Charles Leclerc ha ignorato un ordine di scuderia quando ha sorpassato Sebastian Vettel al sesto giro del GP del Bahrain. Dal muretto Ferrari infatti, gli era stato chiesto di aspettare due giri prima di effettuare la manovra, ma il monegasco non ha voluto tergiversare oltre e ha sorpassato il team mate dopo un solo giro!
Ricapitoliamo quanto successo nei primi giri del GP di Sakhir. In partenza, Vettel ha avuto uno scatto migliore del team mate, e si è portato in prima posizione. Dietro di lui, Leclerc è stato passato anche da Bottas, che a sua volta si era appena liberato di Hamilton. Alla prima curva del secondo giro, però, il finlandese ha sbagliato la staccata, arrivando lungo e permettendo a Charles di tornare in seconda posizione e andare a caccia del compagno di squadra, che nel frattempo aveva preso un margine di due secondi. Non gli ci è voluto molto per tornare sotto, e al quinto giro il distacco era già visibilmente sotto il secondo, con la possibilità di aprire il DRS.
A questo punto, sul rettifilo principale, Leclerc si è aperto via radio: “Sono più veloce ragazzi!” [ AUDIO ]. Il messaggio è stato trasmesso anche dalla regia internazionale, che però non ha mandato in onda la risposta del muretto, arrivata pochi secondi più tardi, all’altezza di curva sei: “Mantieni la posizione per altri due giri!”. Il giovane monegasco era però effettivamente molto più veloce di Vettel, e ha deciso di passarlo già al giro successivo, alla staccata di curva uno, prendendosi anche qualche rischio, perchè il tedesco ha comunque difeso la posizione. Dopo la gara, lo stesso Charles ha ammesso di avere disobbedito all’ordine del team.
“Quando ho parlato via radio, volevo solo comunicare la situazione – ha dichiarato Leclerc -. Mi hanno ordinato di stare dietro per due giri, ma poi mi si è presentata l’occasione, sono passato, ero più veloce e ho fatto la mia gara”. Anche in Ferrari, chiaramente, ci sono delle “regole di ingaggio” precise: “E’ sempre una situazione complicata; abbiamo delle regole tra team mate, non facciamo le stesse cose che proviamo con gli altri piloti. Comunque io ho sfruttato la mia opportunità e sono contento di averlo fatto”, ha chiosato il monegasco.
Quello dei team orders è un argomento delicato: già in Australia la Ferrari aveva ordinato a Leclerc di stare alle spalle del compagno, pur essendo più veloce, dal momento che davanti non c’era niente da guadagnare. La direttiva di domenica è però meno comprensibile: la gara era appena iniziata, due eventuali giri di Leclerc dietro a Vettel avrebbero forse permesso alle due Mercedes di avvicinarsi pericolosamente, con il rischio di undercut ai box su entrambi i piloti Ferrari (cosa che poi è effettivamente avvenuta ai danni di Vettel).
La materia è spinosa: da sempre ci sono le due fazioni, pro e contro. E’ chiaro che in un’ottica puramente sportiva, tutti i piloti dovrebbero essere lasciati liberi di correre, senza calcoli strategici a inficiare il risultato finale. D’altro canto, però, i team hanno in ballo anche interessi di altro tipo (economici, soprattutto) che vanno considerati; la stessa Mercedes lo scorso anno ha sacrificato più volte la gara di Bottas in favore di Hamilton. Resta la sensazione che quello di domenica scorsa sia stato comunque un ordine “sbagliato”, e che Leclerc abbia fatto bene a prendersi la posizione su un più lento Vettel.
Per chiudere, dobbiamo analizzare questo: i team orders implicano che in una squadra ci siano delle gerarchie. In Ferrari, a inizio anno, si è dichiarato che i piloti sarebbero stati lasciati liberi di correre, ma con un occhio di riguardo per Vettel; vedremo se nel corso della stagione cambierà qualcosa in questa impostazione, anche se forse è un po’ presto per questo tipo di discorsi. Certo è che il pilota tedesco dovrà mettersi una volta per tutte alle spalle i demoni del passato: Lelcerc gli ha già dimostrato domenica di non essere disposto al ruolo di “wingman”, e, soprattutto, ha mostrato a tutti di essere molto veloce e in grado di vincere le gare!
GP BAHRAIN F1 2019 – I VIDEO DI GARA E DOPO GARA