La nuova stagione di Formula 1 è alle porte; manca circa un mese alle prime presentazioni delle monoposto per la stagione 2019. Le nuove vetture saranno diverse, rispetto al 2018, dal punto di vista aerodinamico, grazie al nuovo regolamento tecnico, imposto dalla Federazione.
Con l’obiettivo dichiarato di rendere le gare più ricche di azione e sorpassi, il nuovo regolamento tecnico mira a rendere le vetture meno sensibili ai disturbi aerodinamici. Abbiamo spesso visto in passato piloti non riuscire a sopravanzare il proprio avversario nonostante un passo gara più veloce. Fatta eccezione per le zone DRS, in altri punti della pista seguire un avversario da vicino era controproducente a causa dell’aria “sporca” proveniente dall’altra monoposto. Seguire una vettura da così vicino, con un’aerodinamica così sensibile, rendeva la monoposto più sottosterzante in curva, con conseguente deterioramento degli pneumatici. Questo spesso ha portato i piloti a prendere distanza dal rivale davanti e a “preferire” un sorpasso tramite un undercut ai box.
Ecco perché la decisione della Federazione di porre rimedio con una rivisitazione del regolamento tecnico/aerodinamico. Prima della vera e propria rivoluzione tecnica prevista per la stagione 2021, il regolamento in vigore per il 2019 limiterà l’aerodinamica, in special modo all’avantreno.
In questo articolo analizzeremo dal punto di vista tecnico, quali sono stati i punti di intervento della Federazione e vedremo in anteprima come potrebbero essere le nuove vetture 2019.
ALA ANTERIORE
La componente più vincolata dal nuovo regolamento è l’ala anteriore. La nuova ala già ad occhio apparirà molto più semplice nella forma, e più larga. Per rendere la monoposto meno sensibile ai flussi turbolenti, sono state bandite tutte le superfici aerodinamiche a sbalzo (upper flaps) che erano ben visibili agli estremi dell’ala anteriore. L’ala anteriore sarà anche più larga di 200 mm: si passerà infatti da 1800 mm di larghezza a 2000 mm. Questo comporterà un allungamento delle vetture di 25 mm poiché l’ala, essendo a freccia, deve rispettare un certo angolo. Le paratie laterali saranno più semplici e inoltre l’ala stessa, nel suo complesso, risulterà più alta di 20 mm rispetto al piano di riferimento .
Abbiamo già visto durante i test estivi lo scorso anno alcuni team effettuare delle prove tecniche con le ali 2019. La Racing Point Force India, assieme alla Williams, è stato un team che ha incentrato molto del lavoro sullo studio dei flussi che saranno generati da queste nuove ali anteriori.
BARGE BOARDS
La Federazione è intervenuta anche nella zona dei barge board, ossia nei deviatori di flusso posti davanti alle pance che si occupano della gestione dei flussi che investono il “sidepot” della monoposto. Dal 2019 saranno limitati in altezza, con una riduzione di 150 mm dal piano di riferimento, ma contemporaneamente saranno più lunghi di 100 mm. Si passerà quindi da un’altezza massima dal piano di riferimento di 475 mm a 350 mm.
BRAKE DUCT
Molto vincolate saranno anche le prese dei freni, che dalla stagione 2019 si limiteranno a svolgere il solo lavoro di raffreddamento dell’impianto frenante. Non sarà più possibile implementare per regolamento qualsiasi aletta o superficie aerodinamica a sbalzo. Nel corso degli anni questa zona è stata fra le più soggette a sviluppo da parte dei team nel corso della stagione, con continue modifiche per cercare il massimo downforce possibile o una migliore pulizia dei flussi. Dalla prossima stagione questo non sarà più possibile col nuovo regolamento.
ALA POSTERIORE
Infine molte modifiche han riguardato anche l’ala posteriore. Per regolamento le nuove ali posteriori saranno più alte, più larghe, e l’apertura del flap del DRS sarà maggiorata. Le paratie laterali inoltre saranno prive di qualsiasi soffiaggio. Approvati anche i led rossi posteriori sulle paratie laterali, testati la scorsa stagione, e messi in vigore per il 2019 per aumentare la visibilità in caso di pioggia. I nuovi alettoni saranno dunque vistosamente più grandi, con una larghezza in più di 20 mm, e ben 70 mm più alti.
Le ali posteriori più grandi porteranno anche a una maggiore deportanza e resistenza all’aria e potremmo assistere a una calo delle velocità di punta. Questo discorso vale però solo a DRS chiuso, in quanto l’apertura del flap mobile sarà maggiorata di 20 millimetri.
SPECCHIETTI
Molto limitata sarà anche posizione e dimensione degli specchietti retrovisori, con la FIA che vincolerà posizione e dimensioni, rendendo quasi impossibile trovare un buco nel regolamento. Lo scorso anno Ferrari, Red Bull e Tororosso avevano dei soffiaggi negli specchietti, con la rossa che dal GP di Spagna in poi li aveva ancorati al dispositivo Halo. Dal 2019 gli specchietti saranno posizionati sopra le bocche dei radiatori, e non più ancorati ai lati dell’abitacolo o all’Halo.
CAPIENZA SERBATOIO E PESO GLOBALE
Ultima modifkca non riguarda più l’aerodinamica ma il peso totale delle monoposto. Con un serbatoio più capiente si passa dai 105 kg ai 110 kg di carburante massimo. Inoltre il peso minimo della vettura è incrementato per regolamento e avremo vetture che non dovranno pesare meno di 850 kg.
Non è comunque detto che, nonostante la limitazione aerodinamica, e il peso complessivo maggiorato, risultino più lente. C’è comunque da considerare gli step evolutivi delle Power Unit 2019, che sicuramente presenteranno ulteriori CV in più rispetto al 2018.