Si spengono i semafori, partono le vetture, ma mentre Lewis Hamilton mantiene la testa alla Source davanti ad un agguerrito Sebastian Vettel, nelle posizioni centrali della classifica si scatena il finimondo: Nico Hulkenberg scatta bene dalla penultima fila ma sbaglia completamente la frenata della prima curva, colpendo il posteriore della McLaren di Fernando Alonso che decolla letteralmente. La sua auto vola prendendo in pieno l’incolpevole Charles Leclerc e la sua Alfa Sauber, con il pilotino monegasco che, dopo quanto successo, può ritenersi davvero fortunato. Forse, anche un miracolato.
Le immagini del crash ci hanno subito riportato a quello, per certi versi identico anche nei protagonisti, del 2012 quando Romain Grosjean innescò una carambola che fece prendere un enorme spavento proprio ad Alonso che si vide la macchina del francese passargli a pochi centimetri dal casco. Stessa situazione per Leclerc oggi, dato che l’impatto tra l’anteriore destra della McLaren e la sua testa è stato bloccato solamente dal provvidenziale sistema Halo.
Già, proprio quel tanto discusso Halo che ha salvato la sua prima vita; senza di esso, saremmo qui a parlare di un incidente probabilmente dalle conseguenze gravissime. Un’ ottima occasione per far digerire questo sistema anche allo zoccolo più duro degli appassionati che non mancano nel criticare l’oggettiva bruttezza estetica ma che oggi ha potuto mostrare tutta la sua altrettanto oggettiva utilità ed efficacia. Lunga vita all’Halo, lunga vita alla sicurezza.
Lap 44/44: Just look at the damage 👀#BelgianGP 🇧🇪 #F1 pic.twitter.com/SGBRneyLJD
— Formula 1 (@F1) 26 agosto 2018