Domenica 27 Maggio si correrà la 65^ edizione del Gran Premio di Monaco. Come solitamente accade per questo appuntamento, il week end monegasco inizierà al giovedì con le Prove Libere durante le quali i piloti potranno iniziare a prendere confidenza con il circuito. Lewis Hamilton si presenta alla corsa più glamour dell’anno con due vittorie consecutive e la leadership del Mondiale, mentre Sebastian Vettel insegue a meno 17. Le polemiche spagnole, riguardanti lo spessore ridotto delle gomme, verranno accantonate visto il ritorno degli pneumatici con cui si sono svolte le prime quattro gare e i team potranno verificare in pista i dati ottenuti dai test del 15-16 Maggio a Barcellona. Tanto sporco, la necessità di ottenere il massimo grip meccanico e i livelli di usura minimi per gli pneumatici sono le caratteristiche principali del GP di Monte Carlo, oltre ovviamente all’alta concentrazione richiesta ai piloti durante tutto il fine settimana per evitare di finire a muro. Proprio in relazione alla difficoltà di guida, avrà un ruolo chiave l’eventuale ingresso della Safety Car, qui storicamente molto presente e capace di ribaltare esiti scontati.
Il fornitore unico Pirelli mette a disposizione dei team le mescole Supersoft (rossa), Ultrasoft (viola) e Hypersoft (rosa), quest’ultima al debutto assoluto. Fra i top team la scelta più estrema è stata fatta da Red Bull con ben 11 set di rosa sui 13 totali disponibili, segue la Ferrari con 10, mentre Mercedes opta per 9 mescole hypersoft.
Al pari di Red Bull anche Williams e Renault, più conservative invece McLaren e Haas che scelgono di portare qualche gomma viola in più. Sarà importante verificare lo scarto fra una mescola e l’altra per poter scegliere la strategia migliore, ma presumibilmente la maggior parte dei team tenteranno la strada di un’unica sosta allungando il più possibile il primo stint con le hypersoft. Tutto al netto delle condizioni del meteo che potrebbero stravolgere i valori in gioco e regalare una gara ancora più incerta.
MERCEDES a Monaco: 4 vittorie / 4 pole / 7 podi
Dopo aver ottenuto la prima doppietta stagionale a Barcellona, il team si è concentrato sulla due giorni di test catalani, durante i quali è stato possibile provare il nuovo motore (il secondo stagionale) che farà il suo debutto in Canada. Toto Wolff in settimana ha parlato delle nuove sospensioni anteriori progettate per Monaco che dovrebbero evitare alla W09 di pagare caramente il “passo” più lungo fra le monoposto in griglia. Nella passata edizione fu infatti evidente che il team di Stoccarda fosse in grande difficoltà sul circuito monegasco, cosa che quest’anno non intendono ripetere. Lewis Hamilton, dopo aver consolidato il primo posto in Classifica con la vittoria in Spagna, punta al terzo successo consecutivo per allungare ulteriormente su Vettel. L’inglese sembra particolarmente attento in questo inizio di stagione e a seconda dell’evoluzione della gara potrebbe accontentarsi di ottenere punti importanti senza rischiare un ritiro. Valtteri Bottas ormai ha superato il disastroso avvio australiano e appare più motivato. Le dichiarazioni in cui si sente in lotta per il Titolo sono da valutare con cautela viste le gerarchie in Mercedes, ma rappresentano comunque un ottimo punto di partenza per confermarsi ai massimi livelli.
FERRARI a Monaco: 9 vittorie / 10 pole / 51 podi
I 12 punti raccolti in Spagna non sono un bel segnale per la Classifica ma il circuito catalano è notoriamente terreno Mercedes e una gara sfavorevole può capitare nell’arco di una stagione così lunga. Le tante novità portate a Barcellona non hanno permesso al Cavallino di contrastare il colosso tedesco e nel box è stato deciso di fare un passo indietro su alcuni aggiornamenti ritornando alle versioni precedenti, come per il nuovo specchietto attaccato all’Halo. Attualmente la situazione dovrebbe vedere la SF71-H come la monoposto più veloce in qualifica, mentre sul passo gara concede qualcosa ai rivali della Mercedes. Grazie al lavoro svolto nei test da Antonio Giovinazzi (terzo pilota) il team arriverà a Monaco con dei dati importanti sulla gomma hypersoft che potranno sicuramente far comodo in vista di un GP in cui è cruciale preparare al meglio la qualifica. Le preoccupazione in Ferrari riguardano la situazione motori e l’affidabilità. Sebastian Vettel dovrebbe poter completare il week end senza problemi visto il poco stress a cui è sottoposta la power-unit nel Principato, per poi montare la versione aggiornata in Canada. Qualche incertezza circonda invece la situazione di Kimi Raikkonen, vittima di due problemi tecnici nel fine settimana spagnolo. Dei due motori danneggiati, uno (quello delle seconde libere) dovrebbe essere integro e utilizzabile, ma per un giudizio definitivo sarà necessario aspettare la giornata di giovedì. Nel 2017 la Rossa dominò il week end monegasco con l’intera prima fila al sabato e una doppietta in gara, dovesse riuscirci anche quest’anno confermerebbe la bellezza della stagione in corso per quanto riguarda incertezza e spettacolarità del Mondiale.
RED BULL a Monaco: 3 vittorie / 4 pole / 10 podi
Dopo il disastro di Baku con due vetture ritirate, in Spagna la Red Bull ottiene un bottino di 25 punti che ne sottolineano la bontà telaistica. Max Verstappen è al centro del progetto del team e si vede. L’olandese, per età e caratteristiche di guida, è altamente incostante finora in carriera e alterna gare opache a prestazioni esaltanti, proprio come il team lotta per la vittoria in un GP e quello successivo fatica a portare due macchine in top10. Il tracciato di Monte Carlo dovrebbe favorirli dal punto di vista aerodinamico, come emerso dagli ottimi tempi fatti registrare da entrambi i piloti nel terzo settore di Barcellona (vagamente paragonabile a Monaco). Verstappen dopo le prime due apparizioni concluse con due ritiri, nel 2017 ha terminato con un 5° posto nel Principato, risultati troppo magri per un pilota che ambisce a diventare Campione del Mondo. Daniel Ricciardo non ha mai vinto a Monte Carlo ma nel 2016 sfiorò l’impresa dopo una qualifica spettacolare che gli valse la Pole. L’australiano negli ultimi quattro anni ha ottenuto tre podi, dimostrandosi uno tra i migliori su questa pista, motivo per il quale rientra fra i favoriti alla vittoria. La pioggia potrebbe aiutarlo nell’impresa, anche se ad oggi il meteo prevede sole per l’intero fine settimana.
GLI ALTRI TEAM
Diventata quarta forza del Mondiale, in Renault l’obiettivo è di continuare a migliorare, magari strappando qualche punto importante ai top team. Nella gara di casa Carlos Sainz ha ottenuto un buon 7° posto che fa ben sperare per il futuro, mentre Nico Hulkenberg ha sofferto per tutto il week end di cali di pressione alla pompa del carburante. Il circuito monegasco, contando meno la potenza del motore, potrebbe vederli più vicini alla zona podio, ma sarà importante per il team francese continuare la serie positiva in top10 e confermarsi primi fra gli altri. In casa McLaren i tanti aggiornamenti visti a Barcellona non hanno fruttato i miglioramenti sperati e l’8° posto di Fernando Alonso non è abbastanza per le ambizioni del team. Stoffel Vandoorne, al primo ritiro stagionale, finora sta subendo la maggiore competitività dello spagnolo ma ha il potenziale per aiutare la squadra nella lotta al quarto posto iridato. Si allarga ulteriormente la forbice fra i due piloti della Haas, con Kevin Magnussen che conquista altri punti importanti con un 6° posto e Romain Grosjean che invece di guadagnare punti ne perde due sulla patente per la pericolosissima manovra che ha causato l’incidente del primo giro. Stando alle notizie uscite in settimana, la Force India di Esteban Ocon non dovrebbe ricorrere alla sostituzione della power-unit che lo ha costretto al ritiro in Spagna, ma lo stato del motore sarà verificato soltanto giovedì durante le prove libere. Sergio Perez detiene il giro veloce a Monaco, ottenuto nella passata edizione, e nel 2016 concluse la gara a podio dimostrando di avere un ottimo feeling col circuito del Principato. Pierre Gasly e Brendon Hartley, ancora fuori dalla top10 in Spagna, dovranno lavorare sodo per portare il team in zona punti, obiettivo che a Monte Carlo viene centrato da tre anni consecutivi. Il pilota neozelandese dovrà inoltre stare attento ai rumors che lo vogliono lontano dalla F1 prima della fine della stagione in favore di Lando Norris, attuale terzo pilota McLaren ma fortemente interessato al sedile Toro Rosso. In crescita la Alfa-Sauber, con Marcus Ericsson in leggero calo ma comunque in buona forma e soprattutto un Charles Leclerc che sembra sempre più a suo agio con la categoria. Il pilota monegasco correrà in casa e vorrà certamente continuare la serie in zona punti per alimentare i complimenti che lo circondano sin dalla prima stagione in GP3. Ultima, con un solo piazzamento in top10, la Williams di Lance Stroll e Sergey Sirotkin, sempre più fanalino di coda del Mondiale. La scuderia inglese ha sempre sofferto questo tracciato in era power-unit anche quando disponeva di una macchina capace di lottare per il podio, come possa andare questo fine settimana sembra abbastanza prevedibile.
ALCUNI NUMERI
Il giro di Monaco è il più corto in calendario e il tornante Fairmont (ex Loews) è la curva più lenta del Campionato. Sebastian Vettel è il pilota che ha conquistato più punti sul circuito di Monaco (132), seguito da Lewis Hamilton (122) e il ritirato Nico Rosberg (108). Per trovare una vittoria di un pilota scattato oltre il terzo posto in griglia è necessario arrivare al 1996 quando vinse Olivier Panis su Ligier. In tutta la storia del Gran Premio monegasco la probabilità di successo per un pilota qualificato fuori dalla top3 sono del 16%, perciò è lecito aspettarsi di trovare il vincitore del 65° GP di Monaco fra chi partirà nelle prime due file questa domenica. Per la Red Bull sarà il GP numero 250 in Formula 1, durante i quali ha ottenuto 56 vittorie, 58 pole, 57 giri veloci e 150 podi.