Gp Messico F1, l’analisi delle strategie: ottime Red Bull e Ferrari, male Mercedes
E’ stato un Gran Premio del Messico tra i più movimentati della stagione per quanto riguarda le strategie, frutto di un tracciato che “genera graining” e, di conseguenza, tanti problemi sugli pneumatici. Ovviamente a chi più e a chi meno: prova positiva, sotto questo punto di vista, per la Red Bull che non ha mai avuto momenti critici durante la corsa, se non una breve crisi di graining intorno a metà gara, poi pulito col passare dei giri; ottima anche la Ferrari che, con Sebastian Vettel, è riuscita a fare una gara tutta d’attacco mentre con Kimi Raikkonen ha mantenuto una grande costanza con gomme usurate. Negativa, invece, la Mercedes che non è stata mai nelle condizioni di combattere per la vittoria a causa di un elevatissimo consumo gomme dovuto al graining. Facciamo però un quadro più preciso delle strategie dei top team.
RED BULL
Prima stint di gara con Ultra Soft molto buono soprattutto per Max Verstappen che è riuscito a staccare di qualche secondo Lewis Hamilton e a scongiurare il pericolo undercut; prima Ricciardo poi l’olandese si fermano intorno al giro 11 e 12 per montare le Super Soft. Con queste gomme, Verstappen va definitivamente in fuga con un vantaggio di più di dieci secondi sugli inseguitori, mentre il suo compagno di squadra è più in difficoltà a causa del maggiore graining sulle sue gomme anteriori che, a metà gara, lo costringono a issare bandiera bianca nel duello con la Ferrari di Vettel. Al 48esimo giro l’olandese risponde al pit stop di Vettel e monta di nuove gomme Super Soft mentre Ricciardo continua con un ritmo favoloso dopo aver pulito il graining e che gli permette addirittura, di firmare il giro veloce; il tutto fino al suo mesto ritiro a 10 tornate dal termine. Il leader della gara, dal canto suo, non ha problemi e si tiene dietro agevolmente Vettel con un vantaggio di ben 17 secondi.
FERRARI
Unica vera sfidante della Red Bull e di Max Verstappen, con Sebastian Vettel che ha tenuto un ritmo sempre molto alto e con poco degrado. La strategia del muretto rosso è stata differente rispetto a quella degli altri top team, con Seb e Raikkonen che hanno tenuto le gomme Ultra Soft per qualche giro in più prima di fermarsi per montare le Super Soft. Dal 17esimo giro in poi, la gara di Vettel esplode positivamente a suon di giri veloci e di sorpassi nei confronti di Ricciardo e di Hamilton, sui quali riesce a guadagnare due-tre secondi a giro in media con gomme meno usurate. Gestione migliore degli pneumatici, quindi, con il tedesco che comincia a guadagnare anche su Verstappen ma poi prova il tutto per tutto fermandosi per montare di nuovo Ultra Soft nuove, ma sarà una mossa che non pagherà, mentre Raikkonen continua la sua gara senza spunti, facendo comunque durare le sue gomme fino al termine della gara con un ritmo discreto.
MERCEDES
Nel giorno del quinto titolo mondiale di Lewis Hamilton, arriva la gara peggiore della stagione per la scuderia di Stoccarda: Lewis Hamilton e Valtteri Bottas sono stati i primi a fermarsi ai box a causa di un graining enorme sulle Ultra Soft anteriori. Con gomme Super Soft la musica non cambia e, addirittura, le due Mercedes, che nella prima parte di gara riuscivano a tenere il ritmo della Red Bull, hanno anche avuto un calo impressionante delle loro prestazioni che ha costretto sia Hamilton che Bottas a subire i sorpassi delle due Ferrari. Le frecce d’argento sono sprofondate dopo il secondo cambio gomme: mentre Verstappen e Vettel giravano costantemente sull’1:19, Hamilton accusava un ritardo di due secondi a giro, in maniera apparentemente inspiegabile; Bottas si ferma, negli ultimi giri, forse per fare dei test sulle gomme Hyper Soft che gli permettono di fare il giro veloce della gara. La sostanza non cambia: il cinque volte campione del mondo, Lewis Hamilton, termina la gara a più di un minuto dal vincitore Verstappen, mentre Bottas finisce addirittura doppiato.