I motori sono ormai pronti ad accendersi, e l’avvio del campionato mondiale F1 2019 è ormai alle porte. Rispettando una trazione che prosegue dal 1996, l’avvio della nuova stagione coincide con l’appuntamento di Melbourne, sede del Gran Premio d’Australia. Così come sta accadendo quest’anno in questo periodo di metà marzo, anche nel 2018 i tifosi di tutto il mondo erano in trepida attesa per l’inizio di una nuova storia da scrivere nel grande libro della F1.
A partire da questa stagione, infatti, alla vigilia di ogni GP CircusF1 vi riporta indietro nel tempo di anno esatto, per rivivere e riassaporare le emozioni vissute 365 giorni prima sullo stesso circuito. Dalle prove libere fino ai brividi della gara.
LE GRANDI NOVITA’ DEL 2018
Il 25 marzo 2018 la F1 apre le danze del nuovo campionato sul circuito cittadino di Albert Park, nella suggestiva cornice di Melbourne. Essendo la prima gara dell’anno, sono diverse le novità regolamentari introdotte rispetto al 2017, e su tutte spicca l’esordio ufficiale dell’Halo. Il nuovo sistema di sicurezza, approvato dalla FIA per proteggere la testa del pilota, fa storcere il naso agli appassionati per l’evidente peggioramento dell’estetica delle monoposto rispetto al 2017. Una soluzione che fa subito discutere, ma che in futuro si rivelerà fondamentale in alcuni incidenti.
A differenza di quanto si verificherà quest’anno, nel 2018 Melbourne vede l’inserimento di pochi volti nuovi in pista. Mentre la grande maggioranza dei team confermano le proprie line-up, le uniche novità si vedono in Toro Rosso, Sauber e Williams. La scuderia di Faenza, dopo i numerosi cambi di sedili visti nel 2017, ufficializza definitivamente la coppia di piloti costituita dal francese Pierre Gasly e Brendon Hartley. In Sauber e Williams, invece, si sceglie di promuovere due giovani piloti in orbita F1. Il team svizzero gioca la carta del monegasco Charles Leclerc (che esattamente un anno dopo è pronto ad affrontare un nuovo capitolo della sua carriera in Ferrari), che affianca così lo svedese Marcus Ericsson. Dal canto suo, la Williams punta sul russo Sergej Sirotkin a fianco del canadese Lance Stroll.
Oltre al mercato piloti, la Toro Rosso presenta un’importante novità anche in chiave motori: nel 2018, infatti, la casa faentina si accorda con la Honda per la fornitura delle nuove power unit, abbandonando così la partnership con Renault. Curiosamente fa l’esatto opposto la McLaren, che mette la parola fine al binomio disastroso con i motori giapponesi per accordarsi proprio con la Renault.
LE PROVE LIBERE
E così, il 23 marzo 2018 si apre finalmente il sipario sul nuovo campionato del mondo. Dopo l’incoraggiante sessione di test invernali, la Mercedes si ripropone nel ruolo di team da battere, forte del titolo di campione del mondo costruttori in carica e con Lewis Hamilton a sua volta chiamato a difendere il mondiale conquistato nel 2017.
E infatti, il potenziale delle Mercedes emerge sin dalle prime sessioni di prove libere. Sia nella prima che nella seconda manche di prove, è proprio Hamilton a chiudere al comando della classifica, con Bottas che chiude in 2° posizione davanti a Max Verstappen. L’olandese scippa poi la seconda piazza al finlandese nella seconda sessione, dimostrando un buon stato di forma della nuova Red Bull-Renault.
La musica cambia completamente nella terza fase di prove libere, in programma sabato. A chiudere in testa alla classifica è infatti la Ferrari di Sebastian Vettel, con il tedesco che mantiene alle sue spalle proprio il compagno di squadra Kimi Raikkonen. Al terzo posto, sorprendentemente, chiude Marcus Ericsson, completando così una piccola tripletta dei motorizzati Ferrari in vista delle imminenti qualifiche.
QUALIFICHE – MERCEDES AD ALTI E BASSI
Il miglior tempo nella terza sessione di libere galvanizza l’intero ambiente Ferrari, che con i suoi piloti si candida alla conquista della prima pole position della stagione. L’impresa, però, viene raggiunta da Lewis Hamilton. Con il tempo di 1’21”164, l’inglese realizza un giro veloce formidabile, staccando la Ferrari di Vettel di circa 7 decimi. Al 3° posto si piazza la seconda Ferrari di Raikkonen, tallonato dal duo della Red Bull costituito da Verstappen e Ricciardo, quest’ultimo chiamato a riscattarsi in gara davanti al suo pubblico. E mentre la Haas festeggia il suo miglior risultato di sempre in qualifica (6° Grosjean e 7° Magnussen), la Mercedes sorride a metà. Da un lato Hamilton parte in pole position, ma dall’altro deve fare i conti con il 10° posto in griglia di Valtteri Bottas, protagonista di un incidente in avvio di Q3 che danneggia pesantemente la macchina, e costringe i meccanici alla prematura sostituzione del cambio.
LA GARA – IL TRIONFO DI VETTEL
Domenica 25 marzo 2018, dopo una lunga attesa, si torna realmente a fare sul serio. Allo spegnimento del semaforo rosso le Ferrari scattano bene al via, ma Hamilton resiste agli attacchi, conservando la leadership della corsa davanti a Raikkonen, che nel frattempo ha scavalcato il suo compagno di squadra.
Le Ferrari mantengono il ritmo del leader della corsa per circa venti giri, fino a quando Raikkonen torna al box per il cambio gomme. Successivamente Hamilton compie la stessa mossa, rientrando ai box ed uscendo alle spalle di Vettel, che nel frattempo decide di adottare una strategia differente e ritardare il suo pit stop. Una scelta che si rivelerà fondamentale anche per quello che accade in pista: la Haas, forte di un ottimo risultato in qualifica, decide di commettere un “suicidio” sportivo proprio durante il cambio gomme.
Sia a Magnussen che a Grosjean vengono fissati male i pneumatici durante il cambio gomme, con il francese che è addirittura costretto a ritirarsi per il distacco di un pneumatico dopo l’uscita dalla corsia box.
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L’incidente costringe la direzione gara ad imporre il regime di Virtual Safety Car, favorendo così la strategia di Vettel. Approfittando del distacco accumulato su Hamilton, e con i ritmi di gara “congelati”, il tedesco approfitta del momento perfetto per rientrare ai box, uscendo in pista proprio davanti ad Hamilton e guadagnando la testa della corsa. La parte nobile della classifica rimarrà invariata fino alla bandiera a scacchi, con Sebastian Vettel che va così a vincere il Gran Premio d’Australia 2018, inaugurando la nuova stagione nel migliore dei modi. Al 2° posto chiude invece Hamilton, seguito da Kimi Raikkonen. Fuori dal podio l’idolo di casa Daniel Ricciardo, con un 4° posto impreziosito dalla firma sul giro più veloce della corsa. Ottima anche la prestazione di Fernando Alonso, 5° con la sua nuova McLaren-Renault davanti all’altra Red Bull di Max Verstappen.
Con la vittoria conquistata a Melbourne, Sebastian Vettel taglia inoltre il traguardo dei 100 podi conquistati in F1.