Sin dalle prove libere di giovedì, era chiaro che il Gran Premio di Monaco poteva vincerlo o perderlo soltanto la Red Bull. Il team anglo-austriaco, che proprio nel Principato ha festeggiato la sua 250° presenza in Formula 1, ha letteralmente stracciato la concorrenza, imponendosi come scuderia da battere nelle tortuose vie cittadine più glamour del campionato.
La vittoria è finita nelle mani di Daniel Ricciardo, al suo primo successo nel Principato. Ma l’intero week-end è stato anche contraddistinto da altri episodi significativi, che quest’oggi riproponiamo nella consueta “Top 5” a meno di ventiquattro ore dal successo dell’australiano.
1 – Verstappen, ancora tu? L’incidente che compromette il GP
Come se non bastassero le critiche rivolte alla guida aggressiva dell’olandese nelle ultime gare, Verstappen ha voluto (suo malgrado) “premiare” gli opinionisti sostenitori della sua stagione fin qui poco brillante, commettendo un grave errore nella terza sessione di prove libere.
Con una Red Bull assolutamente protagonista in positivo con entrambi i piloti, Verstappen affronta con troppa velocità la chicane delle piscine, andando a sbattere irrimediabilmente a poche ore dall’inizio delle qualifiche.
I meccanici tentato in tutti i modi di riparare i danni causati dall’errore dell’olandese, ma tutto si rivela inutile. Verstappen non prende dunque parte alle qualifiche, fatto che lo costringerà a partire dall’ultima posizione in griglia di partenza. Curiosamente, nel 2016, l’olandese andò a sbattere nello stesso punto con una dinamica molto simile a quella di sabato scorso.
Un colpo duro per le speranze della Red Bull, che avrebbe potuto puntare seriamente alla conquista dell’intera prima fila proprio nel week-end del 250° GP in Formula 1.
E invece, i festeggiamenti proseguono a metà…
2 – La pole di Ricciardo
I motivi per sorridere in casa Red Bull arrivano grazie alle ottime prestazioni di Daniel Ricciardo. L’australiano conferma quanto di buono fatto vedere in tutte le prove libere conquistando agevolmente la pole position, stabilendo anche il giro record della pista. Per il sorridente pilota di origini italiane (sempre più amato nell’ambiente del circus), si tratta così della sua seconda partenza al palo della carriera. La prima, curiosamente, la conquistò proprio a Monaco, nel 2016.
Un giro perfetto che non lascia scampo agli avversari, che a fatica riescono anche solo ad avvicinarsi al super-tempo dell’australiano.
3 – La power unit Renault rischia di rovinare la festa
Dopo tutto il week-end passato in testa, il vero favorito per la vittoria del Gran Premio di Monaco resta Daniel Ricciardo. In gara, allo spegnimento della luce rossa, l’australiano scatta più rapido di tutti, conservando la leadership della gara. Il pilota della Red Bull sembra destinato ad una vittoria scontatissima, quando invece si presente un imprevisto rischioso.
Ricciardo comunica ai box di avvertire un calo di potenza della propria power unit, perdendo terreno sui diretti avversari. Vettel ed Hamilton riescono ad avvicinarsi sensibilmente agli scarichi dell’australiano, il quale fa “spalle larghe” per impedire ogni tentativo di sorpasso.
Nonostante il problema di natura tecnica, Ricciardo riesce a conservare la prima posizione fino alla bandiera a scacchi, portando così a casa una vittoria molto più sofferta del prevista. Così facendo, l’australiano conquista più che meritatamente la settima vittoria in Formula 1, la prima nel Principato. In questo modo, Ricciardo salda il debito con la sfortuna contratto nel 2016, quando perse una gara che sembrava sua a causa di un errore clamoroso dei meccanici durante la sosta ai box.
4 – “Male la prima”: Leclerc saluta anzitempo il suo pubblico
Dopo le ottime prestazioni delle ultime gare, un altro dei grandi protagonisti attesi per la gara del Principato era sicuramente Charles Leclerc, che si presenta per la prima volta da pilota ufficiale di Formula 1 a casa sua, in quella Monaco che lo ha visto crescere.
Qualificatosi brillantemente in Q2 per la terza volta consecutiva, la gara dell’Alfa Romeo-Sauber del monegasco sembra avviarsi ad una conclusione a ridosso della zona punti. A pochi giri dal termine però, i freni della sua monoposto giocano un brutto scherzo all’uscita del tunnel, tradendo all’improvviso i comandi del suo pilota.
Leclerc, in scia della Toro Rosso di Hartley, tenta in tutti i modi di schivare disperatamente il neozelandese, ma lo speronamento è inevitabile. Il monegasco colpisce in pieno l’avversario, costringendo entrambi al ritiro per i danni irreparabili.
Un finale decisamente deludente per Leclerc, che avrà comunque modo di rifarsi visto il talento dimostrato fino ad ora.
5 – Ocon si lascia passare da Hamilton: scoppia la polemica
In un Gran Premio di Monaco che ha regalato pochissimo spettacolo in pista, non sono comunque mancati episodi che hanno suscitato qualche polemica tra gli appassionati. L’episodio che è finito maggiormente sotto la lente d’ingrandimento vede coinvolto il pilota della Force India Esteban Ocon. Il francese, avanti di una posizione su Hamilton dopo la sosta ai box di quest’ultimo, si ritrova negli specchietti il campione del mondo in carica, deciso a far segnare tempi bassi per recuperare terreno dopo il cambio gomme.
Ocon, dal canto suo, ha tutto il diritto per poter condurre la gara al suo ritmo, non trovandosi come doppiato. Sta dunque ad Hamilton cogliere l’attimo giusto per superare la Force India, ma all’uscita del tunnel accade il fatto che ha fatto storcere il naso a molti.
Ocon, al posto di difendere la sua posizione, si fa sfilare da Hamilton, che lo supera senza troppe difficoltà.
E’ pur vero che il francese è un pilota inserito in orbita della Mercedes, ma è altrettanto vero che Hamilton non è un pilota Force India, e quindi non è compagno di squadra di Ocon.
Fosse stato Perez a superare il francese in quel modo, avremmo accettato l’episodio come ordine del team. Ma vedere Hamilton che supera così facilmente il pilota della Force India non da certo una bella immagine del francese.
Anche questa, a volte, è la Formula 1.