Lasciata alle spalle l’Australia, il Circus della Formula 1 si sposta in medio-oriente per il secondo appuntamento stagionale, il GP del Bahrain. Fra il 29 e il 31 marzo la Formula 1 è di casa a Sakhir, circuito circondato dal deserto e quindi con condizioni ambientali particolari: la sabbia che spesso viene portata in pista ne è un esempio.
Nonostante il Gran Premio si svolga in notturna, le alte temperature (in media fra i 26 e i 31 gradi) non abbandonano il circuito. Esse generano un enorme grip meccanico e rappresentano una difficile sfida tecnica per le vetture: lo smaltimento del calore in frenata è l’obiettivo che i team si devono imporre per portare a termine la gara senza problemi.
Al calore atmosferico si aggiunge il numero elevato di frenate, concentrate soprattutto nella parte centrale della pista, e la distanza ravvicinata fra di esse: risultato è un grande stress a cui è sottoposto l’impianto frenante e la conseguente usura dei materiali d’attrito.
I tecnici Brembo hanno classificato il Bahrain International Circuit come altamente impegnativo per i freni, con un indice di difficoltà di 4 su una scala da 1 a 5, alle spalle solamente di piste come Montreal, Città del Messico, Abu Dhabi e Singapore.
L’impegno dei freni durante il GP
Nel circuito di Sakhir si usano i freni per circa 15 secondi e mezzo al giro, circa il 18 per cento del tempo totale. Ciò equivale a più di 450 frenate nell’arco del Gran Premio, per fare ciò i piloti devono esercitare un carico pari a 60 tonnellate, ossia 650 kg al minuto.
Per quanto riguarda la decelerazione massima, la media sul giro è di circa 4,1 g. Tranne che in curva 6 infatti, dove la decelerazione è di 2,3 g, nelle altre curve questo valore non scende mai sotto ai 3,5 g.
Le frenate più impegnative
Il Bahrain International Circuit si compone di 8 frenate, di cui 3 considerate dai tecnici Brembo impegnative per i freni, 4 di media difficoltà, solo una considerata semplice.
Come accade nella maggior parte delle piste, la frenata più impegnativa è quella di curva 1: alla fine del rettilineo principale, lungo 1,1 km, si scende da 331 km/h a 83 km/h in 2,4 secondi, il tutto nello spazio di 118 m. Sono necessari 212 kg di pressione sul pedale per i piloti, i quali devono sopportare 5,5 g di decelerazione. Notevoli sono anche le frenate di curva 14 (4,9 g, da 309 a 137 km/h in 101 metri) e di curva 4 (4,4 g, da 299 a 132 km/h in 106 metri).
Il GP del Bahrain di Formula 1 2019 secondo Brembo
Scritto da: Fabio Parolin