Gp Messico F1 2018: Le pagelline all’ombra del sombrero
Come facilmente prevedibile, in Messico, Lewis Hamilton si è laureato pentacampione del mondo con due gare di anticipo, nonostante una prestazione incolore, a causa di problemi di graining sulla sua Mercedes. Vittoria di Max Verstappen, che ha confermato il momento d’oro suo, e della Red Bull. A podio le due Ferrari con Vettel che ha preceduto il vincitore del GP Usa, Kimi Raikkonen
Un quarto posto che vale un mondiale, quello di Hamilton, che a città del Messico, ha conquistato il suo quinto titolo iridato, entrando ufficialmente nella leggenda della Formula 1. Una delle peggiori gare della stagione, a causa di continui problemi di graining, che però non hanno impedito all’inglese di raggiungere Juan Manuel Fangio come numero di mondiali conquistati. Prossimo obiettivo: i sette titoli di Michael Schumacher.
All’Autodromo Hermanos Rodríguez ha trionfato Max Verstappen che, sin dal via è riuscito a conquistare la prima posizione, e a non mollarla fino alla bandiera a scacchi. Dietro l’olandese si è piazzato Sebastian Vettel, autore di una buona gara, che però ha dovuto alzare definitivamente bandiera bianca sul mondiale 2018. Terza l’altra Ferrari di Kimi Raikkonen. Grazie al doppio podio, la Ferrari ha ridotto a 55 punti il distacco dalla Mercedes, mantenendo ancora viva la lotta per il titolo costruttori,
Quinto posto per un impalpabile Valtteri Bottas, ad un giro dal vincitore
A punti, doppiati di due giri, Nico Hulkenberg, le due Sauber, con Charles Leclerc settimo e Marcus Ericsson nono, un ottimo Stoffel Vandoorne e Pierre Gasly
Ma diamo i voti ai protagonisti del GP del Messico
LEWIS HAMILTON – 10: non certo per la gara anonima di ieri, ma per il quinto titolo iridiato, che lo inserisce di diritto tra le leggende di questo sport. Un mondiale non di certo vinto in Messico, ma gara per gara, grazie ad un talento fuori dal comune, ad una continuità martellante, e ad una capacità di reagire alle difficoltà, che, soprattutto quest’anno, ha fatto la differenza rispetto al suo rivale al titolo. I sette di titoli del Kaiser ora sono più vicini!
MAX VERSTAPPEN – 9: week end da incorniciare per il talento olandese, “rovinato” solo dalla mancata pole strappatagli dal suo compagno Daniel Ricciardo. Perfetto alla partenza, con uno scatto al via che è valso il primo posto, Max ha preso subito il largo, e ha poi controllato i tentativi di Vettel di riavvicinarlo. Un probabile avversario in più per Hamilton per il 2019.
SEBASTIAN VETTEL – 8: finalmente un fine settimana senza errori! Una gara delle sue, all’attacco, con sorpassi decisi e puliti su Ricciardo e Hamilton. Un secondo posto che, se è arrivato tardi per la lotta al titolo piloti, è arrivato al momento giusto per poter ancora contendere il mondiale costruttori alla Mercedes. Un’iniezione di fiducia per se e per la Ferrari: con la speranza di un 2019 da protagonisti
KIMI RAIKKONEN – 8: dopo la vittoria in America, un altro podio per il finlandese, che sta contribuendo pesantemente alla causa mondiale costruttori. In queste ultime gare si sta dimostrando un pilota solido e concreto. La Sauber si sta già fregando le mani!
CHARLES LECLERC – 7,5: altra ottima prestazione del giovane monegasco, che ha piazzato la sua Sauber in settima posizione, subito alle spalle della Renault, quarta in classifica costruttori. Se con una monoposto che doveva essere la cenerentola del circus riesce ad ottenere queste prestazioni, siamo curiosi di vedere cosa saprà fare con la Rossa.
DANIEL RICCIARDO – 7: sembrava essere il suo week end, dopo una pole position arpionata con le unghie e con i denti: 60 centesimi! Un ultimo dispetto al suo mai amato compagno di team. La gara però ha rimesso tutto quanto in ordine: partenza non certo fulminante e ottavo ritiro stagionale. E Daniel furioso che ha minacciato di non correre le ultime due gare. Beh vedendo il comportamento di Marko subito dopo la pole, viene da pensare che il team di Milton Keynes stia mettendo i bastoni tra le ruote….della sua monoposto.
STOFFEL VANDOORNE – 7: già licenziato per il 2019, ha portato punti ad una McLaren in crisi di ossigeno. Impresa non da poco: che potrebbe giocare a suo favore nella ricerca degli ultimi sedili rimasti per il 2019.
NICO HULKENBERG – 6,5: ancora primo “degli altri”, doppiato di due giri. Questo la dice lunga sulla differenza di prestazioni tra le tre “Regine” del circus e gli altri team. Ma per una Renault in crescita, il tedesco rappresenta sempre una certezza. E nel 2019, con Ricciardo, andrà a formare una bella coppia!
VALTTERI BOTTAS – 5: di male in peggio rispetto agli USA. Gara anonima una settimana fa. Prestazione inguardabile in Messico. Con la stessa monoposto con cui Hamilton ha vinto il mondiale, lui è riuscito a farsi doppiare. A onor del vero la Mercedes vista ieri non è certo la migliore, ma lui certo ci ha messo del suo.
FORCE INDIA – 4: rovinata la gara di casa a Sergio Perez, e Ocon undicesimo. Uno “0” in classifica che pesa, soprattutto visto che entrambe le Sauber sono andate a punti. Undici lunghezze, con ancora due gare, non sono certo un bottino sufficiente per poter dormire sonni tranquilli.
HAAS – 3: ultime in gara, e quarto posto in classifica costruttori che si allontana. Due piloti allo sbando, che sono stati confermati sulle rispettive monoposto. Con queste premesse non possiamo aspettarci certo un 2019 scintillante!