Da Leclerc a Schumacher: i segreti della Ferrari Driver Academy [ VIDEO ]
Dopo uno straordinario weekend in Bahrain, il giovane pilota della Ferrari Charles Leclerc è diventato il centro dell’interesse mediatico che ruota attorno alla compagine di Maranello. Con la pole position di sabato scorso, il driver monegasco è diventato il più giovane poleman nella storia della Scuderia. L’aggressività, unita alla disarmante lucidità con cui si è andato a riprendere la leadership dopo una partenza a rilento, hanno messo in crisi il titolatissimo compagno di box Sebastian Vettel.
Leclerc è anche il primo prodotto della Ferrari Driver Academy ad essere diventato pilota ufficiale della Rossa. Entrato nel “vivaio” della Ferrari nel 2016, Leclerc ha vinto prima la GP3, titolo arrivato dopo aver lottato sino all’ultimo round con l’allora compagno di team Albon (quest’anno in Toro Rosso), per poi dominare la scena nel 2017 in Formula 2. Nel 2018 il debutto in Formula 1 con l’Alfa Sauber che lo ha svelato al grande pubblico come potenziale fenomeno. La promozione in Ferrari per la stagione che è iniziata poche settimane fa in Australia è stata sicuramente una mossa che ha rotto lo status quo della Scuderia, unita per altro alla nomina di Binotto come team principal.
La curiosità che si è generata attorno a Leclerc ha portato molti a domandarsi il ruolo che ha avuto la FDA nel formare il pilota che ha stupito tutti nel weekend di Sakhir. Attiva dal 2009, la FDA ha avuto tra le sue fila piloti come Jules Bianchi, Sergio Perez e Lance Stroll. Il programma sportivo che da quest’anno è coordinato da Marco Matassa seleziona i propri piloti dalle categorie minori, oppure direttamente dal karting. Il quartier generale della FDA si trova a Fiorano. L’obiettivo è immergere questi ragazzi nell’ambiente Ferrari, avvicinandoli al motorsport da tutte le angolazioni. Non vengono tralasciate le molteplici competenze richieste a un pilota, che viene seguito anche nell’approccio mediatico.
Il nuovo acquisto della FDA risponde al nome di Mick Schumacher. Il suo ingresso nella famiglia Ferrari ha chiaramente anche un forte valore emozionale e i tifosi seguiranno con trepidazione il proseguo del suo percorso di avvicinamento alla massima categoria. Proprio il figlio di Michael è stato tra i protagonisti delle due giornate di test che si sono appena svolte in Bahrain, le sue prime su una vettura di Formula 1. Come fatto in passato con altri giovani promesse, la Ferrari ha voluto sfruttare una sessione di test ufficiali per valutarlo e metterlo alla prova.
L’esplosione di Leclerc e l’ingresso di Schumi Jr nella famiglia Ferrari hanno creato molta attenzione attorno al programma giovani della Ferrari. Dopo quasi dieci anni di attività, l’Academy è ormai una struttura ben consolidata, diventata punto di riferimento tra i “vivai” dei team di Formula 1, anche grazie alla partnership tecnica ed economica con Alfa Romeo Racing.