Con quattro gare al termine di questo campionato 2018, Charles Leclerc non si sta solo avvicinando alla conclusione della sua prima stagione nella massima espressione del motorsport ma anche al grande salto in Ferrari nel 2019. Nonostante il monegasco si debba concentrare sul lavoro che rimane da svolgere in Sauber, è difficile non iniziare già a riflettere sul suo imminente approdo alla scuderia italiana e sia gli appassionati sia gli addetti ai lavori ne parlano molto. Il 21enne è difatti stato intervistato nel Podcast ufficiale della Formula 1 Beyond the Grid e il suo futuro prossimo a Maranello è stato un argomento principale.
Sul podcast ufficiale della F1, Leclerc ha affrontato il tema “pressione”, su cui inevitabilmente ci si sofferma quando si considera che un ragazzo di soli 21 anni e con un’unica stagione di esperienza nella categoria regina andrà a guidare per la squadra più storica e blasonata del Circus. Vestirsi di Rosso è un sogno per molti piloti e indubbiamente rappresenta un prestigio, ma porta con sé anche delle responsabilità importanti. Quando si guida per un top team del genere bisogna essere sempre al massimo livello sia fisicamente sia psicologicamente, sia dentro sia fuori dall’abitacolo, pronti a reagire a qualsiasi situazione per portare a casa il miglior risultato possibile. È un’impresa difficoltosa, che richiede innumerevoli doti, risorse e sforzi, anche per piloti esperti e titolati, come sta dimostrando pure Sebastian Vettel. Dunque, per un giovane neofita si prospetta un compito ancor più arduo e rischioso, ma in passato il monegasco ha già dichiarato varie volte di non soffrire la pressione. Inoltre, ne ha dato prova sia nel lottare per la vittoria nelle classi minori sia nel suo debutto in Formula 1, particolarmente nel riuscire a superare un inizio un po’ in sordina in cui sembrava deludere un po’ le grandi aspettative che c’erano su di lui.
Nel Podcast Leclerc ha spiegato nel dettaglio questa sua capacità di gestire la pressione: “Non sono una persona nervosa, ci sono tensioni in questo sport e alla partenza, c’è l’adrenalina, ma non direi che è nervosismo. Se mi chiedete della pressione, penso di poterla gestire perché ho una mentalità per cui non sento affatto la pressione. So che tantissime persone dicono, ‘sì ma la pressione in Ferrari è su un altro livello,’ ma la mia mentalità mi consente di togliere tutta la pressione.” Il monegasco si ritiene quindi in grado di neutralizzare questo fenomeno, ma ci riuscirà persino a Maranello? Il 21enne si troverà al fianco di un quattro volte campione del mondo e potenzialmente su una macchina abbastanza competitiva da potersi contendere le gare e il titolo iridato. Sicuramente le aspettative sono altissime sia per la vettura sia per i piloti, ma l’erede al sedile di Kimi Raikkonen ha messo le cose in chiaro: “Non prendo davvero in considerazione cosa le persone si aspettano da me. L’unica cosa che faccio è concentrarmi su me stesso e provare a fare la miglior performance possibile in pista.”
Una capacità impressionante dunque quella di Leclerc di focalizzarsi unicamente sul proprio obiettivo e isolarsi da tutto il resto, supportata anche da una rara consapevolezza e maturità. Il monegasco ha difatti esplicitato tranquillamente e francamente la sua visione riguardo al meritarsi o meno il posto sulla Rossa: “Sono anche molto onesto. Se non sono abbastanza bravo l’anno prossimo, dovrei essere scaricato dalla Ferrari e questo sarebbe completamente comprensibile per me. È così che la vedo. Se sono abbastanza bravo, merito di stare lì. Se non lo sono, merito di essere mandato via e penso che questo mi tolga molta pressione da sopra spalle.”
Emerge sicurezza e anche umiltà nelle parole di Leclerc, che nel Podcast ha inoltre affrontato un tema particolarmente “caldo” per ogni pilota e ogni scuderia, ossia quello della “seconda guida”. La Ferrari è nota per puntare solo su un alfiere e indirizzare il meglio delle proprie risorse verso di lui, relegando il compagno di squadra al ruolo di gregario, e questo trend è facilmente riconoscibile sia nelle ere di Michael Schumacher e Fernando Alonso sia in quella più recente di Vettel. Indubbiamente la compagine di Maranello si aspetta che il monegasco possa apprendere molto dal quattro volte campione del mondo e lo stesso rookie riconosce il valore e il potenziale di crescita che avrà con un pilota di tale spessore al suo fianco. Tuttavia, il 21enne è sicuramente motivato da tanta ambizione e spinto da una forte sete di vittoria, come ha già dimostrato con la sua determinazione in Sauber e con le sue performance nelle categorie minori. Dunque, il giovane pupillo della Ferrari Driver Academy è stato risoluto nel rivelare che “assolutamente non” rivestirà il ruolo di gregario: “So che molte persone lo pensano e il fatto che io dica ciò non cambierà cosa pensano le persone, ma come in ogni team cominci l’anno in uno stato di parità e poi a un certo punto, una volta che un pilota sta lottando per il campionato e uno no, allora credo che sia normale per il secondo pilota aiutare il primo, che sono a pronto a fare nel caso in cui io dovessi essere il secondo pilota e non dovessi avere le possibilità di vincere il campionato. Ma a parte questo, non penso che andrò lì per essere un secondo pilota.”
Un Charles Leclerc che appare quindi convinto nelle sue dichiarazioni e indubbiamente si dirige verso Maranello con l’obiettivo di ottenere risultati di rilievo sin da subito e crescere velocemente in modo tale da poter essere un protagonista assoluto persino in ottica campionato. Il monegasco è consapevole dell’opportunità che gli è stata data e sicuramente vuole sfruttarla al massimo, ma ha anche ben chiaro le responsabilità che dovrà assumersi quando sarà vestito di Rosso. Il 21enne diventerà il secondo pilota più giovane ad aver mai guidato per il Cavallino dopo Ricardo Rodríguez, che nel 1961 esordì nella classe regina con il team italiano all’età di 19 anni e 208 giorni, ma nonostante la sua tenera età pare già destinato a scrivere pagine importanti di questo sport insieme alla Ferrari. Certamente si punta e crede molto nel ragazzo di Monaco, che oltre all’indiscusso talento cristallino e alle doti tipiche di un campione che gli sono state riconosciute da vari addetti ai lavori ha espresso grande decisione, determinazione e maturità.
Sembrano dunque esserci tutti gli ingredienti per dare inizio a un percorso di successo con la Ferrari e ora rimane solo da aspettare di vedere Leclerc in azione con la Rossa a partire dal 17 Marzo 2019, quando scatterà il primo Gran Premio della stagione a Melbourne. Noi di Circus F1 siamo impazienti di scoprire come si comporterà il giovane alfiere monegasco al fianco di Sebastian Vettel e come lavorerà insieme alla scuderia di Maranello e vi terremo come sempre aggiornati, rimanete collegati.