Il GP di Cina non ha sicuramente portato fortuna a Sebastian Vettel e alla Ferrari, ma il tedesco può consolarsi, se possibile, guardando le nuove classifiche del Power rankings della Formula 1.
La classifica, dopo il GP corso a Shangai e che tiene conto delle prestazioni di tutti i piloti durante l’intero arco del weekend di gara è la seguente:
- Sebastian Vettel (+1)
- Fernando Alonso (+4)
- Kevin Magnussen (-2)
- Daniel Ricciardo (+5)
- Nico Hulkenberg (+2)
- Lewis Hamilton (-3)
- Marcus Ericsson (-3)
- Kimi Raikkonen (=)
- Valtteri Bottas (new entry)
- Pierre Gasly (-5)
Ai vertici spiccano Vettel e Alonso, impeccabili durante tutte e tre le giornate di lavoro. Il primo, solo ottavo al traguardo, ha comunque condotto un weekend al limite delle sue potenzialità, ottenendo però un risultato troppo severo con quanto visto in pista, causa Max Verstappen. Il secondo, invece, ha spremuto al massimo la propria monoposto, guidando come un leone fino all’ultimo giro della domenica e senza risparmiare nulla agli avversari. Se fosse per Fernando, in Cina avrebbe fatto il suo giro veloce anche dopo la bandiera a scacchi. Nel giro d’onore.
Kevin Magnussen completa il podio, confermando ancora una volta il suo grande stato di forma. Sì, perché non è un caso che il pilota danese occupi costantemente le zone alte della classifica dei power rankings. Senza contare il ritiro causato dal pit-stop in Australia, infatti, Magnussen è sempre andato a punti in questo inizio di stagione, a differenza del compagno di squadra Romain Grosjean, sempre più in crisi e ancora a quota zero punti nel mondiale piloti.
Il vincitore di Shanghai, Daniel Ricciardo, è salito al quarto posto, guadagnando ben 5 posizioni rispetto alla classifica dopo i primi due Gp. L’australiano ha tirato fuori dal cilindro una prestazione eccellente, soprattutto nell’ultimo stint di gara. Lodevole e giustamente ricompensato dai 25 punti in Campionato, il massimo ottenibile in un GP e +5 in questa speciale classifica.
Delusione totale, invece, per Pierre Gasly, decimo nella classifica (-5, rispetto al 5° posto di partenza) in quanto autore di una gara decisamente insufficiente, soprattutto se paragonata con quella del Bahrain, dove il francese è stato in grado di portare la propria Toro Rosso fino al quarto posto. Sembrano ancora più fuori tono, ora, le frecciatine lanciate da Gasly a Sakhir nei confronti della McLaren. Come avevamo già velatamente detto qui, il team radio del francese lanciato nel deserto è parso un po’ troppo esagerato e, forse, troppo precoce. In Cina ne è arrivata la conferma.