Con il calar del sipario sulla stagione 2018 di Formula 1 termina anche la seconda vita di Kimi Raikkonen al volante della Ferrari. Dopo una storia lunga otto anni e iniziata nel 2007 con il titolo piloti all’esordio, Iceman darà seguito alla propria carriera nella massima categoria con il team Sauber, compagine che lo aveva lanciato all’esordio nel circus. Raikkonen ha vestito i colori del cavallino rampante dal 2007 al 2009, vincendo due titoli costruttori (2007-2008) e il titolo piloti (2007), e dal 2014 al 2018. Proprio il 2018, stagione in cui ha ottenuto dodici podi e il successo a Austin, è stata di gran lunga la sua miglior stagione dal ritorno in Ferrari al principio dell’era turbo-ibrida. Raikkonen ha terminato il campionato in terza posizione, dietro al vincitore Hamilton e al compagno di squadra Vettel.
Il pilota di Espoo rimane ad oggi l’ultimo ad aver vinto un mondiale a Maranello, ma anche l’ultimo ad aver centrato una pole (Monza 2018) o colto una vittoria (Austin 2018). Lo stesso Raikkonen si è augurato che questo record non rimanga suo anche al termine del 2019, anno in cui la Ferrari lancerà nuovamente la sfida al binomio Hamilton-Mercedes. Per onorare la lunga avventura di Iceman in Ferrari, Sky Italia ha voluto dedicare a Kimi, certamente uno dei piloti più amati dai tifosi, uno speciale intitolato L’ultimo Imperatore.
Nel corso dell’intervista, l’ultima da pilota vestito di rosso, il pilota finlandese ha voluto rendere omaggio al team di Maranello: “La Ferrari è diversa rispetto a qualunque altro team, c’è una grande passione: ovunque tu vada nel mondo, tutti la conoscono. È anche un modo più italiano di vedere le cose. Non c’è troppa passione, ma a volte ne andrebbe bene anche un po’ meno. Ci integriamo molto bene insieme”.
Conosciuto per la sua natura introversa, in special modo davanti alle telecamere, Raikkonen ha voluto parlare del suo rapporto con l’Italia: “Io sono diverso dagli italiani, ma le cose sono funzionate piuttosto bene tra di noi. Sarà diverso i prossimi anni, ma rimarremo tutti amici anche se non lavoreremo più insieme. Questo è molto più importante. Ci vedremo nel paddock ogni weekend di gara quindi non ci sarà tanta differenza”.
Inevitabile una battuta sul suo successore, il giovane monegasco Charles Leclerc, reduce da un’ottima stagione di esordio in Sauber: “Conosce l’ambiente, arriva dall’Academy della Ferrari. Il suo arrivo è diverso dal mio che non conoscevo per nulla il contesto di Maranello. Per lui sarà più facile”.
I numerosi tifosi di Raikkonen potranno continuare ad acclamarlo per i prossimi due anni. Seppur in un contesto diverso, che difficilmente lo vedrà combattere per la vittoria, Kimi non ha voluto appendere il casco al chiodo dopo la decisione della Ferrari di sostituirlo con Leclerc. La sua esperienza potrà certamente far crescere il team Sauber, portandolo stabilmente a combattere per essere la miglior squadra dietro ai top team.