George Russell (neo pilota Williams) e Alexander Albon (Toro Rosso) hanno terminato da pochi mesi il campionato di Formula 2, chiudendo rispettivamente primo e terzo, e si stanno avvicinando al Gran Premio di debutto in Formula 1. Nonostante siano a un passo dalla vetta a cui hanno tanto ambito, entrambi sono tornati sui Kart, per una giornata di allenamento. Ieri i due piloti hanno infatti girato con i go-kart sul circuito internazionale South Garda Karting di Lonato e noi di CircusF1 li abbiamo osservati da vicino.
Per gli appassionati è qualcosa di speciale, assistere cioè al ritorno alle origini di due giovani piloti che sono stati protagonisti assoluti nella scena internazionale del karting e hanno poi scalato le categorie del motorsport fino a raggiungere l’olimpo della F1. Per noi è stato ancor più speciale scrutarli da vicino in questa giornata particolare, osservando come Russell e Albon si siano divertiti insieme ai colleghi Nyck de Vries e Antonio Fuoco e al pilota di rally Craig Breen. Nel kartodromo di Lonato il britannico e il tailandese non proiettavano l’immagine di due alfieri di Formula 1 distaccati e apparentemente irraggiungibili, ma semplicemente di due ragazzi con molta passione e tanta voglia di tornare umilmente dove tutto ha avuto inizio e con le persone con cui tutto ha avuto inizio. Il gusto genuino che provavano nel guidare era esplicito nel loro modo di comportarsi sia sul go-kart sia quando scendevano e sono stati intransigenti nel voler sfruttare anche l’ultimo turno disponibile.
Ha suscitato la nostra ammirazione guardare due piloti che stanno per iniziare a competere ai massimi livelli del motorsport con le monoposto più prestazionali del mondo chiedere consigli su come guidare un go-kart e migliorare la propria performance. È stato inoltre sorprendente notare lo spirito di competizione di due professionisti tipico di due ragazzini affamati che si danno battaglia nelle gare di kart. Russell pareva particolarmente determinato nel voler girare forte e dopo ogni turno si confrontava con i meccanici, i mentori e anche i piloti del team Birel Art, studiando con attenzione e concentrazione sia la telemetria sia le riprese on-board.
In pista il neocampione del mondo di Formula 2, pilota titolare della Williams F1 dal 2019, faceva passare chi era più veloce per mettersi dietro, seguire e provare a capire dove perdeva e come poteva migliorare. L’alfiere della Williams ha persino voluto mettere le gomme nuove e al termine della sessione ha lanciato i guanti sul sedile perché non era soddisfatto della sua prestazione e sembrava che avesse appena sbagliato una qualifica. Dopo aver girato in 47.0 il giovane britannico ha anche scherzato con la squadra dicendo “in arrivo un 46.5, anzi 46.8”e paragonava i suoi tempi a quelli dei suoi rivali amici. Il ragazzo di King’s Lynn dava costantemente feedback sul comportamento del telaio e si impegnava per apprendere come doveva guidarlo e per progredire in ogni turno.
Sia Albon che Russell si sono mostrati molto umili, disponibili e gentili nei nostri confronti e con l’inglese siamo riusciti a scambiare due chiacchiere. Abbiamo chiesto al pilota Mercedes com’è tornare sul kart e lui ha risposto che è bello, ma difficile. Il britannico ha specificato che, non avendo mai fatto la KZ (classe con il cambio), stava faticando e probabilmente con un OK (go-kart monomarcia) sarebbe andato meglio. Il giovane di King’s Lynn ha continuato raccontando che poco tempo fa è andato a girare con l’OK in Inghilterra, sul circuito PF international. La sua narrazione somigliava a quella, molto comune, di un ragazzino che corre in kart e spiega, sicuro di sé, come è stato veloce nei test ed è stata una chiara espressione della sua anima competitiva. Il neocampione del mondo di Formula 2 ha infatti palesemente dimostrato come sia parte dell’indole di un pilota voler sempre essere il più forte, anche quando è fresco di due titoli in monoposto nelle categorie a ridosso di quella regina, sta per approdare in Formula 1 e torna alle origini per una giornata di preparazione psico-fisica e divertimento. Il ventenne conversava con noi senza problemi e alla nostra domanda sul perché non avesse fatto la KZ ha risposto semplicemente che lui è andato direttamente in Formula 4 e sono percorsi differenti rispetto a quelli ad esempio di Charles (Leclerc). Infine, il nuovo rookie ha ammesso che questo piccolo mezzo è davvero divertente, ma diverso rispetto agli altri e tosto da guidare.
Russell era inoltre particolarmente attento all’allenamento, controllando metodicamente il suo orologio che rilevava la frequenza cardiaca e dichiarando che mentre guidava aveva i battiti come quando si allenava sul tapis roulant con la maschera. Anche l’alfiere della Toro Rosso curava molto l’aspetto della preparazione oltre a quello del puro divertimento, mettendosi una cintura cardiaca. Indubbiamente l’intento dei due giovani piloti era quello di allenarsi in vista della stagione importante e impegnativa che li aspetta, ma anche di farlo in maniera diversa rispetto all’ordinario, decisamente più appassionante e in un ambiente famigliare. Entrambi i piloti F1 erano con i team nei quali correvano ai tempi dei go-kart e l’inglese era addirittura seguito dallo stesso meccanico che lo seguiva prima che debuttasse in monoposto. È stata una bella scena vederli scherzare ancora insieme come fanno tipicamente piloti e meccanici nel mondo del kart e notare come a fine giornata il ventenne di King’s Lynn abbia voluto fare una foto insieme a lui davanti al suo Birel Art. Probabilmente anche una manifestazione di riconoscenza unita alla consapevolezza di poter imparare molto tutt’ora da una persona che sicuramente ha contribuito alla sua crescita sia come pilota sia come essere umano.
I due nuovi piloti di Williams e Toro Rosso hanno girato insieme divertendosi come ai vecchi tempi, dando il massimo come in una vera gara e nell’ultimo turno il tailandese, sul suo Energy, ha anche infilato l’inglese grazie a un sorpasso deciso al primo tornantino del pettine. Per noi “spettatori privilegiati” i sorrisi di entrambi nel rivivere questi momenti sono la testimonianza della passione che nutrono per questa disciplina e delle emozioni che un go-kart riesce ancora a trasmettergli nonostante guidino bolidi a più di 300 km/h per i circuiti più illustri al mondo.
Il back to basics non stanca mai quindi e, come per Charles Leclerc e Pierre Gasly, siamo impazienti di vedere Russell e Albon in pista nell’olimpo del motorsport, curiosi di scoprire se riporteranno anche un return to basics.
Rimanete collegati, noi di CircusF1 vi terremo aggiornati.
Alcune foto di @georgerussell63 e @alex_albon in pista oggi con i #Kart sul circuito bresciano di Lonato!#F1 #Russell #Williams #Albon #ToroRosso
// foto: livraghi // pic.twitter.com/6cJs4U4xYm— Andrea Gallazzi | CircusF1.com (@CircusFuno) 21 gennaio 2019