Al netto della meritata vittoria di Daniel Ricciardo, dominatore del weekend di Monaco, a tenere banco fra le principali firme nel panorama italiano del motorsport è ancora il vecchio adagio: Montecarlo sì o no? Spettacolo sì o no?
Scopriamo insieme la rassegna stampa a valle del Gran Premio di Monaco 2018!
Rassegna stampa web
Le pagelline di Giorgio Terruzzi
Tutti a lezione dal professor Ricciardo, su una pista che al netto del glamour e delle scollature rimane un pacco
Voto 10 a Ricciardo. Se lo prende tutto, solo per i modi, la simpatia. Forte sempre a Montecarlo, nel piede e nella testa. Dopo il patatrac di Verstappen in prova ha pestato un miglior tempo (per 1 millesimo!!!) che la dice lunga sulla tenuta del ragazzo australiano. E poi una gara di vertice, senza mollare nonostante una macchina che ha mollato un po’. Bravo. E divertente sempre. Una lezione. Anche per la Red Bull.
Voto 7 a Vettel e Hamilton. Seb è arrivato davanti; Ginetto aveva una macchina meno facile da guidare. Bravi, ci mancherebbe, ma mai in lizza, complice ‘sta pista impossibile. Insomma hanno fatto quanto dovuto ma per emozionare ci vuol altro. E a Hamilton, soprattutto, va benissimo così.
Voto 6 a Raikkonen e Bottas. Vale il discorso per i loro capitani, voto in meno per le posizioni in griglia prima, in gara poi. Nulla di male, nulla di eclatante. Una coppia di findus, parzialmente scongelata.
Voto 0 a Verstappen. L’ha fatta grossa, come dimostrato da Ricciardo. Il voto non è evitabile, ma adesso serve anche qualche carezza perché il bimbo ha bisogno di sostegno. Dire che è un somaro è troppo facile. Prego evitare, anche qui, dai.
Il Punto di Giancarlo Minardi
Con la vittoria nel gran premio di Montecarlo, Daniel Ricciardo raggiunge Hamilton e Vettel a quota due successi ciascuno e la differenza nel punteggio è data solamente dai vari piazzamenti, aprendo ad un campionato estremamente interessante con la Red Bull che diventa l’ago della bilancia nella lotta tra Mercedes e Ferrari.(…) Abbiamo assistito ad un gran premio estremamente tecnico e competitivo con cinque vetture racchiuse in sei secondi. Con questi numeri, in un tracciato come Montecarlo, è praticamente impossibile assistere a sorpassi al vertice. (…) Resto sempre più perplesso da queste gomme. La differenza sul tempo sul giro tra Hypersoft, Ultrasoft e Supersoft è stata praticamente nulla.(…).
Umberto Zapelloni – Topspeed
Ricciardo principesco. Grande illusione Ferrari
Per vincere a Montecarlo non serve avere la macchina migliore. Basta avere i nervi saldi.(…) Su un altra pista avrebbe vinto la Ferrari, aveva più velocità (…) ma tra i guardrail di Montecarlo era davvero impossibile passare senza rischiare il big bang. (…)La Red Bull (…) non sembra un’alternativa a Ferrari e Mercedes per il titolo, ma ci saranno piste in cui non sarà facile tenere il passo di Ricciardo e di Verstappen (…). In Canada, con motori probabilmente freschi, ripartirà la lotta Ferrari-Mercedes. Hamilton in fin dei conti deve essere contentissimo del podio perché questo era un weekend difficilissimo per la Mercedes e lui ha limitato i danni (…).
Il Live-tweeting delle firme di Autosprint
Alberto Sabbatini
Considerazioni finali del GP: Ricciardo ha vinto una gara meritata gestendo anche le difficoltà tecniche. Ma questo circuito, con queste monoposto e questi piloti troppo bravi e precisi che non sbagliano mai, è davvero anacronistico
Maurizio Voltini
(…) Ora si critica Seb per non averci provato, a Baku l’avevano criticato per il motivo opposto… Ma cosa vogliono?
Leo Turrini – Profondo Rosso
Ciak, con super Ricciardo siamo al Triello
(…)Era dal 2010 (Ferrari, Red Bull, McLaren) che non c’erano tre macchine in lizza per il titolo. Ed era dal 2008, credo, che dopo sei gare non avevamo tre piloti con due vittorie a testa (allora, Ham, Kimi e Massa). (…) Bene Vettel (e anche Raikkonen). Ha corso su Hamilton. Doveva smettere di perdere punti sul Nero. Ha invertito la tendenza. È importante, poi s’intende che sarà una lunga estate agonica. Il verdetto Fia sulla power unit è un motivo di sollievo, dopo di che torniamo sempre al solito discorso. Vincerà chi sarà più bravo a sviluppare. Vincerà chi sbaglierà meno. (…)
Luca Budel – Sportmediaset.it
Monaco, il GP a emozioni zero – Resta la suggestione di un percorso accattivante ma anacronistico. Però la Formula 1 è un’altra cosa…
(…) Passano gli anni (…) ma resta questo circuito anacronistico che può premiare il tuo impegno e la tua velocità solo per le disgrazie altrui. Ma in fondo correre qui fa sempre figo, un concetto che hanno ben presente anche i nuovi gestori del circo. Vuoi mettere la Formula 1 in mezzo a grattacieli e yacht da milioni di euro? Allora tratteniamo gli sbadigli e accettiamo anche il verdetto di oggi, con Daniel Ricciardo che si è limitato a fare il taxista con un problema irrisolvibile sulla sua macchina e Vettel costretto a mettersi in fila. Pazienza se tutti hanno girato lontano anni luce dal ritmo messo sull’asfalto in prova.
Roberto Chinchero – Motorsport.it
Ferrari: tre ragioni per guardare al Canada con una certa fiducia
Vettel ha guadagnato 3 punti ad Hamilton con un secondo posto che potrebbe risultare utile nella lotta per il titolo. Inoltre la Ferrari torna a casa avendo chiuso l’affaire batteria e con la consapevolezza di poter montare il motore 2 evo a Seb. (…)L’ambizione della SF71H è quella di poter puntare al podio su ogni circuito (…). Poco appariscente invece la prestazione di Kimi Raikkonen, che in gara (come in qualifica) non è stato l’Iceman che lo scorso anno si propose in versione leader.
Rassegna stampa carta stampata
Corriere della sera
Giorgio Terruzzi
Tipo da baldoria, sa dare lezioni con dolci sorrisi.
(…) Daniel Ricciardo vince e convince proprio tutti. Una questione di modi, abbinati al talento. Di semplicità, dolcezza, sorrisi. (…) A dimostrazione di quanto siano gli atteggiamenti dei campioni a dettare ascolti e indici di gradimento. Forte nei momenti difficili, esemplare sempre. Lezioni (…) impartite anche ai vertici della sua squadra, a anti colleghi più vincenti, meno amati di lui.
La Gazzetta dello Sport
Pino Allievi
Principathos – L’Australiano trasforma la corsa in una processione e gestisce i problemi elettrici della power unit Renault.
E’ stata la peggiore pubblicità che si potesse fare alla Formula Uno nel momento in cui il mondo dei Gran Premi vive una visibile sofferenza. Zero sorpassi, zero spettacolo, zero incertezza (…).
Ciò non toglie che il trionfo di Daniel Ricciardo sia stato meritato (…).
La Ferrari ha conquistato con Vettel un secondo posto che si può giudicare in due modi. Positivo, se pensiamo che Seb ha reucperato 3 punti nella classifica mondiale (…). negativo, considerando che con una macchina come ha SF71H c’era da aspettarsi di più (…).
Le Pagelle di Luigi Perna
Ricciardo, 9. Gestione perfetta, qui si vince così.
(…) Il GP, nel Principato, si vince preparando bene la macchina ed esprimendo il massimo nelle qualifiche, decisive per opzionare la vittoria.
Hamilton, 8. Grandi numeri per partire tra i primi, con una macchina che non stava in strada. Ha salvato la Mercedes.
Vettel, 7. Nulla di eccezionale nè in prova nè in gara. Ma soprattutto alla vigilia ci si aspettava che graffiasse. Invece…
Raikkonen, 6. Lasciamo perdere la gara, senza ritmo nè convinzione, però in prova doveva superare Hamilton. Non l’ha fatto.
Bottas, 6. Mai in palla nelle prove libere, nelle qualifiche, in gara. Non ci siamo. Se vuole la conferma deve dare di più.