A Monaco, la roulette della Formula 1 gira in maniera imprevedibile, così come la lotta di centro gruppo in questa prima parte di campionato. La pallina questa volta ha premiato il blu e l’arancione, colori che certamente non troveremo nel celebre casino attorno al quale si snoda una parte del circuito del principato, ma che abbiamo ben visto nella mischia del midfield. A figurare positivamente infatti, Mclaren che allunga e gestisce la quarta posizione nel mondiale costruttori; Toro Rosso, che per la prima volta in questa stagione chiude con entrambe le monoposto a punti.
McLaren
Carlos Sainz: P6 – Lando Norris: P11
Per la scuderia di Woking quello monegasco è stato un fine settimana dalla doppia faccia, seppur si tratti di un appuntamento da prendere con le “pinze”, è evidente il miglioramento evidenziato dal giovedì alla domenica. Non si può infatti non sottolineare le difficoltà in cui si era imbattuta la squadra nelle prime fasi del weekend, sempre al di fuori del gruppo dei primi dieci nelle libere, con un problema tecnico che aveva colpito la vettura di Carlos Sainz, impedendogli di scendere in pista per la prima sessione.
Proprio lo spagnolo ha dato però una piega decisiva, riuscendo ad infilarsi in Q3 dove ha potuto stampare il nono tempo, che si rivelerà decisivo nelle prime fasi di gara. Allo spegnimento dei semafori infatti, Sainz è stato protagonista di una straordinaria partenza, dove nelle prime curve ha guadagnato la posizione su entrambe le Toro Rosso, compiendo un sorpasso all’esterno di curva 3 sulla vettura di Kvyat.
💪🏼 YES! P6 in Monaco! No image can describe the feeling at T3! But hope you enjoy this view! @McLarenF1 @EG00 #carlo55ainz #monacogp pic.twitter.com/koGFVSJRlT
— Carlos Sainz (@Carlossainz55) 26 maggio 2019
Al termine della gara lui stesso ha definito questa mossa come il miglior sorpasso della sua carriera. L’ottimo passo gara, abbinato con la giusta strategia, mancata da Ricciardo e Magnussen, ha permesso allo spagnolo di chiudere al traguardo alle spalle dei primi cinque.
Più anonimo invece Lando Norris che in qualifica non era riuscito ad accedere al Q3, in partenza ha poi perso due posizioni, neanche una buona strategia gli ha permesso di poter andar oltre l’undicesima piazza finale.
Al termine del sesto round, la McLaren si conferma la quarta forza fra i costruttori, lasciandosi delle buone prospettive per le prossime gare. Le due monoposto hanno fatto trasparire una buona performance su tracciati dalle caratteristiche ben diverse; Sakir, Baku, Barcellona e anche fra le strade monegasche. Se il team continuerà il buon lavoro compiuto finora, con una sinergia positiva fra i vari reparti, sarà possibile gettare le basi per un futuro più roseo, senza dimenticarsi però del livello di competitività del midfield che darà non poco filo da torcere alla scuderia di Zak Brown, così come ai diretti competitors.
Toro Rosso
Danil Kvyat: P7 – Alexander Albon: P8
Fra le vie del principato, la scuderia faentina ha piazzato la giocata migliore di questa prima parte di stagione, mostrandosi costantemente competitiva, ottenendo il miglior risultato delle prime sei gare fin qui disputate.
Sin dal giovedì i tempi sul giro fatti registrare dalle due monoposto erano più che positivi e le buone sensazioni si sono confermate sessione dopo sessione, basti pensare che dalle seconde libere, i due piloti di Franz Tost non sono mai usciti dalla top ten.
Dopo l’ottima qualifica, la chiave del successo è stata senza dubbi la gestione delle gomme soft nella prima parte di gara da parte di Kvyat e Albon. I due hanno infatti gestito le gomme utilizzate in Q2 per 30 tornate, per poi avere delle gomme medie più fresche nelle fasi finali del GP.
Se quello di Monaco è un appuntamento di difficile interpretazione per i tecnici delle squadre, lo junior team di Mr. Marko ha ben figurato su un tracciato in cui il carico aerodinamico svolge una funzione cardinale, dimostrando come in questo campo si stia lavorando nella giusta direzione. A questo bisogna aggiungere l’ottima efficienza in rettilineo della STR14, che potrà rivelarsi molto importante in vista delle prossime gare.
Dopo un inizio in sordina, Toro Rosso fa sentire quindi con decisione la sua presenza ai diretti avversari, sopravanzando Alfa e Renault e pareggiando i conti con la Haas, ad una sola lunghezza dalla Racing Point.