Ad Interlagos, grazie al successo di Hamilton e al quinto posto di Bottas, la Mercedes si è laureata campione del mondo per la quinta volta consecutiva. Vittoria dell’inglese offuscata dal controverso episodio Verstappen-Ocon che ha privato l’olandese di una vittoria certa e sacrosanta. Ferrari a podio con Kimi Raikkonen: solo sesto Vettel alle prese con problemi di bilanciamento della vettura.
Con una gara di anticipo, Mercedes ha definitivamente chiuso i conti con la Ferrari, conquistando il quinto mondiale costruttori consecutivo, grazie alla vittoria di Lewis Hamilton e ai punti di Valtteri Bottas. A Maranello hanno dovuto definitivamente alzare bandiera bianca, nonostante il terzo posto di Kimi Raikkonen.
Sebastian Vettel invece è incappato in un altro week-end no, e ha chiuso solo sesto. La vittoria di Hamilton è stata però “macchiata” dall’incidente avvenuto tra Max Verstappen ed Esteban Ocon, con il secondo, doppiato, che ha letteralmente buttato fuori l’olandese, facendogli perdere la testa della corsa. Il pilota della Red Bull ha comunque chiuso al secondo posto, ma è stato privato di una vittoria che, per quanto visto in pista, avrebbe ampiamente meritato.
Altra grande prestazione di Charles Leclerc che, con la sua Alfa Romeo Sauber, ha chiuso subito dietro i “grandi” A punti le due Haas e Sergio Perez.
Le pagelle dei protagonisti della gara carioca
MERCEDES – 10: al di là dei fori nei cerchi, dei plateali giochi di squadra a favore di Hamilton, e della non certa spiccata simpatia, una scuderia che vince 5 titoli consecutivi, merita rispetto, e il massimo dei voti. Solo la Ferrari ha saputo fare di meglio, nell’epoca Schumacher, con sei mondiali di fila (1999-2004). Con la differenza, di non poco conto, che la Mercedes è ritornata in F1 solo nel 2010, dopo una assenza di oltre 50 anni.
MAX VERSTAPPEN – 9,5: week end da leoni per il giovane olandese. In tutti i sensi! In pista con una gara aggressiva grazie alla quale ha “sverniciato”, uno dopo l’altro, tutti gli avversari conquistando la testa della corsa. Nel paddock, quando avrebbe voluto letteralmente “mangiarsi” Ocon, che gli ha letteralmente scippato la vittoria. Un avversario in più per Hamilton nel 2019!
LEWIS HAMILTON – 9: seconda vittoria in terra carioca per il neo campione del mondo, che da qualche gara a questa parte deve fare i conti con una monoposto che divora le gomme. Il “placcaggio” di Verstappen da parte del suo “terzo compagno di squadra”, e la mancata penalità , non sono certo colpa sua. Lui ha fatto il suo lavoro, e come spesso accaduto in questo mondiale, lo ha fatto alla grande. Ma si sa: la fortuna aiuta gli audaci!
KIMI RAIKKONEN – 8: terzo podio di fila per il finlandese, in procinto di salutare Maranello. E’ apparso più in palla del suo compagno di casacca, che a metà gara gli ha lasciato strada. Sul finale ha resistito ad un arrembante ritorno di Daniel Ricciardo. Sta onorando fino in fondo il suo contratto con la Ferrari.
CHARLES LECLERC – 8: ormai il giovane monegasco è una sicurezza per la Alfa Romeo Sauber. “Primo degli altri”, per qualche giro è apparso subito dietro alla Red Bull di Daniel Ricciardo. Un assaggio di quello che sarà il 2019, quando con in mano una Rossa sarà probabilmente a battagliare con i grandi per le prime posizioni.
DANIEL RICCIARDO – 7: ha minacciato di non prendere parte agli ultimi due Gran Premi. E guarda caso la sua Red Bull ha concluso la gara. In Brasile si è rivisto il Ricciardo che tutti gli appassionati amano: determinato, aggressivo e cinico. Da salto sul divano il sorpasso su Vettel all’esterno alla prima curva. Speriamo che la Renault gli dià una monoposto in grado di farci divertire ancora i prossimi due anni.
VALTTERI BOTTAS – 6: altra gara anonima del finlandese di casa Mercedes. L’impressione è che la plateale certezza di essere la seconda guida lo abbia demoralizzato, spento. Fondamentale comunque il suo contributo di punti per la conquista del mondiale costruttori.
SEBASTIAN VETTEL – 5,5: dopo la buona prestazione in Messico, e la prima fila conquistata in Brasile, ci si aspettava dal tedesco una vittoria, o almeno un podio, per dare ai tifosi delle conferme per il 2019. E invece, complice una monoposto non bilanciata, e una partenza non proprio perfetta, Seb è incappato in un’altra gara incolore chiusa al sesto posto. Urge una Red Bull (intesa come bevanda) per rivitalizzarlo.
RENAULT – 4: ci ha regalato il più bel duello del Gran Premio, con i due piloti affiancati per metà giro. Per il resto un disastro: Sainz 12°, Hulkenberg ritirato. E la Force India che è a soli sette punti. Per fortuna dei francesi, manca solo un Gran Premio.
FERNANDO ALONSO – 3: si vede che ha già la testa lontano dal Circus iridato, alle sue prossime avventure a stelle e strisce. Penultimo con due giri di distacco, e sorpassato anche dal suo meno quotato compagno di scuderia. I suoi tifosi, e probabilmente lui stesso, non vedono l’ora che finisca questo mondiale
ESTEBAN OCON – 0: va bene il servilismo nei confronti di chi ha in mano il tuo contratto. Va bene parcheggiare la propria monoposto per far passare Hamilton. Ma eliminare fisicamente chi non è pilota Mercedes mi sembra esagerato. Un comportamento illogico, illegale e antisportivo. I dieci secondo di penalità rappresentano un buffetto sulla guancia: avrebbe meritato almeno bandiera nera.