State ancora pensando che la Formula 1 è noiosa? Credete ancora che le gare siano tutte monotone e che vengano decise solo grazie alle strategie ai box?
Se davvero pensate o credete a ciò, evidentemente non avete visto il Gran Premio di Azerbaijan andato in scena ieri pomeriggio.
Una gara a dir poco incredibile e spettacolare, ricca di colpi di scena dal semaforo verde fino alla bandiera a scacchi, in cui nessuno dei piloti si è sentito sicuro della propria leadership o della propria posizione fino alla chiusura del sipario.
Un gran premio assolutamente divertente, dal risultato per nulla scontato. Tra compagni di squadra che diventano nemici ormai dichiarati, safety car, incidenti e prestazioni memorabili, andiamo a rivivere quella che è stata una gara pazza nella nostra top 5 di Baku.
1 – Subito incidenti al via. Coinvolto Raikkonen
Su un circuito cittadino caratterizzato da tratti velocissimi misti a curve molto strette ed impegnative ha così inizio il Gran Premio di Azerbaijan. Sebastian Vettel, partito dalla pole position per la prima volta in carriera su questa pista, mantiene saldamente la prima posizione, difendendosi dagli attacchi delle due Mercedes di Hamilton e Bottas.
La storia è completamente diversa per la seconda Ferrari, quella di Kimi Raikkonen. Scattato dalla 6° posizione, il finlandese resta imbottigliato nel folto gruppo. Già alla seconda curva entra in contatto con la Force India di Esteban Ocon, con quest’ultimo che va a sbattere contro il muretto e ritirandosi.
Entra così in pista la safety car, con Raikkonen che scivola al 12° posto. L’incidente viene anche messo sotto investigazione dai commissari di gara, i quali non prenderanno sanzioni a sfavore dei due piloti. La gara del finlandese, almeno apparentemente, inizia subito in salita.
2 – La lotta tra le Red Bull finisce con un K.O.
Alla ripartenza, dopo la safety car, il ruolo di leader viene saldamente mantenuto da Vettel, che inizia anche ad accumulare un discreto vantaggio sui due piloti della Mercedes. Ad ogni modo, il premio per i “migliori protagonisti dello spettacolo in pista” sembra avere un destinatario: la Red Bull ed i suoi due piloti, Max Verstappen e Daniel Ricciardo.
L’olandese e l’australiano danno vita ad un duello senza esclusione di colpi, tra sorpassi, controsorpassi ed anche qualche contatto.
Sfavoriti anche da un problema di ricarica delle rispettive batterie, il loro duello li tiene distanti dal podio, e fa anche accorciare il vantaggio sugli inseguitori, riavvicinando così il gruppo e facendosi addirittura scavalcare dalle due Renault di Sainz ed Hulkenberg (con il primo che dovrà arrendersi per una foratura, ritornando comunque in pista, ed il secondo che sarà costretto al ritiro).
La battaglia tra i due piloti prosegue ininterrotta fino a quindici giri dalla fine, quando capita il tanto temuto fatto:
al termine del lunghissimo rettilineo del traguardo, Ricciardo (in 5° posizione) si avvicina furiosamente negli scarichi di Verstappen. L’olandese, in un disperato tentativo di difesa, inizia ad effettuare continui cambi di direzione, che oltre ad essere pericolosi sono anche vietati dal regolamento. Giunti in prossimità della curva, Ricciardo si butta all’interno, ma lo spazio per effettuare il sorpasso ormai non c’è più. L’australiano urta inevitabilmente il compagno, mettendo la parola “fine” alla gara di entrambi.
L’incidente, che manda su tutte le furie il muretto della Red Bull, potrà avere conseguenze anche peggiori: Ricciardo, già demotivato in un team che non lo considera al pari di Verstappen, potrebbe anche prendere prima del previsto una decisione sul proprio futuro. Mercedes, ma soprattutto Ferrari, restano alla finestra a guardare l’evolversi della situazione di mercato.
3 – La safety car “inganna” la Ferrari
Prima dell’incidente tra Verstappen e Ricciardo, la Ferrari richiama ai box Sebastian Vettel per la sostituzione dei pneumatici. Il leader della corsa, in questo modo, rientra in pista al 2° posto, davanti ad Hamilton (che ha già effettuato il suo pit stop) e dietro a Bottas, che deve ancora effettuare la sua sosta.
E’ in questo contesto, però, che si verifica l’incidente tra i due della Red Bull, che costringe i commissari a richiamare in pista la safety car.
Bottas, a quel punto, rientra ai box per montare le ultrasoft. Con il vantaggio accumulato su Vettel, e con la safety car in pista che azzererebbe i distacchi, il finlandese tornerebbe così al 2° posto, ma con una mescola molto più veloce rispetto a quella montata da Vettel e Hamilton, i quali sono invece in pista con la soft.
Con questa previsione, la Ferrari è costretta a richiamare sia Vettel che Raikkonen per montare le ultrasoft, e lo stesso fa la Mercedes con entrambi i piloti.
Alla ripartenza Bottas scatta in testa, seguito da Vettel, ma i freni e le gomme del tedesco sono ancora troppo fredde per provare un attacco (la safety, oltre a rimuovere le due Red Bull, resta in pista più del dovuto anche per il clamoroso incidente di Romain Grosjean, che va a muro da solo durante il riscaldamento dei propri pneumatici).
E infatti, nel tentativo di riprendere subito il comando della corsa, Vettel va a bloccare l’anteriore, perdendo ogni possibilità di vittoria scivolando in 4° posizione. Le gomme “spiattellate” inoltre, generano delle vibrazioni che rendono davvero difficile la guida. Ad approfittare di queste difficoltà è la Force India di Perez che, poco dopo, scavalca Vettel e passa in 4° posizione.
4 – L’incredibile sfortuna di Bottas ed il podio
A due giri dalla conclusione la classifica recita così: 1° Bottas, 2° Hamilton, 3° Raikkonen, 4° Perez, 5° Vettel.
Per una volta, l’esito del GP potrebbe essere finalmente quello definitivo. E invece no.
Il nuovo colpo di scena incombe proprio sul leader della corsa, vittima di una foratura alla posteriore sinistra. Il finlandese, incredibilmente sfortunato, è così costretto non solo a cedere la prima posizione al compagno di squadra, ma deve addirittura ritirarsi.
Una sfortuna sportiva incredibile, che rimescola le carte in tavola per l’ultima volta in questo folle gran premio.
A vincerlo diventa così Lewis Hamilton, che conquista così il suo primo sigillo in Azerbaijan, sull’unico circuito in cui non aveva ancora ottenuto una vittoria tra tutti quelli affrontati in carriera. L’inglese, nuovo leader della classifica mondiale, esulta in modo composto sul podio, conscio di aver vinto più per gli episodi che per propri meriti.
Al 2° posto giunge la Ferrari di Raikkonen, che dopo l’incidente al via sembrava tagliato fuori da ogni possibile speranza di rimonta. Il finlandese porta così i colori di Maranello sul podio, mentre Vettel non va oltre il 4° posto finale.
La grande sorpresa, invece, è rappresentata dal 3° posto di Sergio Perez. Il pilota della Force India, anch’egli abile a sfruttare tutti gli episodi, sale così sul podio per la prima volta in questa stagione. Per “Checo” si tratta di un risultato storico: con questo risultato si è infatti assicurato l’ottavo podio della carriera, diventando così il messicano con più podi conquistati in Formula 1.
5 – Leclerc da applausi
Un capitolo a parte lo merita un altro grandissimo protagonista di questa gara: Charles Leclerc. Premiato al termine della corsa come “miglior pilota della giornata”, il monegasco dell’Alfa Romeo-Sauber ha chiuso il GP al 6° posto in classifica. Un piazzamento che gli consente quindi di conquistare i suoi primi punti iridati in Formula 1, coronando un week-end perfetto anche grazie all’ottima prestazione esibita in qualifica. Il giovanissimo pilota del team elvetico (sul quale la Ferrari punta molto per il futuro) ha guidato da campione, meritandosi una 6° posizione che ha mandato in visibilio tifosi, team e simpatizzanti di questo ragazzo dal futuro brillante.
Tanto di cappello!
GP AZERBAIJAN F1 2018 ORDINE D'ARRIVO Pos Nr Pilota Team Tempo/Gap 1 44 L. Hamilton Mercedes 2 07 K. Raikkonen Ferrari + 2"7 3 11 S. Perez Force India + 4"6 4 05 S. Vettel Ferrari + 5"6 5 55 C. Sainz Renault + 7"1 6 16 C. Leclerc Sauber + 8"0 7 14 F. Alonso McLaren + 8"9 8 18 L. Stroll Williams + 9"8 9 2 S. Vandoorne (U) McLaren + 12"1 10 28 B. Hartley (U) Toro Rosso + 15"0 11 9 M. Ericsson (U) Sauber + 17"2 12 10 P. Gasly (U) Toro Rosso + 18"5 13 20 K. Magnussen (U) Haas + 25"5 14 77 V. Bottas (U) Mercedes Ritirato 15 08 R. Grosjean (U) Haas Ritirato 16 33 M. Verstappen (U) Red Bull Ritirato 17 03 D. Ricciardo (U) Red Bull Ritirato 18 27 N. Hulkenberg (U) Renault Ritirato 19 31 E. Ocon (U) Force India Ritirato 20 35 S. Sirotkin Williams Ritirato CLASSIFICA PILOTI F1 2018 1 Lewis Hamilton 70 2 Sebastian Vettel 66 3 Kimi Raikkonen 48 4 Valtteri Bottas 40 5 Daniel Ricciardo 37 6 Fernando Alonso 28 7 Nico Hulkenberg 22 8 Max Verstappen 18 9 Sergio Perez 15 10 Carlos Sainz 13 11 Pierre Gasly 12 12 Kevin Magnussen 11 13 Charles Leclerc 8 14 Stoffel Vandoorne 8 15 Lance Stroll 4 16 Marcus Ericsson 2 17 Esteban Ocon 1 18 Brendon Hartley 1 19 Romain Grosjean 0 20 Sergey Sirotkin 0 CLASSIFICA COSTRUTTORI F1 2018 1 Ferrari 114 2 Mercedes 110 3 Red Bull/Renault 55 4 McLaren/Renault 36 5 Renault 35 6 Force India/Mercedes 16 7 Toro Rosso/Honda 13 8 Haas/Ferrari 11 9 Sauber/Ferrari 10 10 Williams/Mercedes 4