Mercedes AMG F1 2018, campione sì ma qualcosa non ha funzionato!
Quinto titolo mondiale costruttori e piloti consecutivo; per la Mercedes anche in questa stagione si è trattato di un’annata da incorniciare. Eppure, qualcosa non ha convinto, o non ha funzionato, come invece è successo le altre quattro volte.
In questo 2018 si è sentita maggiormente la mancanza di un pilota in grado di contrastare il talento fuori dal comune di Lewis Hamilton e la prima a risentirne maggiormente è stata proprio la squadra di Brackley stessa. Quest’anno Valtteri Bottas è stato l’anello debole della Stella; con le sue zero vittorie a referto il finlandese è stato l’unico pilota dei top team a non conquistare nemmeno un Gran Premio, a differenza del compagno di squadra che invece ne ha vinti più di tutti: ben undici. Per la prima volta dall’avvento dell’era turbo-ibrida un pilota Mercedes ha concluso la propria annata a secco di vittorie.
Anche per quanto riguarda il confronto in qualifica la differenza tra i due compagni di squadra rimane abbastanza netta: 16 a 5 per il cinque volte campione del mondo, in pole position undici volte contro le sole due del finlandese.
Il GP conclusivo ad Abu Dhabi è stato il sunto perfetto dell’intera stagione: con un Hamilton stellare e inarrivabile per chiunque mentre Bottas veniva relegato a fatica in quinta posizione. Un chiaro riepilogo di come si sia comportata la classifica fino al termine del Campionato.
Chi ha giovato maggiormente da questa situazione è stato sicuramente Lewis Hamilton, mentre tutto il team probabilmente nel futuro prossimo ne risentirà in negativo. Non che fosse ideale il binomio infuocato Hamilton-Rosberg, ma il divario prestazionale tra Lewis e Valtteri registrato in questa stagione potrebbe far scattare qualche campanello d’allarme in casa Mercedes, che già si è portata avanti per il 2020 ingaggiando Esteban Ocon come terzo pilota nel caso il finlandese non arrivasse a meritarsi un’ulteriore conferma.
C’è da dire che in questo 2018 la Scuderia Ferrari ha messo la Mercedes alle strette come mai prima d’ora. Da qui la condivisibile scelta della Stella di puntare maggiormente su un pilota, lasciando a Bottas solamente le briciole in più di una occasione (si tenga in considerazione la gara di Sochi, soprattutto).
In vista della prossima stagione sarà però fondamentale ristabilire l’equilibrio all’interno della squadra. Bottas, chiaramente distrutto al termine di questo Campionato, dovrà riadattarsi al suo nuovo ruolo di secondo pilota, perché probabilmente dovrà comportarsi da gregario anche nel 2019 se gli avversari risulteranno ancora una volta all’altezza delle Frecce d’Argento.
Per il bene della Mercedes, e di Bottas soprattutto, sarà cruciale porre subito rimedio a quella forte dichiarazione sentita dopo il GP di Abu Dhabi: “Il 2018? Di sicuro il peggior anno della mia carriera”. Un obiettivo piuttosto articolato e pieno di sfaccettature, che punta a risollevare lo spirito del finlandese e aggiungere così un altro contendente alla lotta per il titolo piloti. In favore della Mercedes tutta.
Scritto da: Rovida Mirko