Domenica 29 Aprile in Azerbaijan si correrà il Gran Premio di Baku, quarto appuntamento della stagione 2018 di Formula Uno. Sarà soltanto la terza volta in Calendario per il circuito azero e i team avranno pochi dati a disposizione per quanto riguarda l’assetto delle monoposto. La Mercedes, tornata prima forza in Classifica Costruttori, ha conquistato due Pole Position su due nelle precedenti edizioni, ottenendo un gap medio di quasi un secondo sui rivali.
Il 2018 però non è caratterizzato da un dominio tedesco e la Ferrari sembra poter competere su ogni pista. Il lungo rettilineo dei box (2,2 km) potrebbe penalizzare i motorizzati Renault, ma la vittoria di Ricciardo nel 2017 evidenzia la particolarità del circuito cittadino di Baku, che richiede un perfetto assetto aerodinamico per affrontare al meglio i primi due settori, e velocità di punta elevate per chiudere il giro. L’orario di gara e la presenza di zone d’ombra, dovute agli edifici, complicheranno ulteriormente la gestione gomme delle scuderie, specialmente per la lotta a centro gruppo con quattro team in cerca della top10.
Sul fronte gomme, Pirelli porta in Azerbaijan le mescole Soft (gialla), Supersoft (rossa) e Ultrasoft (viola), scegliendo dei compound più morbidi rispetto al 2017. Nei tre top team si evidenziano tre diverse strategie, in particolare per quanto riguarda la gomma viola: Mercedes ne porta 9 per pilota, Ferrari si conferma amante delle mescole morbide optando per 10 set, e Red Bull si limita a 8 gomme ultrasoft. Fra i sei piloti di vertice, Vettel e Bottas sono i soli ad avere a disposizione un unico set di gialle. Bisognerà dare il giusto peso ai risultati delle Prove Libere, in quanto nessuna delle sessioni del venerdì si svolgerà in orario di gara, mentre è importante ricordare come la vittoria della Red Bull della passata edizione arrivò grazie ad una strategia a 4 pit-stop, avvenimento piuttosto unico nella F1 attuale.
MERCEDES in Azerbaijan: 1 vittoria / 2 pole / 2 podi
Per la prima volta dall’adozione delle power-unit, il team di Stoccarda resta a secco di vittorie per tre gare consecutive. Che questo succeda ad inizio stagione rende ancora più aperta la lotta per il Campionato, ma non si può certo pensare che la Mercedes sia in crisi. La spiegazione di questo calo di risultati può legarsi alla difficoltà con cui la W09 si adatta alle condizioni climatiche più estreme, sia in caso di caldo che di freddo. Non sarà dunque facile per Lewis Hamilton ottenere la prima vittoria in Azerbaijan. Il pilota inglese, nelle uniche due edizioni disputate finora, a Baku ha raggiunto due volte il 5° posto, nel 2016 partendo dalla decima posizione e nel 2017 scattando dalla Pole. Nonostante un inizio di stagione opaco, Hamilton si trova a -9 da Vettel e non sembra preoccuparsi per il distacco, anche se nelle dichiarazioni alla stampa non considera la W09 come la miglior monoposto del Circus. Ben più confortanti i risultati in Bahrain e Cina ottenuti da Valtteri Bottas, due volte 2° ma con il ritmo per vincere. A Baku cercherà di raggiungere la prima vittoria stagionale anticipando il più blasonato compagno di scuderia, nella speranza che il team lo confermi anche per il 2019. Nel 2017 terminò la gara in seconda posizione con un margine di appena 1 decimo su Stroll.
FERRARI in Azerbaijan: 0 vittorie / 0 pole / 1 podio
Leadership del Campionato Costruttori persa, ma con la convinzione di avere una monoposto estremamente versatile e competitiva. La SF71H è la miglior macchina in qualifica (quando si usano le gomme più morbide) e sembra in grado di marcare le scelte dei rivali in gara, anche optando per pneumatici più duri. Sebastian Vettel sarà sempre legato a Baku per la reazione avuta su Hamilton nel 2017 in regime di Safety Car, anche per questo punterà al bottino pieno in Azerbaijan. Gara dopo gara il tedesco sembra aumentare la confidenza con la propria vettura, il che lo rende uno dei candidati alla Pole, ma attenzione a Kimi Raikkonen, particolarmente in forma in questo inizio di stagione. Due terzi posti e un ritiro per il finlandese, chiaramente relegato al ruolo di seconda guida ma elemento chiave nella lotta per il Titolo al fianco del compagno. Prima o poi arriverà una vittoria anche per lui, chissà che non sia proprio il GP azero a ridare a Kimi la massima gioia in Rosso, attesa dal Belgio 2009.
RED BULL in Azerbaijan: 1 vittoria / 0 pole / 1 podio
I motorizzati Renault rischiano di perdere decimi preziosi sul lungo rettilineo d’arrivo, ma il circuito di Baku è caratterizzato da brusche frenate e rapidi cambi di direzione che dovrebbero favorire la Red Bull nel confronto coi rivali. La qualifica potrebbe vederli lontani da Mercedes e Ferrari, ma il gap diminuirà sul passo gara, come dimostra la vittoria della passata edizione di Daniel Ricciardo. In settimana il pilota australiano, sempre al centro dei rumors di mercato, ha ricordato come sia fondamentale riuscire a trovare il limite in staccata per puntare al successo in Azerbaijan, dichiarandosi fiducioso per il week end. Max Verstappen, costantemente nel mirino della critica, per adesso è il peggiore fra i piloti dei top team. Il ventenne olandese è ancora alla ricerca del giusto feeling con la macchina e in questo fine settimana, per non rischiare di compromettere la stagione, dovrà stare particolarmente attento alla minaccia dei tanti muri che circondano la pista.
GLI ALTRI TEAM
Ancora in attesa della versione evoluta della MCL33, Fernando Alonso e Stoffel Vandoorne dovranno lavorare intensamente durante le Prove Libere per trovare l’assetto migliore in vista della gara, penalizzando la qualifica (finora mai entrati in Q3). Nel 2017 sfruttando i tanti ritiri il team raccolse in Azerbaijan i primi punti stagionali, nonostante il motore Honda, ma quest’anno puntano decisamente più in alto. Appena tre punti dietro in Classifica Costruttori, la Renault può contare su un Nico Hulkenberg tornato ad esprimersi ai massimi livelli e convinto di poter avvicinare i primi con alcuni miglioramenti aerodinamici e meccanici. Il tedesco è la più concreta alternativa ai top team, mentre è ancora in difficoltà Carlos Sainz, che balla intorno alla decima posizione da tre GP. Attualmente sesta in Classifica, la Toro Rosso si è dimostrata altamente incostante finora e i tre ritiri in due gare a Baku non aiutano ad alzare il morale. Gli unici punti stagionali sono arrivati grazie a Pierre Gasly, in lizza per un sedile Red Bull, mentre Brandon Hartely non è andato oltre il 15° posto. Gara sulla carta favorevole e dalle grandi aspettative per la Haas. Kevin Magnussen sta sorprendendo per la costanza in top10 e può far bene in Azerbaijan, dove l’anno scorso concluse 7°. Situazione opposta per Romain Grosjean. Nel team non sembrano preoccupati per la carenza di risultati del francese e sperano che il motore Ferrari possa aiutarlo a conquistare i primi punti. Altra sorpresa in positivo del 2018 è sicuramente Marcus Ericsson, mai così in forma, sia fisicamente che di testa. Lo svedese sta portando a casa prestazioni di livello, specialmente considerando le premesse del pre-stagione che lo vedevano nettamente dietro a Charles Leclerc. Il pilota della Ferrari Driver Academy deve ancora crescere, ma i risultati arriveranno. A quota un punto la deludente Force India, che in settimana ha ammesso di avere problemi di correlazione dei dati fra galleria del vento e pista. Esteban Ocon terminò la gara del 2017 in sesta posizione mentre nell’edizione precedente Sergio Perez salì addirittura sul podio. Unica scuderia a secco di punti rimane la Williams, con Lance Stroll per tre volte 14°, e Sergey Sirotkin che può consolarsi per i migliori risultati in qualifica rispetto al compagno. La stagione del team inglese sembra ormai indirizzata verso il fondo della Classifica e ripensare al podio di Stroll di un anno fa a Baku non porterà certo serenità nel box.
ALCUNI NUMERI
Nell’edizione del 2017 del Gran Premio di Azerbaijan si registrarono ben sette vetture ritirate, tre Safety Car e una interruzione di gara prima della bandiera a scacchi. Nella stagione 2018 sono cinque i piloti arrivati a podio finora, mentre sono nove quelli entrati nelle top5 delle prime gare. Sei sono invece i piloti ancora in cerca dei primi punti stagionali e otto risultano essere quelli con un ritiro all’attivo. Contrariamente a ciò che indica la Classifica Piloti, Lewis Hamilton è il pilota con la posizione media in gara più bassa (3,00), con Sebastian Vettel appena dietro (3,33). La Red Bull, dovesse raggiungere la top3, arriverebbe a quota 150 podi in F1 (sesta tra i costruttori attivi), mentre Mercedes è in cerca del 18° podio consecutivo (settima miglior striscia di sempre) e il 40° GP senza uscire dalla top10.