Dopo la meritatissima settimana di pausa, il Circus più veloce del mondo torna in pista all’ Hockenheimring, uno dei tracciati che ha scritto la storia del Motorsport anche se le modifiche dei primi anni 2000 hanno tolto il fascino alla pista tedesca oltre ad averla rallentata.
Prima era considerato uno dei templi della velocità che metteva a dura prova auto e piloti. I cavalieri del pericolo superavano i 340 km/h nei lunghi rettilinei in mezzo alla foresta tedesca, mentre oggi resta soltanto il ricordo di quella velocissima pista.
Tuttavia anche il nuovo tracciato dell’Hockenheim ha conservato una certa velocità, soprattutto nel primo settore, mentre il secondo è un po’ più lento rispetto al passato. I piloti di oggi, oltre ad andare veloci, si trovano davanti una pista ricca di insidie con curve molto particolari e molto diverse tra loro.
Quello di domenica inoltre sarà il Gran Premio di esordio in Germania per queste nuove vetture perché nel 2017 non si è disputato alcun GP in terra tedesca. Sarà quindi il primo Gran Premio di Germania anche per le nuove gomme Pirelli, molto più larghe rispetto al passato e in questa pista le prestazioni subiranno sicuramente un incremento molto elevato.
Per questo ritorno ad Hockenheim, la Pirelli ha deciso di portare le mescole: Medium (fascia bianca), Soft (fascia gialla) e Ultrasoft (fascia viola) riproponendo il “salto” mescola che si era visto in Cina.
Per capire il motivo di questa scelta, i tecnici della Pirelli ci hanno fornito i dati riguardanti l’Hockenheimring, classificando il tracciato tedesco attraverso 5 parametri con una scala che va da 1 (minimo) a 5 (massimo). Si nota subito che tutti i parametri hanno un valore medio pari a 3, tranne l’Abrasione dell’asfalto che ha un valore un pochino più basso (2). Andando più nel dettaglio si vede subito che la pista è divisibile in due parti ben distinte, una prima parte fatta da lunghi rettilinei e poche curve lente, mentre una seconda parte molto più guidata con curve di tutti i tipi. La Deportanza richiesta è quindi nella media perché i team devono trovare il giusto bilanciamento tra velocità di punta e aderenza.
Passando invece alle caratteristiche della pista si ha un valore medio anche per l’Aderenza offerta in quanto questa pista è stata molto usata in passato e continua ad essere molto usata dal campionato DTM. Il tracciato riesce quindi a gommarsi molto rapidamente offrendo subito un buon grip, mentre, come detto prima, l’Abrasione ha un valore più basso e questo ha condotto i tecnici Pirelli a portare le Ultrasoft.
Gli ultimi due parametri riguardano lo Stress e le Forze Laterali a cui sono soggette le gomme. Entrambi hanno un valore paria a 3, ma agiscono su parti diverse del tracciato. Lo stress si localizza soprattutto nella prima parte con frenate molto violente e carichi verticali molto elevati, mentre le Forze Laterali si sviluppano nel secondo settore, ma principalmente nel 3° settore dove si hanno tutte curve in appoggio e in percorrenza.
Per quanto riguarda i dati tecnici Pirelli ha reso note le seguenti informazioni:
Pressioni minime alla partenza: 21,5 psi sull’anteriore e 20 psi sul posteriore;
Camber massimo consentito: -3,50° sull’anteriore e -2,00° sul posteriore.
GP Germania F1 2018: Le scelte dei piloti
Molto simile la scelta per i top-drivers che hanno optato tutti per 7 mescole Ultrasoft, mentre solo Daniel Ricciardo ne ha portate 8 assieme a 3 Soft e 2 Medium.
Per i contendenti al titolo mondiale si ha la stessa scelta nelle mescole restanti con 4 Soft e 2 Medium, scelta “copiata” anche da Max Verstappen. Stessa scelta anche per Valtteri Bottas e Kimi Raikkonen con un set di Medium e 5 Soft.
Il maggior numero di Ultrasoft però lo ha portato la Renault con ben 10 set e dopo le dichiarazioni di voler puntare al 4° posto in classifica Costruttori sembra proprio che la Renault passerà un week-end all’attacco.
Concludiamo infine con le parole di Mario Isola, Responsabile del settore Motorsport della Pirelli, che ci spiega quale sarà la difficoltà principale per queste gomme: “Questa gara rappresenta abbastanza un’incognita, dato che dal 2016 a oggi sono cambiati molti fattori, tra cui le monoposto, l’intera gamma e le dimensioni dei pneumatici. Invece il circuito di Hockenheim è rimasto praticamente uguale rispetto a due anni fa. Per questa gara, proprio come in Cina, la nomination presenta un ‘salto’ di mescola, in modo da avere un divario equo fra le prestazioni delle tre mescole nominate. Anche grazie a questo fattore, a Shanghai abbiamo assistito a un gran premio davvero interessante anche dal punto di vista della strategia e speriamo che questo possa ripetersi anche in Germania. Le prove libere saranno particolarmente significative per i Team che dovranno familiarizzare nuovamente con questo tracciato e capire come utilizzare al meglio i pneumatici”.