Lando Norris, il piccolo grande gioiellino di casa McLaren
Il Gran Premio del Bahrain 2019 ha lasciato senza dubbio l’amaro in bocca a tutti i tifosi ferraristi che, proprio sul più bello, hanno assistito ad una potenziale doppietta sfumata per colpa della sfortuna e per un errore (purtroppo non il primo) di Vettel.
Ma quello andato in scena in Bahrain, secondo appuntamento della stagione, non ha solo confermato il talento cristallino del giovane Charles Leclerc. Sotto la Luna del Bahrain, infatti, un altro giovanissimo pilota ha compiuto ancora una volta un weekend convincente e brillante, tanto che le sue prestazioni stanno cominciando ad attirare l’attenzione di appassionati ed addetti ai lavori.
Stiamo parlando del britanicco Lando Norris, l’esordiente 19enne in forza alla McLaren.
Si, perché in una stagione caratterizzata da tanti volti nuovi ed altrettante novità sul fronte del mercato piloti, Norris è uno dei pochi che ha realmente sorpreso. Pur non disponendo di una vettura ancora distante dai livelli di competitività che le competono (nonostante gli evidenti miglioramenti messi in atto), l’inglese sta dimostrando di che pasta è fatto.
Sia in Australia che in Bahrain, Norris è infatti riuscito a piazzare la sua McLaren nella prestigiosa Top 10 della Q3, giungendo 8° a Melbourne e 9° a Sakhir.
Ma mentre in Australia la sua gara non è andata oltre la 12° posizione, il rookie di casa McLaren si è rifatto nel GP di ieri, tagliando il traguardo addirittura in 6° posizione e cogliendo così i primi punti iridati in carriera. Sarebbe disonerevole e falso attribuire questi risultati alla fortuna o alla casualità, perché la realtà sta presentando al Circus della F1 un ragazzo (classe 1999) con potenzialità da vendere. In effetti il curriculum di Norris è ricco di prestigiose vittorie nelle categorie minori, dove è sempre riuscito a convincere ed a mettere in difficoltà anche avversari più quotati sulla carta.
Campione dell’EuroCup Formula Renault e della Formula Toyota nel 2016, il britannico si è imposto l’anno seguente, all’esordio assoluto, anche nella F3 Europea. Una progressione che non è passata inosservata proprio alla McLaren, che non ha perso tempo a metterlo sotto contratto nel ruolo di collaudatore.
Nel doppio impegno di test driver e pilota ufficiale, Norris ha inoltre sfiorato il titolo di F2 l’anno scorso, finendo alle spalle del connazionale George Russell. Un campionato vissuto da protagonista assoluto, tanto da convincere i vertici della McLaren ad affidargli un sedile in F1 per la stagione 2019 in seguito alla doppia partenza di Stoffel Vandoorne (emigrato in Formula E) e soprattutto di un mostro sacro come Fernando Alonso. Affiancato da un pilota più esperto come Carlos Sainz, in pochi si sarebbero immaginati un avvio così scoppiettante da parte di Norris, che zitto zitto si è invece tolto grandi e significative soddisfazioni.
Il percorso per il 19enne nato a Bristol è ancora lungo e ricco di sfide che torneranno utili per aumentare il proprio livello di esperienza, ma a giudicare dal primissimo impatto il ragazzino possiede la tipica stoffa del predestinato. E’ impossibile, e ancor più è prematuro immaginarlo come un futuro campione della categoria, ma la determinazione mostrata nelle due uscite di questo mondiale ha realmente spiazzato i diretti rivali e tutti coloro che hanno assecondato questa new-entry dalle belle speranze.
Tra le tante delusioni viste in quest’ultimo periodo, Lando Norris si conferma come una bellissima eccezione, con la speranza che l’inglese possa regalarci, da qui fino alla fine del mondiale, altre prestazioni degne di nota.
E a quel punto, se questo dovesse accadere, non ci saranno più altri dubbi sul suo talento.