Nel 1977 Sir Frank Williams, insieme all’ingegnere Patrick Head, fondarono la Williams Grand Prix Engineering, l’attuale team Williams di F1. La scuderia inglese, in oltre quarant’anni di storia nelle corse, ha lasciato un segno indelebile con 7 titoli piloti e 9 costruttori.
La squadra di Sir Williams ha inoltre lanciato e consacrato campioni quali Nico Rosberg, Nigel Mansell, Damon Hill e Jacques Villenueve. Il canadese, figlio d’arte, con undici vittorie in 49 Gp disputati con la Williams è stato l’ultimo campione del mondo a vincere con la scuderia inglese nel 1997.
Villenueve senza peli sulla lingua
L’esperienza di Jacques nel team di Grove durò 3 anni ed, oggi, i bei ricordi hanno lasciato strada a critiche pungenti. “La squadra è morta. Non vedo nulla, semplicemente non c’è una gestione”. Queste le parole di Villenueve che inchiodano, senza giri di parole, la situazione attuale del team inglese. Per Jacques la crisi di risultati e la cattiva gestione del team derivano da una scelta sbagliata di Frank Williams. Al momento di eleggere il nuovo team principal, papà Frank si è affidato alla figlia Clair, invece di Jonathan, fratello di Claire e impegnato nella gestione del patrimonio Williams.
“Hanno messo Claire al posto di Jonathan. Un grosso errore – ha affermato Jacque Villenueve – basta guardare dove è la squadra oggi”. Famoso per le sue opinioni taglienti, il canadese, a cui è stato proibito persino l’accesso all’hospitality Williams, ha dichiarato: “In un team bisogna innanzitutto guardare il vertice della piramide. E il pesce di solito inizia a puzzare proprio dalla testa. Sono completamente ciechi quando invece dovrebbero semplicemente realizzare in che situazione si trova la squadra. Dovrebbero ammettere di aver incasinato tutto. E non vedo come possano riuscire a venirne fuori”.
Lo scorso anno, la scuderia di Grove, nonostante un inizio complicato, riuscì ad agguantare il quinto posto in classifica costruttori. Il ritorno di Kubica al volante di una F1 avrebbe garantito esperienza e quella buona dose di motivazione nel team. La preferenza di affiancare il debuttante Sergej Sirotkin al giovanissimo Stroll non ha, certamente, aiutato lo sviluppo della scorbutica FW41. La scelta del rookie pagante Sirotkin avrà anche regalato sponsor e liquidità al team, ma ha indebolito notevolmente il pacchetto piloti, dopo l’addio del navigato Felipe Massa.
Meno sponsor e crisi economica
Dalla prossima stagione il team di Grove non potrà più contare sullo storico sponsor Martini e, le prospettive finanziarie della Williams non sono rosee. Sirotkin è fermo a quota 0 punti e nonostante Claire Williams lo difenda, Villeneuve lo considera un privilegiato: “E’ fortunato ad essere in F1, anche se è nella squadra peggiore”. La famiglia Stroll, tra le più ricche del Nord America, ha sempre più potere all’interno del team. Secondo Villeneuve, la presenza ingombrante del padre di Lance, non agevolerebbe la crescita del pilota canadese.
Claire Williams, in ogni caso, non ha intenzione di mollare e nonostante l’avvio disastroso, crede in una seconda parte di stagione in cui la FW41 tornerà ad essere competitiva. Il team principal ha suonato la carica:“ L’obiettivo del nostro piano di recupero è proprio questo. Non abbiamo mai detto che ‘cancelleremo’ questa stagione. Siamo solo ad un terzo della strada, ci sono ancora molte gare da disputare – ha proseguito Claire Williams – Non abbiamo fatto ciò che avremmo voluto sinora: non volevamo ritrovarci con gli attuali 4 punti. I ragazzi stanno facendo un buon lavoro, come ho detto, ma c’è bisogno di un po’ di pazienza: non è facile cambiare le cose velocemente. Abbiamo molto lavoro da fare, in particolare sul lato aerodinamico, e ci vuole tempo”.
Gli scarsi risultati hanno già determinato l’allontanamento del capo progettista Ed Wood e del responsabile dell’aerodinamica Dirk de Beer.
“Ovviamente abbiamo avuto un inizio di stagione piuttosto difficile, ma a Grove abbiamo uno staff tecnico molto forte che sta lavorando duramente e in modo davvero coeso – ha chiosato Claire Williams – È solo il caso di lavorare sodo e di tenere tutto in ordine, così da offrire le prestazioni che dobbiamo offrire e da ritrovarci di nuovo in testa al gruppo di centro classifica entro la fine dell’anno, anche se questo sarà un duro lavoro per noi”.