Il Gran Premio del Bahrain di Formula 1, secondo appuntamento del Campionato Mondiale 2019, ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi della Ferrari.
Con una prima fila tutta Rossa il sabato e con un passo gara superiore a tutte le altre monoposto la domenica, la vittoria è sfumata “solo” per un problema di affidabilità. Charles Leclerc infatti è stato rallentato da un inconveniente alla Power Unit.
I commenti sul web e sulla carta stampata si sono concentrati sulle performance della Ferrari, sui problemi (diversi) di Charles Leclerc e di Sebastian Vettel e sulla ritrovata competitività della SF90, dopo i dubbi che erano emersi in Australia.
Giancarlo Minardi, dal suo sito internet minardi.it, ha commentato: “Meglio dover risolvere un problema di affidabilità, piuttosto che di prestazione”. La nota positiva del Gran Premio del Bahrain, ha voluto sottolineare il manager faentino “è la reazione positiva della Ferrari che è tornata quella vista durante i test spagnoli”.
Analogo commento anche per Umberto Zapelloni che, dal suo blog topspeed, ha scritto: “…meglio avere una macchina veloce ma non affidabile che affidabile, ma lenta”, riferendosi ovviamente alla Ferrari. L’ex direttore della Gazzetta, ha poi anche aggiunto un commento su Leclerc: “Vorrei mordermi la lingua, ma oggi azzardo nel dire che in Ferrari è cominciato il terremoto… che l’uomo su cui puntare diventerà Charles…”.
Non proprio della stessa opinione Leo Turrini che sul tema affidabilità / prestazione ha così commentato: “Purtroppo il ragazzo d’oro non ha raccolto quanto il suo talento eccezionale meritava. E questa è l’unica cosa da salvare sul fronte Rosso, perché avere la prestazione in assenza di affidabilità è come ordinare aragosta al ristorante non avendo i soldi per pagare e il cameriere ti becca e ti porta via il piatto da sotto il naso”.
Dalle colonne del Corriere della Sera, Daniele Sparisci ha criticato sia la Ferrari che Vettel: “…un bottino magrissimo partendo da una prima fila tutta rossa. Bocciata l’affidabilità e bocciato Vettel, in confusione totale”. Il giornalista ha poi paragonato a una “via crucis” la traversata nel deserto del tedesco e della Ferrari.
E tra due settimane il Circus della Formula 1 sarà in Cina, dove per la Ferrari – secondo Gianluca Gasperini, Gazzetta – sarà vietato sbagliare: “…meglio andar forte con qualche problema da sistemare che finire le gare ma con mezzo minuto di distacco… Questo non toglie che dalla Cina sia già vietato sbagliare”.
GP BAHRAIN F1 2019 – I VIDEO DI GARA E DOPO GARA