 10 e lode causa pole stile Ayrton, una gara quasi buttata via. Ogni tanto Gino e il suo team peccano di sufficienza, si fanno fregare come pollastri, sembrano dormicchiare causa sicurezza in eccesso. Credevano di passeggiare, devono recuperare. Per certi versi, è clamoroso.
Voto 8 a Raikkonen. Un ottimo inizio. Meglio di Seb in qualifica, più rognato di Seb come al solito. Però, chi aspettava un Kimi smaltato, ha avuto risposta adeguata. E adesso trattasi di marciare così a tempo pieno.
Voto 3 a Bottas. Nell’estrarlo dal congelatore per infilarlo nel microonde, qualcosa è andato storto. Bollito all’alba, fin dal sabato. Poi, con quel missile che ha tra le pinne, sembrava Dory alla ricerca di non si sa che. Un’altra così e lo mandano alla Pixar.
Il punto di Giancarlo Minardi
“Weekend all’insegna di due grandi Campioni”
Il mondiale 2018 di Formula 1 inizia sotto il segno di due grandi Campioni del Mondo, Sebastian Vettel e Lewis Hamilton che si sono spartiti rispettivamente vittoria e pole position. Certamente un risultato che va stretto all’inglese che si è dovuto “arrendere” di fronte alla Ferrari, brava nella strategia e supportata da Sebastian che ha dimostrato di essere un pilota vincente nel momento del bisogno. L’errore in qualifica di Valtteri Bottas ha influito negativamente sulla strategia Mercedes che si è trovata in inferiorità numerica contro le due Ferrari, ma sarà un campionato giocato anche sugli errori dove sarà fondamentale il contributo di tutti i principali attori. Nonostante le tre zone DRS, Melbourne si conferma un tracciato ostico per i sorpassi e il finlandese non è riuscito a recuperato le posizioni nonostante il potenziale della sua W09. Il divario tra Ferrari e Mercedes visto in qualifica (0.664 dec) si riduce in gara anche se tra il miglior giro di Hamilton e Vettel restano 4 decimi. (…).
Topspeed di Umberto Zapelloni
Il colpo di genio della Ferrari e di Vettel
Un colpo di genio. La Ferrari e Vettel festeggiano nella più dolce delle mattine italiane. Dopo il dominio Mercedes in qualifica ecco il colpo grosso Ferrari in gara quando Hamilton sembrava avere in tasca il primo successo della stagione. (…) Due uomini in rosso sul podio sono un bel vedere. Perchè con Vettel lassù c’è anche Kimi Raikkonen che al via aveva tentato il grande attacco non riuscendo però a mettere le ruote davanti alla Mercedes. La Ferrari ha vinto la gara perchè aveva due vetture là davanti, dietro a Hamilton, e ha potuto diversificare le strategie chiamando Raikkonen ai box per primo (…) e lasciando fuori Vettel. Proprio quei giri hanno permesso a Vettel di sfruttare l’attimo, di approfittare della Virtual Safety Car (…) La differenza l’hanno fatta i dettagli. E Vettel è rientrato in pista davanti a tutti. Dietro aveva un Hamilton scatenato, all’arrembaggio. Aveva l’attacco in canna, ma non è mi riuscito a portarlo davvero nonostante i giri veloci uno dietro l’altro. Fino (…) a 5 giri dalla fine quando ha perso il ritmo e ha sventolato bandiera bianca. (…) Hamilton ha deciso di risparmiare il motore (ce ne solo 3 per tutto l’anno), come ha detto dopo la gara. Sta di fatto che Vettel è volato verso la vittoria più inaspettata, ma per questo più dolce. E soprattutto meritata. Oggi non ha vinto solo Vettel. Ha vinto tutta la Ferrari. Ha vinto perchè ha avuto due piloti competitivi (Bottas dove eri?). Ha vinto perchè ai box sono stati tutti attentissimi. Ha vinto perché Vettel si è esaltato e nell’esaltazione ha trovato la perfezione. E’ solo l’inizio, ma iniziare così permetterà di lavorare meglio Maranello. E godiamoci la festa.
Profondo Rosso di Leo Turrini
Vettel, l’Ulisse di una Ferrari incredibile
Non si finisce mai di imparare. E di provare fortissime emozioni. Emozioni Ferrari. Una vittoria incredibile. Per astuzia alla Ulisse di Vettel. A me, mentre cominciavo a capire la genialata del cambio gomme in virtual safety car, veniva in mente Schumi che a Silverstone sconta una penalità dopo il traguardo. Era quella la miglior Ferrari di sempre. Cioè, forse dovrebbero smetterla quelli che pensano e raccontano che la squadra di Maranello è gestita malissimo. Arrivabene non sarà Einstein ma quando vinci così significa che sai quello che fai. (…) La Mercedes ha ancora qualcosa in più ma Hamilton non andava via a Raikkonen, che è stato grandissimo. Bottas non ha combinato nulla e questo qualcosa dice. (…) Sarà dura, ma meglio di così non poteva iniziare. (…).
Sportmediaset – L’opinione di Luca Budel
F1, il trionfo di Vettel mina le certezze della Mercedes
Non solo fortuna a Melborune, ma la capacità di una squadra di emergere dalle difficoltà
E’ stata l’inattesa dominante rossa a colorare l’alba. Inattesa perché prima del via si facevano ancora i conti con il pesante passivo accumulato da Raikkonen e Vettel nel giro secco in qualifica, quasi sette decimi che parevano un colpo da ko. In gara lo scenario è improvvisamente cambiato perché la superiorità di Hamilton ha subito un brusco ridimensionamento. Lewis era davanti, d’accordo, ma la coppia in rosso lo seguiva da vicino, contro i pronostici elaborati dopo le qualifiche. La Ferrari ha scelto poi una strategia differenziata per i suoi piloti, mettendo Raikkonen in marcatura su Hamilton e lasciando fuori per 7 giri in più Vettel. Una decisione che ha gettati le basi per il trionfo di Melbourne. Sebastian – per sua stessa ammissione – è stato aiutato dalla safety car, evento che gli ha permesso di passare la Mercedes proprio all’uscita dei box. E’ altrettanto vero che Hamilton non è mai stato incisivo nei suoi tentativi di attacco nei confronti di Vettel, crollando addirittura nei chilometri finali, con la Ferrari di Raikkonen pericolosamente vicina. Una vittoria della squadra quella di Melbourne, con due piloti sul podio dopo un sabato che aveva offerto notizie pessime. Una capacità di reazione per certi versi sorprendente che ha messo improvvisamente in crisi le certezze di Hamilton e della Mercedes.
Motorsport.it – L’opinione di Roberto Chinchero
La Mercedes è stata battuta dall’attacco a due punte Ferrari.
Il Gran Premio d’Australia ha detto molto. La Mercedes, con Hamilton, è l’auto più veloce in pista, ma per vincere, come ha dimostrato la gara di Albert Park, può non bastare. Lo ha dimostrato oggi la Ferrari, capace di cogliere una vittoria ed un terzo posto che costituiscono un bottino che supera le previsioni della vigilia, e che oltre a portare punti pesanti in classifica, assicura anche una bella iniezione di fiducia. A determinare questo risultato sono stati diversi fattori: la virtual safety car causata dello stop di Romain Grosjean, un Sebastian Vettel che ha sfruttato al meglio il regime di Vsc che lo ha accompagnato al pit-stop, un computer pasticcione della Mercedes ed una Ferrari che ha potuto giocare con due punte contro il solo Hamilton. (…) La Mercedes ha pagato caro l’errore commesso da Valtteri Bottas in qualifica, perché Hamilton, pur involandosi al comando della corsa dopo il via, ha avuto due Ferrari alle costole per tutto il primo stint. (…) Quando la direzione gara al giro 25 è stata costretta a congelare la corsa in regime di Vsc, al box Ferrari il copione era già tutto scritto (…) e Seb è tornato in pista di un soffio davanti a Hamilton. (…) È stato subito chiaro che al team campione del Mondo era sfuggito qualcosa. (…) È ipotizzabile che nel box Mercedes abbiano deciso di fermare Hamilton il giro dopo Kimi proprio perché consideravano ‘coperta’ anche la possibilità di una Vsc (…). C’è stata però una gara anche dopo (…) Per 26 tornate Hamilton ha avuto la possibilità di passare la Ferrari, ma nonostante abbia chiesto ai suoi ingegneri tutto il ‘boost’ disponibile (…) non ha mai avuto la possibilità di attaccare. Una conferma ulteriore di quanto oggi sia importante la qualifica almeno sul 70% delle piste del Mondiale, e questo sarà un vantaggio notevole per la Mercedes se i valori in campo sul giro secco rimarranno quelli visti a Melbourne. In versione ‘lepre’ Seb dà il meglio di sé, (…) Ma se a un cocktail Hamilton/Mercedes si concede il vantaggio di partire davanti a tutti, allora diventa dura. E’ questo il punto cruciale, il resto conta, ma conta meno, almeno in questo momento…
Il live tweeting delle firme di Autosprint
Alberto Sabbatini
Felice per la Ferrari, ma credo anche che questo indugiare di VSC e SC vera che dura tanti giri per recuperare la Haas sembra una scelta di Liberty media per scompaginare un po’ la situazione e creare più imprevisti in gara.
Maurizio Voltini
Adesso pare ci sia pure qualcuno che insinua il sospetto che la Haas abbia fatto apposta per favorire la Ferrari… Cosa ne penso io? Che ci sono troppe sostanze chimiche negli alimenti, oggidì… 😀
CORRIERE DELLA SERA
Il commento di Giorgio Terruzzi
Il guizzo di chi ha fame. Che smacco per Lewis
Un’opportunità colta al volo. Un colpo da k.o. sferrato in una pausa minuscola. Il guizzo fosforico di chi ha fame. Per questo la vittoria a Melbourne di Vettel e della Ferrari offre, oltre a una gioia inattesa, un valore più profondo. (…) questo deve accadere quando, per farcela, per ribaltare un pronostico dato per scontato, tocca approfittare di uno spiraglio magari unico e casuale, apparso all’improvviso. Serve prontezza, serve lucidità, serve coraggio. Ciò che Sebastian ha applicato (…). Un bellissimo insegnamento (…).Hamilton e la Mercedes puniti dall’abbondanza nella quale hanno trascorso i giorni della vigilia. (…) Abbastanza (…) per considerare l’avversario più prossimo sufficientemente distante, quindi non davvero, del tutto preoccupante . Ma certo, si sbaglia (…) e non è successo proprio nulla, trattandosi di una maratona con altre 20 tappe (…). Però,che smacco. Un aprii ima rivoluzione. Rossa, per giunta. Nella quale l’ipotesi di una sconfitta ha generato risorse, ha cancellato ogni paura. Per noi che guardiamo allo sport come a un patrimonio utile al vivere, trattasi di esempio prezioso. Di un ricordo più significativo e memorabile per altri.
GAZZETTA DELLO SPORT
L’analisi di Pino Allievi
Raikkonen così forte è un’altra vittoria
(…) Nel confronto con una Mercedes superiore ma non di tanto, la “rossa” ha vinto come squadra, grazie alla strategia magistrale con la quale ha proiettato in alto il pilota meno veloce e meno a suo agio con la SF71H, Sebastian Vettel (…). La Mercedes ha sbagliato i calcoli e sottovalutato i rivali, privando Hamilton di un successo sicuro. (…) La Ferrari ha invece avuto il coraggio di crederci, coadiuvata dall’astuto Vettel. Ovvero, gli italiani sono riuscita a battere i tedeschi sul piano della precisione. La Ferrari ha vinto con una macchina rivoluzionata rispetto al 2017. Ma quello che non si poteva immaginare – e rappresenta il messaggio più importante – è che la Ferrari sia riuscita a mettere alle corde la Mercedes, evidenziandone le falle nella lettura della gara e portandola al limite delle prestazioni. (…) tenera, al traguardo, l’espressione di Raikkonen (…): aveva corso meglio di Vettel, invece è stato beffato dalla stessa Virtual Safety Car fatale a Hamilton. (…) comunque sia, un Raikkonen così forte rappresenta la seconda inaspettata “vittoria” della Ferrari nel continente australe. Se va avanti così…
Luigi Perna – inviato a Melbourne
Le volpi australiane
Hamilton domina però la Safety Car fa l’assist a Vettel
(…) La prima gara del Mondiale è nel segno della Ferrari di Sebastian Vettel. (…) Una batosta psicologica per Hamilton che, alla fine, è uscito sconfitto e toccato nell’orgoglio, dopo una corsa dominata. Rocambolesca, fortunosa e imprevedibile. La vittoria del Cavallino nel GP d’Australia è arrivata a sorpresa (…). Troppa la differenza fra le Rosse e le Frecce d’Argento sul giro singolo in qualifica e anche sul passo in gara. (…) Nello sport non sempre vince il più forte. In certe giornate la fortuna serve un assist insperato e bisogna saperlo cogliere. Come nel calcio (…) solo che in F1 (…) di solito non succede(…).
Le pagelle di Luigi Perna
Vettel, 8. Si esalta nel duello con Lewis respingendo gli attacchi di una Mercedes più veloce, ma è aiutato dalla fortuna. Guai a perdere questa occasione.
Raikkonen, 7,5.la tattica perdente tocca sempre a lui. e anche stavolta finisce dietro a Vettel, pur essendo stato più veloce di Seb tutto il weekend.
Bottas, 5. La botta contro il muro in qualifica lo esclude dalla lotta. Non poteva cominciare peggio un Mondiale in cui cerca la riconferma Mercedes.
Hamilton, 8. Una pole stratosferica, una partenza perfetta, ha la vittoria in cassaforte quando i suoi strateghi lo tradiscono.