Gp Messico F1 2018: i momenti chiave della gara di Città del Messico
Celebriamo la conquista del quinto titolo mondiale di Lewis Hamilton con i momenti chiave del Gran Premio del Messico F1 2018, che ha visto la vittoria di Max Verstappen, davanti alle Ferrari di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen.
1 – La partenza fiacca di Ricciardo
Era il grande atteso della domenica messicana. Il poleman Daniel Ricciardo, sul lungo rettilineo dell’autodromo Hermanos Rodriguez si pianta subito al via, lasciando strada a Max Verstappen e a Lewis Hamilton. L’olandese ha la meglio sul pilota Mercedes, che si accontenta di una preziosa seconda posizione. Alle spalle di Ricciardo, Vettel lotta con il coltello tra i denti nelle chicane 2 e 3 con Valtteri Bottas per tenersi la sua quarta posizione. Astuto Vettel ad accompagnare Bottas verso l’esterno del tracciato nel cambio di direzione dell’Esses Moises Solana. C’è un leggero contatto tra i due, per fortuna senza conseguenze per i piloti.
2 – Il graining sulle Mercedes
La gara di Lewis Hamilton viene scompaginata dalla comparsa massiccia del graining sulle mescole ultrasoft dell’inglese. Le Mercedes crollano di prestazione e al giro 11 inizia la girandola dei pit-stop. Il primo che corre ai ripari è Lewis Hamilton, che monta le mescole supersoft. A ruota si fermano anche Bottas e le due Red Bull. Le Ferrari non accusano problemi prestazionali e riescono a gestire la mescola Pirelli senza stress. Vettel gira, infatti, su ottimi tempi. Al giro 18 pittano anche le rosse, con Seb che è quarto e Kimi in sesta posizione.
3 – La riscossa di Seb
Dopo il cambio gomme, Vettel è una furia. Il tedesco segna dei giri veloci che lo portano, repentinamente, negli scarichi di Daniel Ricciardo. Il tedesco è minaccioso e sfrutta una situazione di impasse di Ricciardo con i doppiati Leclerc e Perez per sopravanzare il pilota australiano. Vettel conquista la terza posizione momentanea e mette nel mirino la Mercedes di Lewis Hamilton. Il tedesco sorprende l’asso inglese, che prudentemente non forza la staccata e preferisce gestire la difficile situazione dei suoi pneumatici. Il ritmo della Ferrari è insostenibile per la Mercedes W09.
4 – Il ritiro di Sergio Perez
L’idolo di casa è autore di una gara solida e combattiva. La tattica degli strateghi della Force India è allungare più possibile il primo stint di gara. Il messicano, scattato dalla 13esima posizione, ha subito un ottimo spunto sulla McLaren di Alonso e battaglia con le Sauber per la zona punti.
Al giro 33, in costanza di VSC, il pit stop di Perez risulta una mossa vincente. Sulle mescole nuove, la Force India si avvicina alla Renault di Hulkenberg, ma un problema tecnico rovina la domenica del “Checo” nel suo Messico.
Le parole di Sergio Perez: “E’ davvero un peccato ritirarsi nel gran premio di casa, specialmente quando le cose sembravano andare bene. Penso che avevamo il settimo posto in tasca e la strategia che abbiamo pianificato è stata un successo. I freni mi hanno costretto al ritiro ma fino ad allora è stata una gara emozionante per me”.
5 – Il Gp del Messico finisce in parata
Verstappen rimane saldamente al comando del Gran Premio. Vettel prova a rimontare il leader ma le posizioni sono cristallizzate, con Hamilton e Ricciardo in grave crisi con le gomme. La Ferrari prova l’azzardo: richiama a sorpresa ai box Sebastian per il secondo pit stop. Le Red Bull e le Mercedes copiano la strategia del tedesco. Si riaccende il duello tra Daniel Ricciardo e Vettel. L’ennesima fumata grigia dal posteriore di Ricciardo ristabilisce Vettel, saldamente, al secondo posto e Raikkonen sul terzo gradino del podio. In parata su gomme logorate, quasi un giro dopo, arriva il grande trionfatore di giornata, Lewis Hamilton. Le tribune dello stadio festeggiano il pentacampione che chiude, definitivamente, il campionato piloti a Città del Messico.