Per il settimo Gran Premio della stagione 2018 la Formula 1 si sposterà in Canada sul circuito intitolato a Gilles Villeneuve. Il circuito canadese regala spesso gare emozionanti e finali incerti per la sua conformazione particolare, che unisce lunghi rettilinei e frenate da autodromo a traiettorie da circuito cittadino per la vicinanza dei muri.
Nella passata edizione dominò Lewis Hamilton che conquistò Pole Position, vittoria e giro veloce comandando la gara dal primo all’ultimo giro, trionfando così per la terza volta consecutiva su questo tracciato. Il suo rivale Sebastian Vettel, al contrario, può contare un solo successo in Canada risalente al 2013, ma è il primo inseguitore di Hamilton in quanto a punti ottenuti su questa pista (150 a 123). Reduce dal successo a Monte Carlo, si candida per il ruolo di terzo incomodo il solito Daniel Ricciardo. L’australiano attualmente è terzo in Classifica Piloti con un distacco di 38 punti da Hamilton ma, avendo già due ritiri all’attivo, non può essere escluso dalla lotta per il Mondiale. La Mercedes dovrebbe essere la vettura favorita ma l’affidabilità e la concentrazione dei piloti avranno un ruolo chiave per determinare il vincitore sul circuito di Montreal.
Per il GP del Canada Pirelli mette a disposizione delle scuderie le mescole Supersoft (rossa) Ultrasoft (viola) e Hypersoft (rosa). Tra i top team, Ferrari e Red Bull scelgono di portare 8 set su 13 di gomme rosa e 3 di viola, mentre Mercedes distribuisce equamente i treni di mescole morbide optando per 5 hyper e altrettante ultra. Tra gli altri risulta curiosa la scelta della Williams che avrà solo 3 gomme viola per tutto il week end. La presenza degli pneumatici hypersoft, l’entrata della Safety Car ed il meteo sono variabili che potrebbero incidere pesantemente sulle strategie dei team, aumentando le probabilità di vedere una gara su più soste.
MERCEDES in Canada: 3 vittorie / 4 pole / 7 podi
Il risultato del team a Monaco nel complesso può dirsi positivo visto le previsioni del week end, ma sarà importante per Mercedes risolvere i problemi di graining con le gomme morbide per evitare di compromettere la gara canadese. Lewis Hamilton con 6 vittorie, 6 pole e 7 podi è (al pari di Michael Schumacher) il dominatore del GP del Canada, non è un caso quindi che il primo successo dell’inglese in F1 sia arrivato proprio su questa pista nel 2007. Hamilton sta dimostrando di possedere la maturità che serve per vincere un Mondiale quando non si possiede una vettura nettamente più performante della concorrenza e, per il momento, è sempre salito sul podio ad eccezione del 4° posto in Cina. Visti i precedenti sembra perciò scontata la sua presenza nella top3 canadese, attenzione però al fattore affidabilità che spesso ha creato complicazioni ai team per quanto riguarda i freni. Valtteri Bottas, come il compagno, può vantare un’ottima striscia di 3 podi consecutivi in Canada che fanno ben sperare in vista del prossimo fine settimana. Il finlandese a Monaco è rimasto in ombra per tutto il week end e avrà sicuramente voglia di riscattarsi, potendo contare su una W09 che a Montreal potrebbe dominare.
FERRARI in Canada: 11 vittorie / 6 pole / 33 podi
La Ferrari ha confermato a Monaco di aver una macchina che ben si adatta a tutte le tipologie di tracciati in calendario ma il risultato finale della gara non può soddisfare la scuderia di Maranello. In Canada la Rossa ha sempre avuto difficoltà nella sua storia ad eccezione dei primi anni duemila in cui dominava con Michael Schumacher, per questo sarebbe particolarmente importante ottenere una vittoria questo fine settimana. Col secondo posto monegasco Sebastian Vettel ha recuperato tre punti su Hamilton portando il distacco complessivo a 14, il tedesco sa che in un Mondiale così lungo fare calcoli dopo appena sei gare è prematuro, ma la striscia di quattro GP senza vittorie va interrotta il prima possibile. Vettel è uno dei favoriti per la Pole Position, ma partire dalla prima posizione a Montreal non basta per vincere. Kimi Raikkonen può vantare quattro giri veloci in Canada e sei arrivi consecutivi in top10 ma il finlandese manca dal podio su questa pista dal 2006. L’obiettivo del numero 7 in rosso rimane quello di aiutare il team nella lotta al Campionato Costruttori cercando di star davanti al connazionale della Mercedes, ma è presumibile che a Montreal lo aspetti una gara complicata.
RED BULL in Canada: 2 vittorie / 3 pole / 7 podi
La vittoria monegasca ha evidenziato come la RB14 si trovi particolarmente a suo agio con le mescole più morbide e faccia della trazione in uscita di curva la caratteristica dominante della monoposto. Peculiarità che faranno la differenza anche a Montreal, dove è richiesta però un’elevata velocità di punta per non perdere terreno sui lunghi rettilinei canadesi, che Red Bull ha intenzione di compensare con ali estremamente scariche. Sul fronte affidabilità, i problemi riscontrati sulla vettura a Monaco costringeranno Daniel Ricciardo a cambiare power-unit scontando una penalità in griglia di almeno dieci posizioni, che possono diventare 15 se dovesse rivelarsi necessario sostituire anche il pacco batteria. Il successo di Monte Carlo lo rilancia nella lotta al Mondiale e l’australiano vorrà dimostrarsi all’altezza anche in Canada dove conquistò la prima vittoria in carriera nel 2014 sorprendendo il Circus. La vettura numero 3 potrà quindi usufruire del nuovo motore Renault mentre il compagno di scuderia potrebbe montare una vecchia unità. Max Verstappen è uscito dall’ultimo GP consapevole di aver rovinato il week end con l’errore delle prove libere 3 che lo ha escluso dalla qualifica, aumentando le critiche nei suoi confronti. A Montreal dovrà confrontarsi col “Muro dei Campioni” (una delle curve più insidiose in Calendario) cercando di riscattarsi con una gara in zona podio, come sembrava in grado di fare nella passata edizione che terminò però dopo appena dieci giri per un guasto tecnico.
GLI ALTRI TEAM
Finalmente anche i motorizzati Renault, per la prima volta in era power-unit, dovrebbero poter contare sul famoso bottone magico che in Qualifica permette di migliorare notevolmente le prestazioni delle monoposto. Il nuovo motore francese che debutterà in Canada potrebbe quindi favorire Renault e McLaren nella corsa al quarto posto nel Mondiale. Nico Hulkenberg e Carlos Sainz aumenteranno la loro competitività specialmente al Sabato, ma a Montreal conta più la gestione del passo gara che la Qualifica, vista l’alta probabilità di sorpasso. A Monaco Fernando Alonso è rimasto a secco di punti per la prima volta in stagione, ma la competitività dello spagnolo è indubbia e gli aggiornamenti del motore potranno aiutarlo nella sua rincorsa a quel podio che manca dal 2014. Stoffel Vandoorne invece dopo tre gare su quattro in top10 sembra essersi allontanato dalla zona punti e necessita di una bella gara per trovare fiducia. In Force India continuano i problemi legati al proprietario del team, ma il lavoro in pista non dovrebbe risentirne. Sul tracciato canadese Sergio Perez (3° nel 2012) ed Esteban Ocon potrebbero essere i favoriti nella lotta a centro gruppo, anche se la stagione finora è stata caratterizzata da alti e bassi. Nel team Haas è stato deciso di portare i primi grandi aggiornamenti a Montreal, a differenza degli altri che già in Spagna hanno introdotto i loro sviluppi. Le innovazioni riguarderanno principalmente l’ala anteriore e il fondo della vettura, che dovrebbero permettere a Kevin Magnussen di continuare la sua battaglia solitaria per le posizioni a ridosso dei primi. Romain Grosjean invece sta vivendo la peggior stagione in F1 e il podio conquistato in Canada nel 2012 rappresenta solo un bel ricordo per il francese. Anche Toro Rosso vedrà esordire la nuova evoluzione del motore Honda questo fine settimana, montando la nuova unità sulla macchina di Brendon Hartley che dovrà quindi scontare una penalità. Pierre Gasly, reduce dal 7° posto a Monaco, è il punto di riferimento del team ma le caratteristiche della pista rendono arduo il compito del francesino a Montreal. In Sauber non hanno raccolto punti a Monaco, ma i tanti aggiornamenti visti sulla pista del Principato sembrano far ben sperare per quanto riguarda lo sviluppo della monoposto 2018. Charles Leclerc sarà deluso per il ritiro nella gara di casa e sarà impaziente di tornare a conquistare punti, che in Canada potrebbero essere alla portata anche per Marcus Ericsson se la scuderia riuscirà a trovare il giusto assetto e la migliore strategia. La Williams, oltre ad occupare l’ultima posizione fra i Costruttori, sta apportando dei cambiamenti all’interno dello staff che, al momento, vedono Doug McKiernan assumere sia il ruolo di chief designer che quello di capo del reparto aerodinamico, dando sempre più l’impressione che il team sia in crisi di identità e in fase di ricostruzione. Lance Stroll si troverà quindi a correre il GP di casa con la vettura più lenta dello schieramento e con un compagno di scuderia che sembra anche più in difficoltà di lui nel capire la macchina. Sergej Sirotkin infatti, oltre ad essere ancora a quota zero, è il pilota con la posizione media in gara più bassa.
ALCUNI NUMERI
Nel Mondiale 2018 sono rimasti solo cinque piloti senza avere ritiri in Calendario: Hamilton, Vettel, Sainz, Perez e Stroll. Gli unici ad entrare in top10 nelle sei gare corse finora sono stati Hamilton e Vettel, mentre Grosjean e Sirotkin sono i piloti in maggior difficoltà non avendo ancora conquistato punti in Classifica. Facendo un bilancio rispetto alla stagione 2017 Vettel risulta essere il pilota con il passivo più alto con un -33 punti, mentre Alonso è quello che ha incrementato maggiormente con un +32. Fra i primi dieci in Classifica hanno un bilancio positivo anche Hamilton (+6), Ricciardo (+20), Hulkenberg (+12) e Magnussen (+14). Nel confronto fra compagni di scuderia Alonso è l’unico ad aver sempre fatto meglio del rivale in qualifica, mentre il team con la coppia più equilibrata ad oggi è la Renault con Sainz e Hulkenberg divisi da soli 6 punti.