Perdere. Questa la parola chiave per la rassegna stampa all’indomani del Gran Premio della Cina: perdere un’occasione, come è successo alla Ferrari e a Vettel, che avevano in mano il colpo del k.o.; perdersi, come un Lewis Hamilton ingabbiato nelle difficoltà di questo ostico inizio di campionato; perdere la testa, come Max Verstappen. E, infine: può la Red Bull permettersi di perdere uno come Daniel Ricciardo?
Scopriamo insieme i temi trattati dalle principali firme italiane del motorsport!
Le Pagelline di Giorgio Terruzzi
Voto 10 a Ricciardo. Beh, meglio di Muhammad Alì, una serie di colpi perfetti per stile, classe, pulizia. Bello da guardare, premiato, riemerge insieme alla sua Red Bull. Ogni opportunità colta al volo. Bravo. Bravi. Certo, su questa storia della scarpa trasformata in bicchiere servirebbe un intervento della FIA, dell’ANAS, dell’Ufficio di Igiene, della famiglia Ricciardo.
Voto 9 a Bottas. Il findus si è scongelato in Cina. Una corsa portata in fondo con testa e cuore. Quando è venuto il momento di prendere la testa, quando è arrivato Ricciardo, irresistibile. L’uomo di punta Mercedes, in prova e in gara: lui. Ma pensa te.
Voto 8 a Vettel. Una gran pole, una corsa persa a schiaffoni. Il primo ricevuto dal suo muretto box, il più violento ricevuto da Verstappen. Poi l’hanno menato proprio tutti. Una domenica bestiale che neanche Concato nei momenti di stanca. Colpe: poca roba. Danni: una enormità.
Voto 7 a Raikkonen. Penalizzato e alla fine premiato. È in forma ma non riesce a restare lì, sui suoi standard migliori, a tempo pieno. Ha qualche motivo per protestare, anche su Vettel al via. Però, alla fine, meno solido, sebbene costante. Senza la Safety sarebbe finito chissà dove.
Voto 4 Mercedes e Ferrari. Entrambe sconfitte, entrambe potenziali vincitrici. Due squadre, troppi errori. Tattici e strategici. Dentro il ritorno al successo Red Bull c’è un doppio fallimento cinese.
Voto 3 a Hamilton. Ginetto, che ti succede? Fai due chiacchiere con i cagnolini, due passi in campagna, roba così. Opaco come il cofano di una vecchia cabriolet. Proprio lui che deve recuperare, aggredire, reagire. Zzzzzzz
Voto 0 a Verstappen. Un caso storico trasformato in un caso umano. Fa tutto lui. Il problema, a questo punto, che proprio lui sta distruggendo, insieme ad alettoni e gomme varie, una reputazione strepitosa. Due ore su un lettino, please. Dello psicoanalista.
Il Punto di Giancarlo Minardi
“Verstappen, arbitro sconsiderato del Mondiale”
Un gran premio il cui disegno è cambiato con l’ingresso della safety-car in seguito all’incidente tra le due Toro Rosso, innescato da un grande errore da parte di Gasly. Daniel Ricciardo e la Red Bull hanno conquistato con autorevolezza la vittoria(…).
Con un’azione irruenta Verstappen (…) è stato un arbitro sconsiderato del mondiale condizionando pesantemente le prestazioni e il risultato di Sebastian Vettel. Il ferrarista è riuscito solo in parte a limitare i danni. (…)
Dopo i primi tre gran premi un campionato che diventa sempre più affascinante con cinque piloti racchiusi in una manciata di punti e un’avvincente lotta tra tre scuderie con una Red Bull in crescita, una Ferrari che per il secondo GP consecutivo ha conquistato l’intera prima fila e una Mercedes che è ancora a secco di vittorie.
Abbiamo assistito ad un gran premio intenso anche nelle retrovie con un sorpasso al limite di Alonso ai danni di un Vettel in difficoltà con la vettura. Una gara nella gara conclusa con tre piloti diversi di altrettante scuderie sul podio (Ricciardo-Bottas-Raikkonen). Il finlandese si è sacrificato in favore della squadra ritardando la sosta, difendendo poi il risultato con una gara costante concludendo alle spalle di Bottas.
Topspeed di Umberto Zapelloni
“Ferrari, non è tutta colpa di Verstappen”
Maledetta domenica. Il grande sabato della Ferrari con due Rosse in prima fila si è sgonfiato nel giorno della raccolta punti. Colpa di Verstappen, ma anche della strategia ai box che questa volta non ha funzionato. (…)
Dieci secondi di penalità per Max sono fin pochi. Perché guidando in modo intelligente avrebbe potuto esserci lui al posto di Ricciardo. Daniel ha giocato d’intelligenza dosando la sua grinta e i suoi attacchi. (…)
Sorpassi veri. Sorpassi da campione (…). La Red Bull è stata furbissima e prontissima a rientrare per montare gomme fresche dopo l’ingresso della Safety Car per l’incidente tra le due Toro Rosso. Quella mossa ha deciso la gara.(…)
La Ferrari ha perso la grande occasione dopo aver colorato di rosso la prima fila. Colpa di Verstappen a parte (…) la Ferrari ha sbagliato se non due, almeno una volta: prima ha incassato l’undercut di Bottas al 21esimo passaggio, poi non ha pensato di passare a gomme fresche sotto Safety Car (…) Ma nel giorno in cui avrebbe potuto mandare al tappeto un avversario in crisi come il Lewis di questi giorni, ha perduto punti… Peccato perché il podio ci stava tutto (vedi Kimi) e qui la colpa è tutta del bimbo che si crede un fenomeno e troppo spesso corre pensando di essere solo in pista.
Profondo Rosso di Leo Turrini
“A Verstappen non piace la Ferrari”
…) Di sicuro è stato un Gran Premio strepitosamente emozionante. Ma un ferrarista, con due Rosse in prima fila e un terzo e ottavo posto finale, si incazza. Ciò premesso, tutti conoscete la mia ammirazione per il talento di Verstappen. Confermo. Ma non ha il diritto di correre come un pazzo. In Cina ha distrutto la gara di Vettel, dopo aver minacciato quella di Hamilton. (…)
Hamilton irriconoscibile per l’intero week end. La cosa incredibile è che esce da Shanghai avendo ridotto il distacco nei confronti di Vettel.(…)
Come abbia potuto Bottas scavalcare Vettel in occasione del pit stop resta ai miei occhi un mistero. (…)
La Ferrari ha visto svanire una grande occasione. I mondiali si vincono anche con i dettagli. E anche si perdono, con i dettagli.(…)
Sulla partenza di Vettel. Chi sta al palo ha diritto di traiettoria. (…) Dopo di che chi ha l’intelligenza la usa, Raikkonen è un grande anche per questo, è il pilota più popolare al mondo anche per questo (…) e alla fine della fiera la Ferrari sul podio era la sua.(…).
Sportmediaset – L’opinione di Luca Budel
“Ferrari: prendi Ricciardo per il futuro!”
Vettel limita i danni ma è rosso sbiadito
Dal rosso vivo del sabato si è passati a una tinta decisamente più sbiadita in gara. (…)
Una domenica da dimenticare per Vettel, resa meno amara dalla controfigura che ha corso al posto di Hamilton. Insomma i danni di Shanghai potevano essere più ingenti. Urge lo stesso una riflessione a Maranello su come sia stato possibile disperdere il vantaggio messo in pista per tutto il fine settimana. In Cina infatti Vettel aveva l’occasione per piazzare il primo tentativo di fuga. Determinante nella domenica nera di Seb è stata l’entrata killer di Verstappen, sempre pericoloso quando perde il collegamento tra cervello e piede destro. Così mentre Max resta un fenomeno potenziale, chi vince e tiene in piedi la Red Bull è Daniel Ricciardo, ragazzo che meriterebbe l’attenzione della Ferrari per qualità e sostanza che da anni mette sull’asfalto.
Motorsport.it – L’opinione di Roberto Chinchero
“Mentre Ricciardo vince, Marko tira le orecchie a Verstappen”
(…)La Formula 1 è tremendamente difficile, e la teoria secondo la quale le monoposto odierne siano semplici da guidare, è una favola per passatisti. Quando si lotta per la vittoria serve tanto talento, ma anche una visione analitica e fredda, che proprio non è da tutti. Verstappen supera alla grande il primo esame, ma sul secondo gli capita di cadere, ed oggi a Shanghai è stata una di quelle giornate. (…)
L’approccio “do or die”, ovvero o la va o la spacca, oggi può permetterselo perché difficilmente la Red Bull potrà dare fastidio a Mercedes e Ferrari in chiave campionato. Vettel a fine gara ha dovuto alzare il piede con il solito Alonso, evidenziando la differenza tra chi non ha nulla da perdere e chi invece deve pensare ad ogni punto. Se non arriverà questo ultimo, ma determinante, salto di qualità, difficilmente Verstappen potrà correre per un Mondiale.(…).
Il live-tweeting delle firme di Autosprint
Alberto Sabbatini
Grande e meritata vittoria di Ricciardo, che senza usufruire dei casini combinati da Verstappen ha conquistato sul campo con due sorpassi fantastici un meritatissimo trionfo
Maurizio Voltini
Fermo restando che entrambi sono stati errori da punire, ma affermare che l’entrata di Max sia stata più grave della tamponata di Pierre significa sapere ben poco di corse, a mio parere. Poi ognuno è libero di pensarla diversamente solo perché era coinvolto Seb.
CORRIERE DELLA SERA
Il commento di Giorgio Terruzzi
Tra la doppia occasione persa e le ombre cinesi
…troppe le ombre (cinesi) in un giorno che doveva e forse poteva dare un’ altra luce (gap) tra lui (Vettel) e Hamilton.
…abbiamo un risultato falsato da un contrattempo colto dalla sola Red Bull e da un inciampo da pit stop ritardato che può capitare per fare in modo che non capiti più.
Hamilton, l’unico vero grande assente a Shanghai. Premiato oltre misura al termine si una gara in cui il suo ruolo naturale è stato interpretato da Bottas.
L’opinione di Daniele Sparisci
Il sogno del tris è andato in mille pezzi. È franato sotto le martellate di Ricciardo… Si è spezzato con i colpi vietati di Verstappen.
Il ragazzino ha bisogno di camomilla nella borraccia e a prescrivegliela questa volta è il suo capo. Helmut Marko è furioso per l’ennesima stupidaggine…
LA GAZZETTA DELLO SPORT
L’analisi di Pino Allievi
Primo e secondo in qualifica, terzo e ottavo all’arrivo: il disastro Ferrari in Cina si spiega col veleno delle cifre.
…la sconfitta in Cina è dovuta a una mentalità confusa o distorta del team. …la partenza, in cui Vettel ha chiuso violentemente la porta in faccia a Raikkonen… Una manovra atipica e dannosa: con due Ferrari davanti l’esito della gara sarebbe stato molto diverso.
Dopo di che Raikkonen … usato dalla Ferrari per tentare di rallentare il leader Bottas e favorire il ritorno di Vettel. Una cosa brutta!
Da anni critichiamo Raikkonen per l’abulia e il suo talento intermittente. Ma Kimi, in questo inizio di 2018, si è presentato con un altro spirito… La Ferrari avrebbe dovuto tenerne in conto. Invece Kimi in Australia è stato penalizzato dalle strategie e ora viene considerato nel team come banale spalla di Vettel, al servizio di esperimenti e tattiche.
L’opinione di Umberto Zapelloni
La Ferrari ha fatto la figura di chi si addormenta nella sera in cui ha un appuntamento a cena con Charlize Theron (o George Clooney). Una prima fila tutta rossa avrebbe dovuto produrre una vittoria. Nella rete è invece rimasto solo il podio di Raikkonen e i 4 punti di Vettel.
Colpa di Verstappen e del suo modo sciagurato di intendere le corse e i sorpassi. Ma non solo… La Ferrari ha pagato soprattutto una serie di scelte strategiche sbagliate, confermando che nella F1 di quest’anno per vincere una gara devi essere perfetto.
…il mondiale fin qui è stato divertente e non scontato, anche se poi chi ha vinto lo ha fatto perché è rientrato (o non rientrato) ai box al momento giusto. Quasi una partita a scacchi. Ma senza tempo per riflettere.