Dopo il week-end monegasco, la Formula 1 fa tappa in un’altra nazione dalle ricche tradizioni motoristiche, il Canada, che questa domenica ospiterà il Gran Premio sul tracciato di Montréal.
Siamo passati dalle strette stradine del Principato ai lunghi rettilinei del circuito dedicato a Gilles Villeneuve e nonostante le grandi differenze tra questi due tracciati, per la Brembo sarà un altro week-end molto difficile.
Se a Monaco il problema era dato dalle numerose frenate e dai pochi rettilinei per raffreddare i freni, in Canada gli impianti costruiti dalla casa italiana saranno costretti a vere e proprie staccate impegnative.
I tecnici della Brembo, che hanno classificato i 21 tracciati del calendario di Formula 1, ritengono che Montréal è molto impegnativa per i freni, se non la più impegnativa dell’anno.
Delle 14 curve ben 7 richiedono l’utilizzo dei freni, ma: 5 sono ad elevato impegno per i freni, 1 a medio impegno e 1 considerata leggera.
Le temperature che raggiungono i freni Brembo sono talmente elevate che neppure i lunghi rettilinei presenti in questa pista riescono a raffreddarli.
Analizzando i dati nel dettaglio si vede che i piloti usano il pedale del freno per il 17% del tempo sul giro e considerando i 70 giri che si dovranno percorrere, i piloti useranno il pedale sinistro per 490 volte con un carico totale di 66 tonnellate dalla partenza alla bandiera a scacchi.
Impressionante anche il dato della decelerazione media che in questo tracciato raggiunge forse il valore più elevato con 4,4 g.
GP Canada F1 2018: Le frenate più importanti
Curva 1
Giusto il tempo di partire e subito si fa sul serio, i piloti arrivano alla prima staccata con una velocità superiore ai 300 km/h e in meno di 90 metri arrivano a 156 km/h necessari per affrontare la prima curva.
Il tempo di frenata è oltre 1,70 secondi, ma la decelerazione raggiunge già valori altissimi con 4,8 g e il pedale del freno deve sopportare subito ben 141 kg di carico.
Curva 6
La seconda frenata impegnativa arriva alla fine del primo settore. I piloti arrivano alla prima fotocellula con una velocità di 275 km/h e dopo una frenata di circa 2 secondi in meno di 100 metri perdono 163 km/h. Anche in questo caso la decelerazione supera di poco i 4,5 g, ma il carico sul pedale del freno è di ben 144 kg.
Curva 8
Dopo il primo settore, il tracciato canadese ha già messo a dura prova l’impianto frenate, ma il bello deve ancora venire.
Giusto il tempo di percorrere curva 7 in accelerazione e il successivo breve rettilineo per arrivare alla frenata più dura del tracciato.
Le vetture arrivano con una velocità di poco inferiore a 300 km/h, frenano per 97 metri in 1,66 secondi, si spostano leggermente verso l’esterno e con 138 km/h affrontano una delle curve più difficili del tracciato.
La decelerazione è poco meno di 5,0 g e il carico arriva quasi a 150 kg. Questa curva è difficile sia in fase d’ingresso, perché se i piloti si allargano troppo toccano l’erba e la vettura si sbilancia; sia in fase di percorrenza perché il cordolo interno “lancia” le vetture sul cordolo in uscita e sia in fase di uscita perché il muretto è vicinissimo alla pista e una leggera sbandata si paga cara.
Curva 10
Usciti da curva 9 i piloti si trovano l’ennesimo rettilineo che porta alla fine del secondo settore e alla curva più lenta del tracciato, uno stretto tornante verso destra.
Questa frenata è la più violenta in termini di velocità perché le vetture perdono 215 km/h e anche la più lunga per tempi di frenata perché i piloti frenano per 2,44 secondi.
Poco al di sopra della media invece la decelerazione (4,5 g), mentre il carico sul pedale del freno arriva a malapena a 140 kg.
Curva 13
Si chiude infine il nostro giro, con l’ultima frenata, quella che lancia direttamente i piloti verso il traguardo dopo un lunghissimo rettilineo.
Questa curva è famosa più per il “Muro dei Campioni” in uscita che per la sua frenata, ma nonostante ciò è una delle più impegnative del tracciato.
I piloti arrivano con velocità di oltre 310 km/h e frenando per meno di 100 metri raggiungono i 153 km/h necessari per uscire “indenni” dall’insidiosa chicane finale.
Il tempo di frenata è di 1,59 secondi e la decelerazione media è ancora una volta di 4,8 g, con un carico sul pedale del freno di 145 kg.
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