E’ un Bernie Ecclestone per certi versi inedito quello che troviamo nell’intervista rilasciata al quotidiano sportivo francese L’Equipe. Soprattutto, l’ormai ex padre-padrone del Circus, si è detto profondamente preoccupato e turbato per la piega che stanno prendendo le cose nell’ambito della sua “creatura”, le cui redini sono ormai da più di un anno in mano alla società americana Liberty Media.
Nonostante le ottantasette primavere alle spalle, Bernie continua a gestire i suoi affari tra Londra e Gstaad, in Svizzera, non lontano da Ginevra, dove risiede (“Ho sempre voluto vivere lì”), ma non perde di vista il mondo della Formula Uno, che è stato parte integrante della sua vita per più di cinquant’anni, prima da team principal e poi da capo supremo di tutta l’organizzazione.
Il “vecchio” boss non è assolutamente sereno riguardo a coloro che al momento gestiscono il Mondiale: “Liberty Media potrebbe snaturare e rovinare la F.1, perché non hanno alcuna esperienza, io e Jean Todt volevamo farla evolvere insieme. Spero che Jean riprenda in mano le redini per quel che concerne il futuro della massima formula, la FIA deve essere padrona del suo regno”. Che Bernie critichi apertamente la gestione americana non è certo una novità: già in passato era stato particolarmente duro con i suoi successori, rei secondo lui di averlo estromesso dalla gestione del Circus che lui stesso aveva creato. La novità, in questo caso, è la critica al presidente della FIA Jean Todt, che, secondo Bernie, sta trascurando la Formula Uno perchè troppo preso da altri progetti in seno alla FIA: “Jean è molto occupato, ha miliardi di aspetti a cui badare e lavora 24 ore su 24, ma trascura la F.1: il suo progetto principale riguarda la sicurezza stradale, ma non deve perdere di vista lo sport”.
Un’altra stoccata Bernie la riserva alla Formula E, la nuova serie full electric, patrocinata da Alejandro Agag, su cui lo stesso Todt sta spingendo molto e che sta ottenendo un buon successo di pubblico: “Non mi interessa proprio seguirla. E’ ancora troppo giovane, troppo lontana da quello che dovrebbe essere questo sport. E’ una bella festa in cui si paga poco per entrare, ma nulla di più. La F1 è un’altra cosa, e io sono fiero di averla resa veramente gobale portandola in tutto il mondo”.
Un altro aspetto trattato da Mr. E. nell’intervista rilasciata a L’Equipe ha riguardato le minacce di addio di Mercedes e Ferrari nel caso venissero stravolti i regolamenti tecnici a partire dal 2021, con la semplificazione delle attuali Power Unit, su cui questi team hanno investito ingenti quantità di risorse umane ed economiche. “La Mercedes sta facendo un lavoro eccezionale e sarebbe deleterio perderla dalla griglia di partenza, ma la chiave è la Ferrari. La F.1 senza la Ferrari non sarebbe più la stessa” ha affermato Ecclestone. Proprio su questo punto, ieri a Monaco si è tenuto un altro meeting tra Liberty e rappresentanti dei team per discutere di riduzione dei costi in ottica futura, a partire dal 2021. L’indirizzo sarebbe mantenere le Power Unit attuali eliminando l’Mgu-H, per facilitare l’ingresso di nuovi costruttori, mentre si andrebbe sempre di più verso una netta riduzione degli organici tecnici dei team, semplificando anche l’aerodinamica.
Nonostante non ricopra più nessun ruolo formale all’interno del Circus iridato, quindi, il “vecchio” Bernie resta comunque uno spettatore fortemente interessato. Non gli piace la semplificazione voluta dalla nuova proprietà, così come non gli piace l’incertezza che pervade il futuro della Formula Uno, e sembra che neanche ai top team piaccia questo aspetto. Resta ora da vedere fino a che punto Chase Carey, Sean Bratches e Ross Brawn (la triade a capo di Liberty Media) vorranno spingersi nel portare avanti la loro idea di Formula Uno, e se ascolteranno, almeno in parte, i consigli dell’ex patron Bernie Ecclestone.