La Formula 1 si appresta a dare il via al campionato 2019 con la prima gara dell’anno a Melbourne, dove domenica prossima si disputerà il Gran Premio d’Australia.
Come vuole la tradizione dal 1996, salvo qualche rara eccezione, il sipario sul campionato del mondo si alza proprio sul circuito di Albert Park, nell’incantevole scenario di Melbourne che ha ormai sostituito in pieno il ruolo da protagonista che era sempre toccato ad Adelaide.
Su questo tracciato, veloce e spettacolare, abbiamo assistito ad esordi incredibili, colpi di scena pazzeschi, ma anche, purtroppo, ad incidenti da brividi lungo la schiena. E a proposito di quest’ultimo aspetto, fa un certo senso pensare che la maggioranza dei botti più violenti capitati a Melbourne siano avvenuti tutti nello stesso punto: la curva 3.
Una zona dove le vetture arrivano a velocità elevate, costringendo i piloti a brusche frenate per poter impostare una curva piuttosto stretta nel modo più congeniale. Per noi che vediamo i piloti da casa, la manovra appare sempre calcolata, semplice e ripetuta in modo quasi perfetto giro dopo giro. Ma non è così facile come sembra.
Nel corso delle varie edizioni disputate a Melbourne, sono stati ben tre gli incidenti, più o meno gravi, che si sono verificati proprio in questo punto. Anche se la natura dell’automobilismo prevede purtroppo l’incidente come fatto inevitabile, la speranza è quella di poter fermare qui la lista degli episodi di rilievo capitati in curva 3.
1996 – Il volo di Brundle
Il primo incidente spaventoso risale proprio in concomitanza con la prima edizione del GP d’Australia a Melbourne, nel 1996. E’ il primo anno della nuove line-up della Ferrari costituita da Michael Schumacher ed Eddie Irvine, ma anche dell’esordio di Jacques Villeneuve al volante della Williams.
La curiosità nel vedere queste grandi novità all’opera in gara viene subito assecondata da quanto accade in partenza. Quando il gruppone arriva alla Curva 3, i piloti al comando della classifica superano l’ostacolo senza alcun problema. Diversamente accade più nelle retrovie.
La Jordan di Martin Brundle tenta di superare in staccata la McLaren di David Coulthard, ma il pilota inglese si ritrova improvvisamente davanti a sè la vettura dello scozzese di traverso e priva di controllo. Nell’impatto, inevitabile, la Jordan spicca il volo e ricade rovinosamente nella sabbia, con la vettura che subisce danni significativi a seguito del ribaltamento avvenuto a forte velocità.
La direzione gara interrompe subito la corsa con l’esposizione della bandiera rossa, e per Brundle si temono conseguenze. Fortunatamente, l’inglese esce dalla vettura illeso e perfettamente sulle sue gambe.
2001 – L’incidente più tragico
L’episodio più grave, ad ogni modo, va in scena in occasione del GP d’Australia 2001. In un fine settimana caratterizzato dal brutto incidente di Michael Schumacher nelle prove libere, è proprio l’altro Schumacher, il fratello Ralf, a rimanere coinvolto in un’altra, terribile circostanza.
Il tedesco, allora in Williams, sta difendendo la sua posizione dagli attacchi del canadese Jacques Villeneuve, sempre più vicino agli scarichi con la sua BAR. Il campione del mondo 1997 tenta di affondare il sorpasso proprio a ridosso della curva 3, ma Schumacher, che si trova davanti, riduce improvvisamente la velocità prima della zona di frenata.
Villeneuve, in piena scia, non può far nulla per evitare l’impatto. La BAR del canadese spicca il volo, e va ad urtare violentemente contro la rete di recinzione a bordo pista. Nonostante l’immenso spavento, i due piloti escono incolumi dalle rispettive monoposto.
Disgraziatamente, una ruota della BAR colpisce un commissario di percorso, che si trovata a bordo pista proprio nella zona dell’impatto. Nonostante i soccorsi immediati, per Graham Beveridge (questo il nome dello sfortunato volontario) non c’è nulla da fare.
2016 – Lo spavento di Alonso
In tempi più recenti, l’incidente più incredibile e spettacolare avvenuto in Curva 3 si verifica nel 2016.
Al volante di una McLaren-Honda disastrosa in termini di prestazioni, Fernando Alonso cerca di fare del suo meglio per rimontare posizioni ed uscire dalle sabbie mobili delle retrovie.
Nella sua battaglia personale, lo spagnolo si trova davanti la Haas del messicano Gutierrez. Il due-volte campione del mondo tenta una manovra di sorpasso molto simile a quella tentata da Villeneuve quindici anni prima, e l’esito è sfortunatamente lo stesso.
A differenza del canadese, Alonso non spicca il volo subito, ma la sua McLaren s’intraversa ad alta velocità poco prima della sabbia. Quest’ultima fa volare letteralmente la McLaren, che si cappotta più volte nella via di fuga prima di terminare la sua folle corsa contro le barriere. Gutierrez è il primo a sincerarsi delle condizioni dello spagnolo, che pur uscendo con qualche difficoltà dalla monoposto non presenta alcuna ferita. Un vero e proprio miracolo.