“It’s something unpredictable, but in the end it’s right. I hope you had the time of your life”. Ovvero, è qualcosa di imprevedibile, ma alla fine è giusto così. Spero che tu ti sia goduto il momento. Era il 1997 ed i Green Day presentavano al mondo la loro “Good Riddance (Time Of Your Life)” che, di lì a poco, avrebbe fatto il giro del mondo. Nello stesso anno, nel Principato di Monaco, nasceva Charles Leclerc: un bambino pronto a fare i conti col destino.
Sogni, fatiche, sudore e speranze. Ventidue anni di mani giunte in preghiera e di grandi aspettative. Ventidue anni in cui sei abituato a bruciare le tappe e l’asfalto, a bruciare ogni ostacolo. Arrivi in Formula 1 ed un passo dopo sei in Ferrari. Un sogno che diventa realtà alla prima sportellata con Vettel, con tanta voglia di lasciarlo lì sul posto. Da numero due rosso della roulette del paddock a numero uno, in qualifica e nella storia. Poleman diverso numero 99 al gp numero 999 della storia: un ragazzo destinato a scriverla, pagina dopo pagina.
E’ qualcosa di imprevedibile ma alla fine no, non è giusto. Non c’è nulla di giusto nei quindici secondi da incubo di un team radio, del cronometro che scorre e del gap che si accorcia. “Oh my God”, sta succedendo. Il sogno svanisce e tu sei lì, a stritolare il volante, senza poter fare nulla. Guardi avanti, stringi i denti e ti chiedi perchè. Lo sguardo passa da uno specchietto all’altro, sperando di veder scomparire quel dannato engine sullo sterzo. Passano i secondi e gli avversari, come frecce, lasciandoti sul posto tra la rabbia e la rassegnazione.
E’ tutto svanito, tutto finito. Pochi istanti, un “What’s happening?!” e la velocità che si abbassa. Ma tu sul podio ci sali lo stesso, perchè dopotutto le tue soddisfazioni vuoi comunque prendertele. Stringi le mani degli avversari, accetti i complimenti, abbassi lo sguardo ed accenni un sorriso. La prassi di chi ha subito una delle peggiori delusioni è servita, ma è qui che entra in gioco il karma.
Storie del genere ti formano, stridono ma sai che ti serviranno. Ad assorbire i colpi e le manate che il destino ed ogni suo alleato sapranno affibiarti. Ma per Charles Lecler il futuro sembra avere addosso già il suo sorriso. Perchè sì, è qualcosa di imprevedibile e non è affatto giusto, ma il monegasco il suo presente l’ha vissuto al massimo e si è goduto ogni istante, come avrebbero cantato i Green Day, fino a quel maledetto engine.
Leclerc sistema il berretto, asciuga le lacrime e torna a guardare lontano, perchè dal Bahrain torna a casa con una bella e grande consapevolezza, quella di avere tutte le carte per giocarsi grandi sogni. Ed in più, ha un conto aperto con il karma.
VIDEO: IL MOMENTO IN CUI LECLERC RALLENTA PER I PROBLEMI ALLA POWER UNIT FERRARI
GP BAHRAIN F1 2019 ORDINE D'ARRIVO - Domenica 31 Marzo 2019 Pos Nr. Pilota Team Tempo/Gap 1 44 L. Hamilton Mercedes 1:34'21"295 2 77 V. Bottas Mercedes + 2"980 3 16 C. Leclerc Ferrari + 6"131 4 33 M. Verstappen Red Bull + 6"408 5 5 S. Vettel Ferrari + 36"068 6 4 L. Norris McLaren + 45"754 7 7 K. Raikkonen Alfa Romeo + 47"470 8 10 P. Gasly Red Bull + 58"094 9 23 A. Albon Toro Rosso + 62"697 10 11 S. Perez Racing Point + 63"696 11 99 A. Giovinazzi Alfa Romeo + 64"599 12 26 D. Kvyat Toro Rosso + 1 giro 13 20 K. Magnussen Haas + 1 giro 14 18 L. Stroll Racing Point + 1 giro 15 63 G. Russell Williams + 1 giro 16 88 R. Kubica Williams + 2 giri 17 27 N. Hulkenberg Renault Ritirato 18 3 D. Ricciardo Renault Ritirato 19 55 C. Sainz McLaren Ritirato 20 8 R. Grosjean Haas Ritirato CLASSIFICA PILOTI F1 2019 1 V. Bottas Mercedes 44 2 L. Hamilton Mercedes 43 3 M. Verstappen Red Bull 27 4 C. Leclerc Ferrari 26 5 S. Vettel Ferrari 22 6 K. Raikkonen Alfa Romeo 10 7 L. Norris McLaren 8 8 K. Magnussen Haas 8 9 N. Hulkenberg Renault 6 10 P. Gasly Red Bull 4 11 L. Stroll Racing Point 2 12 A. Albon Toro Rosso 2 13 D. Kvyat Toro Rosso 1 14 S. Perez Racing Point 1 CLASSIFICA COSTRUTTORI F1 2019 1 Mercedes 87 2 Ferrari 48 3 Red Bull 31 4 Alfa Romeo 10 5 McLaren 8 6 Haas 8 7 Renault 6 8 Racing Point 3 9 Toro Rosso 3