Se ne stanno dicendo di tutti i colori sul cambio al vertice Ferrari ufficializzato il 7 gennaio, con Mattia Binotto che ha sostituito Maurizio Arrivabene come Team Principal: tra chi sostiene a spada tratta il primo e critica il secondo, o chi è scettico riguardo questa inaspettata ma, in fondo, attesa mossa politica. Tante personalità del giornalismo ed ex addetti ai lavori si sono espressi sulla questione, mostrando una certa varietà di giudizio.
GIORGIO TERRUZZI
Moderatamente ottimista riguardo la promozione di Binotto a Team Principal; sul suo blog tesse le lodi di questo relativamente giovane ingegnere con doti di comando che potrebbero fare grande la Rossa. D’altro canto, potrebbe subire il peso della pressione in caso di mancanza di risultati anche non per colpa sua, non essendo lui un uomo politico.
“La sensazione è che il ribaltone in Ferrari non riguardi semplicemente i due protagonisti, ma un intero gruppo di lavoro messo nelle condizioni di operare meglio”.
GERHARD BERGER
Opinione illustre di un ex pilota del Cavallino che conosce molto bene l’ambiente Ferrari; secondo l’austriaco, Binotto è l’uomo giusto per puntare alla conquista del titolo perché conosce la parte tecnica del team e chi ci lavora. Promosso, quindi, a pieni voti il “licenziamento” di Arrivabene, anche perché Binotto è un uomo più vicino alla FIA e, con lui al timone, la Ferrari potrà esercitare maggiore peso politico.
UMBERTO ZAPELLONI
Forse il più dubbioso riguardo il cambio al vertice; l’ex giornalista della Gazzetta dello Sport lancia dalle colonne del suo blog un vero e proprio monito alla Scuderia del Cavallino e a chi lavorerà al fianco di Binotto, ossia di non lasciarlo solo quando le cose non andranno come previsto. Questo non in base ad una scarsa fiducia professionale nei suoi confronti, ma perché Zapelloni sa quanto sia difficile e crudele l’ambiente Rosso. Inoltre, si scaglia contro il sito inglese Motorsport.com che ha salutato in maniera poco carina la bocciatura di Arrivabene.
“Ho trovato davvero strani alcuni commenti apparsi su Motorsport.com. Spropositati. Perché Arrivabene ha fatto degli errori, ma se la Ferrari è tornata ad essere vincente lo deve anche a lui… Ma forse agli inglesi era antipatico proporrò per questo”.
LEO TURRINI
Chi ha avuto più a che fare con Arrivabene in questi anni, proprio come Turrini, non può fare a meno che esprimere il proprio dispiacere per questo cambiamento: sul suo blog, si rammarica di non averlo visto vincere, poiché le qualità umane e professionali dell’ormai ex Team Principal Ferrari avrebbero meritato qualcosa di più. Ovviamente anche Turrini rinnova gli auguri a Binotto che conosce da 20 anni, sottolineando come questa mossa fosse già nella mente dello scomparso Sergio Marchionne.