Christian Horner è intervenuto a gamba tesa contro i nuovi regolamenti aerodinamici voluti da Liberty Media per il 2019 per incrementare i sorpassi. Durante l’evento di lancio della nuova stagione, il boss Red Bull si è mostrato molto scettico relativamente alle nuove specifiche tecniche, definendole “inutili” e “costose”.
Le modifiche tecniche volute da Liberty consistono sostanzialmente in una nuova ala anteriore, resa più semplice dalla limitazione di appendici aerodinamiche ad essa applicabili e più larga. In conseguenza di ciò, si sono rese necessarie delle modifiche ai bargeboards laterali e ai condotti dell’impianto frenante, per consentire al pilota di seguire da vicino la vettura che lo precede senza perdere carico aerodinamico e quindi direzionalità. Tutte queste novità, pensate per favorire i sorpassi e quindi, in ultima analisi, lo spettacolo televisivo, sono risultate molto costose, e non convincono Horner.
“Non penso che queste modifiche cambieranno molto.- ha dichiarato il Team Principal della Red Bull- Da quello che possiamo vedere, le macchine saranno leggermente diverse, ma non credo che questo sarà influente sulla possibilità di seguire l’avversario da vicino”. Quello che succederà nei primi GP, ha continuato Horner, “sarà che alcuni team avranno capito da subito come far funzionare le nuove ali al meglio, altri no. Quindi assisteremo ad un rapido sviluppo e miglioramento di alcune squadre nei primi mesi del Mondiale”.
L’idea di inserire queste nuove specifiche tecniche è nata dopo il GP d’Australia dello scorso anno, quando non si erano visti molti sorpassi in pista. In sostanza, con le nuove regole si è voluto in qualche modo anticipare quanto si vedrà in pista dal 2021, ed è proprio questo a non convincere Horner. “Penso che si accorgeranno anche loro di avere fatto un errore. Hanno semplicemente preso un pezzo dei nuovi regolamenti in vigore dal 2021 e lo hanno inserito sulla vettura attuale. In queste cose, non esiste il tocco magico che ti fa risolvere tutti i problemi, tutto deve lavorare in totale armonia. Penso sia alquanto azzardato dire che questa soluzione funzionerà; in realtà al momento è solo molto costosa, e la spesa ricade ovviamente sui team”. A confermare le parole di Horner, è arrivato Helmut Marko, che ha parlato di circa 15 milioni di Euro spesi da Red Bull per sviluppare le nuove soluzioni aerodinamiche (e sperando che tutto funzioni una volta in pista!).
Quello che ha lasciato un po’ spiazzati gli addetti ai lavori, è stato il fatto di cambiare le regole dopo solo un Gran Premio, peraltro particolare come quello di Melbourne. “Penso che la gara in Australia sarà esattamente come gli anni passati.- ha continuato Horner- All’Albert Park il problema non sono le macchine, ma il tracciato stesso. Non ci sono dei punti di sorpasso chiari con frenate violente, quindi a meno di avere una differenza di velocità importante, il sorpasso stesso diventa difficile se non una missione impossibile. La realtà è questa: è una location ottima, un evento eccezionale, ma il tracciato ha delle limitazioni per quanto riguarda la spettacolarità delle gare”.
E’ difficile dare torto a Christian Horner riguardo la gara australiana: il circuito di Melbourne è molto particolare, un semi-cittadino con molte curve veloci in cui trovare il sorpasso non è semplice; a ciò si aggiunga che è la prima gara del calendario, con tutte le conseguenze che ne seguono. Certo, prima di trarre conclusioni e giudicare se una soluzione funzionerà o meno, è sempre meglio attendere qualche gara su circuiti diversi.
Sicuramente la spesa per i team non è stata indifferente, ma c’è un altro aspetto su cui il Team Principal Red Bull sembra possa avere ragione: fondamentalmente, si è anticipata a quest’anno una soluzione in programma dal 2021. Il fatto è che la vettura attuale e quella che scenderà in pista da quella data saranno molto diverse, e l’implementazione di una parte di quella sulla macchina attuale lascia non pochi dubbi. In ogni caso, per trarre conclusioni adeguate, bisognerà aspettare i primi GP su piste più probanti dal punto di vista dello spettacolo, come Sakhir o Baku.